44. Grand March

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[Prima parte del ballo di Natale.]

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La suite di Abigail era ormai da ore straripante di persone che vagavano da un lato all'altro della stanza senza sosta per prendere ogni genere di attrezzo che servisse a farla diventare ancora più bella di quel che già era. Abigail aveva sempre odiato star in mezzo a troppa gente, ma del resto si erano messi tutti a disposizione solo ed esclusivamente per lei. Perciò preferì lasciare che quei pensieri rimanessero nella sua mente.

«Tiffany, passami la lacca.» Disse la parrucchiera dai capelli ramati parlando all'aiutante. Aveva già effettuato una pettinatura su di lei, non restava altro che fissarla con la lacca. E dopo una leggera spruzzata, i capelli erano in perfetto ordine.

La ragazza si concesse qualche minuto per osservarsi allo specchio di fronte a lei. I suoi meravigliosi capelli biondi erano stati raccolti tutti, tranne un boccolo dorato che pendeva dalla parte sinistra del viso, incominciandole i tratti fini ed eleganti. Successivamente le make-up artist entrarono in scena.

Preferirono restare sul naturale, utilizzando solo un po' di cipria per correggere le eventuali e leggere imperfezioni. Volumizzarono le ciglia e colorarono le palpebre con un ombretto chiaro. Ed il lavoro era concluso.

Ed allora Abigail era pronta per poter indossare il vestito scelto con Veronique.

«Coraggio Abigail, va' ad indossare l'abito.» La incitò la stessa vampira che aveva provveduto a sistemarle i capelli. Ella guardò il piccolo orologio da polso in oro, facendo un cenno ad una sua collega per indicare che fosse tardi. Ma in fondo erano solo le sette di sera, e il ballo avrebbe avuto inizio alle otto.

«Non capisco perché tutta questa fretta,» Ammise. «il ballo inizierà fra un'ora.»

«Sì, ma Lord Tristan sarà qui per scortarti al ballo fra solo mezz'ora. E tu devi ancora vestirti e noi effettuare tutti gli ultimi ritocchi.» Detto questo la spinse con dolcezza nel grande bagno per farle indossare l'abito.

Abigail lo infilò piano, per cercare di non rovinare il capolavoro della truccatrice e della parrucchiera. Non c'era tempo per rifare tutto da capo.

Finalmente pronta, uscì dal bagno e tutti restarono stupiti. Abby cercò di capacitarsi del perché nessuno parlava. C'era forse qualcosa fuori posto?

«Abigail sei...oddio sei stupenda.» Esclamò la parrucchiera, e subito dopo di lei si levò un nugolo di conferme per l'affermazione della vampira.

«Oh, be' grazie. È tutto merito vostro.» Arrossì l'umana.

«Be' ora non c'è tempo.» Sopraggiunse la vampira della quale Abigail neanche sapeva il nome.

Nel breve lasso di tempo, mentre tutti attendevano l'arrivo del Lord, Abigail ebbe modo di ammirarsi allo specchio. Non sembrava lei. Era completamente trasformata. Il bellissimo abito in stile impero con uno spacco vertiginoso sul lato sinistro metteva in risalto le sue curve, è il colore rosso cremisi si intonava con il colore dei capelli e riprendeva quello del rossetto sulle labbra carnose della ragazza. Ai piedi delle bellissime calzature con brillanti color rubino. Tutto era assolutamente fantastico.

E all'orario prestabilito, Tristan bussò alla porta, puntuale come un'orologio svizzero. Nell'aprire la porta, e nel trovarsi davanti Abigail in tutto il suo splendore, spalancò la mascella stupito.

«Wow! Abigail sei fantastica!» Esclamò abbracciandola con delicatezza per evitare di fare danni.

«Grazie, anche tu non sei niente male.» Osservò il completo nero e bianco di Tristan, con un papillon rosso sul collo. Era davvero molto elegante.

Compulsive ≫ z.m. Where stories live. Discover now