Compulsive ≫ z.m.

34. Madhouse

Se solo Abigail avesse potuto esplodere, esplodere e piangere tra le sue braccia. Senza controllo, mentre la mano Lattea del vampiro percorreva lo spazio tra i capelli biondi e la schiena. Il suo tocco metteva i brividi, perché la mano metteva poco peso nelle sue azioni. Come se temesse che la ragazza potesse rompersi da un momento all'altro. Se solo avesse potuto dirlo.

Avrebbe sputato fuori le parole con veleno nella voce, marcando il suo odio verso colui che né aveva abusato. Ma era stufa di piangere continuamente. Più volte aveva giurato a sé stessa di non ripetere l'azione, ma in un certo senso era più forte di lei. Come se si sentisse forzata pure in quello.

Ma ora, cosa poteva fare? Nulla. Era rinchiusa sotto una campana di vetro e, anche se avesse voluto urlare, nessuno l'avrebbe sentita. Sperava solo di riuscire a superare tutto questo dolore per ciò che si teneva dentro. E ciò che la convinceva a tener la bocca chiusa era il possibile aumento delle pene per lei. Nessuna via di scampo.

~

"I'm like a crow on a wire
You're the shining distraction that makes me fly

Oh

I'm like a boat on the water

You're the rays on the waves that
calm my mind

Oh every time

But I know in my heart you're not a constant star
And yeah I let you use me from the day that we first met

But I'm not done yet
Falling for your Fool's Gold

And I knew that you turned it on for everyone you met

But I don't regret falling for your Fool's Gold

I'm the first to admit that I'm reckless

I get lost in your beauty and
I can't see two feet in front of me

And I know in my heart you're just a moving part

And yeah I let you use me from the day that we first met

But I'm not done yet

Falling for your Fool's Gold

And I knew that you turned it on for everyone you met

But I don't regret falling for your Fool's Gold

Yeah I know your loves not real

That's not the way it feels

That's not the way you feel

And yes I let you use me from the day that we first met

But I'm not done yet

Falling for your Fool's Gold

And I knew that you turned it on for everyone you met

But I don't regret falling for your Fool's Gold"

Le note di quella canzone sconosciuta da Abigail continuavano a risuonare lente e percepibili a mala pena per i corridoi del castello. Da dove provenissero era sconosciuto alla ragazza, ma riflettevano molto ciò che provava ora. Come se stessero suonando solo per lei.

Cercava di seguire la melodia ma, per quanto si sforzasse, ogni volta che prendeva una strada, si accorgeva che il suono si allontanava.

E mentre era intenta ad ascoltare con cura, non si accorse che si era appena scontrata con Lord Jasper. E appena notò il ciuffo biondo prominente, capì che si trattava di lui. Abbassò la testa in segno di sottomissione.

«Scusa.» Sussurrò senza spostarsi troppo da lui.

«Sta' più attenta la prossima volta, ragazzina.» Jasper la spostò da sé con cattiveria e irritazione.

«Mi chiamo Abigail, non ragazzina.» Precisò la ragazza con superiorità, arrabbiata per la risposta del vampiro.

«E cosa vuoi che me ne importi.» Fu tutto quello che aggiunse il Lord prima di allontanarsi e insidiarsi tra i corridoi dispersivi del palazzo.

Ma Abby preferì lasciar stare ed ignorare chi era scortese con lei. Glielo aveva insegnato sua madre sin da piccola.

E senza che se né fosse accorta la musica era terminata. Ed ora il silenzio regnava come sempre nel castello, o meglio nel manicomio in cui era rinchiusa da ormai quattro mesi. A breve sarebbe stato il giorno di Natale, e Abigail era stata informata sul gran ballo di Natale che ogni anno si svolgeva nel palazzo reale. Sapeva anche che per partecipare doveva essere invitata da qualcuno, e sperò che nessuno lo facesse. Non aveva per niente voglia di andarci.

Ci sarebbero stati un sacco di vampiri, o meglio assassini, che erano pronti a metterle le mani addosso e impossessarsi di lei. Piuttosto sperava che fosse Tristan ad invitarla, ma Zayn non lo avrebbe di certo permesso, anzi, l'avrebbe invitata lui o l'avrebbe rinchiusa tutta la serata in camera sua. Avrebbe solo aspettare e sperare che tutto andasse "per il meglio".