Compulsive ≫ z.m.

66. Dangerous

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«Allora, da che parte dobbiamo andare?» Chiese insistentemente Abigail.

Era da più di due ore che lei e Veronique si muovevano nel bosco , e tutti gli alberi sembravano essere uguali. Erano riuscite a scappare dal castello senza passare sotto lo sguardo delle guardie stanziate per tutta la reggia.

«Non lo so...» Ammise la vampira, sospirando e annusando l'aria.

«Sei tu quella dall'olfatto straordinario qui, non io.» Sbuffò Abigail. Le sembrava di girare costantemente a vuoto. Sembravano essere così lontani da Zayn e gli altri.

Veronique non rispose, ma continuò a cercare di trovare indizi sulla direzione giusta da prendere.

«Aspetta! Sento qualcosa.» Disse improvvisamente Veronique, facendo sobbalzare l'amica per lo spavento.

«Ci siamo? Hai sentito qualcosa?» Domandò l'umana saltellando a destra e a sinistra per la gioia.

«Credo di sentire un odore famigliare. Spero di non sbagliarmi. Seguimi!» Ordinò ad Abigail, e cominciò a correre con un'andatura che avrebbe potuto sostenere anche la giovane.

Abigail teneva il passo accanto a Veronique, correndo a perdifiato. Era rimasta stupita da come l'amica avesse potuto sentire il loro odore, malgrado l'aria non sapesse di niente. Per un attimo si fermò a pensare come potesse essere vivere una vita da vampiro. Di certo molte cose sarebbero state migliori, come il potenziamento dei sensi, o poter restare in vita per sempre. Ma essere schiavi del sangue e doversi controllare per non attaccare il primo che passa, non era nei suoi piani migliori. Non avrebbe mai voluto aver a che fare con loro, ma non avrebbe potuto scegliere il suo futuro.

«Rallenta!» Gridò con tutta l'aria che le rimaneva nei polmoni. Veronique aveva accelerato progressivamente, e per Abigail era troppo veloce. Non la sosteneva più.

«Coraggio, o non li raggiungeremo mai.» Spiegò Veronique, e subito dopo la prese sulle spalle, senza neanche sforzarsi. Abigail lanciò un urlo per la sorpresa, e si stupì di quanto l'amica potesse essere forte.

Veronique cominciò a correre velocemente, tanto che all'umana girava la testa. Schivava gli alberi senza troppi problemi, e continuava a seguire la scia d'odore. Abigail chiuse gli occhi, cercando di non concentrarsi sulla corsa forsennata della vampira.

~

Il Re e i Lords erano quasi giunti al punto di incontro con Vladimir e il suo schieramento. Zayn era dispiaciuto di aver dovuto lasciare al palazzo Abigail, ma non poteva fare altrimenti. Gli si era spezzato il cuore nel vederla piangere a dirotto, ma stava facendo tutto ciò per il suo bene...e perché l'amava. Non aveva mai amato nessuno così tanto nella vita, soprattutto non avrebbe mai pensato di poter amare così tanto un'umana. Li aveva sempre odiati, malgrado anche lui lo fosse stato prima della trasformazione, ma non ne sapeva le cause. Era così e basta.

«Maestà, ci siamo.» Lo avvertì Jonatan, il vampiro più giovane. Zayn fece un cenno con il capo per ringraziarlo, e si preparo mentalmente per quello che stava per succedere.

Lui e il suo schieramento di Lords uscirono dalla fitta boscaglia, ritrovandosi in una radura scoperta. Intorno a loro non c'era nulla, se non il cielo grigio, che minacciava di piovere da un momento all'altro. Ognuno di loro si guardò attorno, cercando delle tracce che potessero avvisare della presenza di Vladimir.