39. Past

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[L'intera narrazione del capitolo riguarda il passato di Zayn, come fosse un flashback. Buona lettura.]

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1584.

Zayn allora aveva solo diciassette anni, era giovane come l'acqua. I suoi pensieri non riguardavano molto il suo futuro o il seguire le orme del suo padre adottivo adottivo, che lo aveva trovato a soli dieci anni vagare per le strade di uno dei villaggi più poveri d'America e cercare disperatamente del cibo. Era così povero e denutrito che non poté fare a meno di portarlo con sé a casa, e anche se sua moglie non rimase piacevolmente sorpresa dalla notizia, lo accettò come fosse il suo vero figlio.

Ma ora, per il povero ragazzo non si prospettava un buon futuro. Questo perché aveva acquisito una forma di peste molto potente e dalla quale non c'era scampo.

Appena i suoi genitori adottivi né erano venuti a conoscenza furono subito distrutti. In passato avevano già perso un figlio e non avevano intenzione di perdere pure Zayn, anche se non era naturale. Ma questo non cambiava l'amore di una madre e di un padre per lui. Non lo avrebbe mai cambiato.

«Zayn, figlio mio, stai bene?» Chiedeva in continuazione la madre accarezzandogli la guancia bollente. Ma Zayn gemeva soltanto senza parlare. Mangiava poco, e il suo corpo stava morendo piano piano per la fame e per la sua debolezza.

A soli diciassette anni morire in un modo così brutto e doloroso non era di certo piacevole. E Zayn stava davvero da cani. Aveva sempre la febbre altissima, la gola secca e un mal di testa allucinante. Per non parlare del fatto che molto spesso rimetteva ciò che ingeriva. Uno schifo.

E i medici sostenevano che non ci fosse nulla da fare, che di cure non ce ne fossero. Che dovesse aspettare per forza il giorno in cui se ne sarebbe andato per sempre. E stavolta nessuno lo avrebbe potuto salvare dal suo destino. E nel suo stato di incoscienza iniziò a pensare che forse non sarebbe neanche dovuto nascere, lo avrebbe preferito a tutto il suo dolore passato, presente e futuro.

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Quel giorno il medico aveva fatto una visita completa per vedere lo stato generale del giovane ragazzo. Nulla di promettente, nessun segno di ripresa. I polmoni stavano andando in fumo, e scottava in un modo terribile. Nessuno avrebbe voluto trovarsi in quelle condizioni.

«Allora dottore, come sta? Migliorerà?» Aveva chiesto la madre ancora colma di speranza. Ma il dottore aveva sfilato gli occhiali spessi come fondi di bottiglia e aveva scosso la testa in segno di "No." e si era massaggiato le tempie.

Era vecchio e stanco, soprattutto con questo caso che non era sicuro di poter guarire. E quando la madre si era spostata in cucina per preparare il pranzo, il dottore aveva parlato chiaro e tondo al giovane ragazzo.

«Okay, Zayn. So come curarti ma è pericoloso.» Aveva rivelato scandendo in modo chiaro le parole per farsi capire, dato che Zayn era in uno stato poco cosciente. E il giovane uomo dai capelli neri come pece aveva annuito per incitarlo a continuare il suo discorso.

«So che sembrerà strano o altro, ma credimi, ciò che ti sto per dire è vero, anche se potrà sembrarti un'allucinazione, ma non lo è.» Si assicuro che la madre non potesse sentire e parlò con voce bassa e lenta. «Sono un vampiro. Posso ingegnarti il veleno che scorre dentro di me, e salvarti. Il veleno è talmente potente da poterti far guarire.»

Zayn aveva scosso subito la testa sgranando gli occhi, come segno del fatto che non credeva alle parole dell'anziano medico. Ma quest'ultimo lo aveva preso per le spalle e guardato intensamente con i suoi occhi chiari, velati d'oro.

«Credimi, è assolutamente vero.» E Zayn aveva capito, anche solo guardandolo, che non stava mentendo. E anche se forse era solo un'incubo, sapeva che si sarebbe svegliato presto. Perciò decise di stare al gioco del possibile sogno.

«Ma c'è un problema. Il veleno ti guarirà, ma allo stesso tempo ti trasformerà in un vampiro. Non c'è modo di evitarlo. E quando sarai uno come me, devi mantenere il segreto ad ogni costo. Cerca di non farti incastrare, di noi ce ne sono pochi. Mi fido di te. Allora, ci stai?»

Zayn non avrebbe voluto davvero farlo, ma qualcosa dentro di lui urlava e pregava per ascoltare le parole del medico, anche se sembravano baggianate assurde. È così annuì.

Il dottore fu subito più sollevato e contento. Zayn non si aspettava che lo facesse adesso, ma capì che era il contrario quando lanciò un ultimo sguardo alla cucina per assicurasti che la madre non se ne accorgesse. Poi si avvicinò al collo del ragazzo e con le labbra fredde vi soffiò sopra, prima di morderlo con una dolcezza inaspettata. E poi, il buio l'avvolse.

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1737.

In quell'anno Zayn aveva già 170 anni, la maggior parte trascorsi da vampiro. E non se la passava male in fondo. Tutto ciò che doveva fare era sembrare il più umano possibile agli occhi di chi non era della sua razza, cercare di nutrirsi solo di animali, e non svelare il suo segreto. E non era per niente complicato.

Aveva lasciato la famiglia adottiva di nascosto, per paura di fare loro del male, o che loro potessero scoprirlo. Ed era consapevole che quelli come lui stavano aumentando notevolmente. Ogni tanto, mentre girava per i paesini campagnoli, ne incrociava qualcuno, sempre più numerosi. Tra loro era come se ci fosse attrazione, e appena si riconoscevano si sorridevano maliziosamente.

Aveva anche imparato a controllare i suoi poteri. All'inizio era tutto molto divertente ed eccitante, ma anche difficile nascondersi. E in tutti gli anni aveva imparato nuove pratiche per mascherarsi agli umani. Nulla di troppo complesso.

E se la passava davvero bene, è tutto sarebbe migliorato con gli anni.

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1823.

L'anno in cui Zayn salì al trono. I vampiri allora erano circa il 60% della popolazione, un numero abbastanza grande per permettere loro di governare sugli umani. E i vampiri avevano eletto come re, Zayn Malik. Questo perché aveva sostenuto una politica molto convincente per farsi eleggere. E si era dimostrato uno tra i più "anziani" e saggi che fossero mai esistiti.

In quell'anno aveva trasformato anche Tristan, suo fidato amico e Lord preferito. Lo aveva conosciuto in una vecchia locanda quando correva l'anno 1815 ed egli aveva solo quattordici anni. Ubriaco fradicio già alla sua età, credeva che la sua vita facesse schifo. E Zayn era stato abile nel convincerlo a seguirlo nella sua campagna diffamatoria. Tristan lo aveva subito considerato molto amico per averlo aiutato ad uscire dalla sua situazione pensosa.

Ed ora erano allo sbaraglio per conquistare il mondo. Insieme.

~

2000.

Quando aveva conosciuto lei: Caroline. Lady di Walachia, figlia di una famiglia nobile, e vampira davvero affascinante. Zayn aveva perso la testa per lei, ma questo suo amore lo aveva portato ad un'ossessione e all'uccisione, parecchi anni dopo, della vampira per un'attacco di gelosia verso di lei.

Il padre della Lady era a dir poco infuriato e ferito, ma le sue mosse dovevano essere contenute. Non poteva infliggere danno al re, anche se esso aveva giurato amore eterno a sua figlia, uccidendola poi e infrangendo il giuramento.

Ma se avesse potuto, lo avrebbe fatto.

~

2147.

Fu in quell'istante che Zayn puntò gli occhi sull'umana, Abigail Jackson, durante una missione di conquista. E se ne era subito invaghito.

Era stato raccomandato da Tristan stesso di stare attento alle sue azioni, e di non provocare alcun danno fisico alla giovane umana, ma ancora una volta non era stato così.

Ed ora, cosa avrebbe fatto? Quale sarebbe stato il destino dell'umana? Quello di seguire le orme di Caroline?

Nessuno poteva saperlo, o deciderlo.

Compulsive ≫ z.m. Where stories live. Discover now