«Allora, sei pronta ad andare?»

«Mai stata più pronta.»

~

Abigail e Tristan erano in fila per entrare nel salone del ballo. Davanti e dietro di loro c'erano numerosissime copie di vampiri che giungevano da tutte le parti del mondo. Gli abiti delle signore erano molto più complessi di quello di Abigail, ma lei riusciva ad essere di grande effetto anche con poco.

Il braccio della ragazza era incrociato con quello del vampiro, mentre attendevano il loro turno per entrare, ormai mancava poco.

Non appena furono davanti al portone d'entrata, esso si aprì, rivelando un'immensa sala che stava non aver fine, dove copie di vampiri fluttuavano nell'aria ballando il valzer. Altri invece parlavano, sorseggiando bicchieri di sangue. Tutto sembrava molto bello. Entrando nella sala tutti gli occhi si puntarono su Abigail. Era l'unica umana presente alla festa, e questo la faceva sentire abbastanza a disagio. Ma Tristan riuscì a tranquillizzarla.

«Ti va di ballare?» Tristan fece un'inchino davanti a lei.

Abigail restò attonita per qualche secondo. Non era sicura di saper ballare molto bene, e non voleva sbagliare sapendo di avere tutti gli occhi puntati su di loro.

«Certo.» Accettò notando che Tristan si stava insospettendo, e fece la riverenza.

Non appena l'orchestra fu pronta, la musica partì, e tutte le copie iniziarono a volteggiare sulle note del valzer. Abigail riuscì a stare dietro ai passi veloci di Tristan, ricordando ciò che sua madre le aveva insegnato sulla danza quando era piccola.

«Te la cavi bene.» Si complimentò Tristan guardandola negli occhi.

«Tutto merito di mia madre. Lei mi insegnava sempre nuove tecniche di ballo.» Nel pronunciare il nome di sua madre ad alta voce, Abigail si accorse che la gola le si stava stringendo. Nostalgia di casa.

Tristan notò il suo improvviso cambiamento di umore e cercò di cambiar argomento.

«Sei bellissima stasera.» Sussurrò al suo orecchio, provocandole i brividi per tutta la schiena a causa del suo alito freddo.

«Grazie.» Sussurrò.

Mentre continuavano a danzare, Abigail scorse Zayn ballare anch'egli, con una vampira giovane. Aveva dei lunghissimi capelli neri, che volteggiavano insieme a tutti i loro movimenti. Evidentemente aveva trovato qualcuno di meglio con cui andare al ballo, e Abigail si ringraziò mentalmente per non aver rifiutato l'invito di Tristan per paura che Zayn si arrabbiasse.

E come se Zayn si sentisse osservato da qualcuno, si voltò nella direzione dei due, guardandoli con sguardo omicida. Abigail di girò, concentrandosi su tutta la bellezza di Tristan. Ma la canzone finì poco dopo.

Abigail vide con la coda dell'occhio Zayn lasciare la vampira con cui aveva ballato e dirigersi verso la loro copia.

«Ciao Zayn.» Sorrise falsamente Tristan.

«Tristan.» Fece un cenno col capo. «Posso chiedere a questa meravigliosa creatura di ballare con me sulle note della prossima canzone?» Domandò poi rivolgendosi ad Abigail e prendendole la mano, baciandole il dorso.

La ragazza guardò Tristan che era rimasto attonito.

«Ti dispiace?» Le chiese non opponendosi alla richiesta di Zayn per paura delle possibili conseguenze.

«Prego. Volevo giusto andare a bere qualcosa.» Parlò prima di andare verso il banco dei rinfreschi.

Zayn prese nuovamente la mano della ragazza, e cominciarono a ballare appena la musica ricominciò.

«Sei davvero bella stasera.» Zayn cercò di alleggerire l'aria tesa tra i due.

«Un complimento non mi farà cambiare idea su di te.» Rispose prontamente e in modo freddo la giovane. Zayn si ammutolì.

«Perché sei venuta con lui?» Riprese dopo poco.

«Tu non ti sei fatto avanti. E comunque Tristan mi piace molto.»

Zayn si avvicinò al collo della ragazza ad una distanza paurosamente vicina per Abigail. Sentiva il suo respiro freddo invaderle i sensi e per un instante ebbe la paura che volesse ucciderla.

«Quando lo capirai che tu sei solo mia

«Io non sono proprio di nessuno.» Era una risposta categoricamente sbagliata. Zayn appoggiò i polpastrelli sul collo caldo della ragazza cominciando a stringere.

Abigail pensò che con tutta quella gente Zayn non avrebbe potuto torcerle un capello, ma poi si ricordò che lui era il re, e poteva fare proprio ciò che voleva.

«Non costringermi ad usare le maniere forti.» Per fortuna la musica finì, e Zayn lasciò il suo collo.

«Questa me la paghi, Abigail.» Aggiunse prima di allontanarsi da lei. E proprio in quel momento tornò Tristan.

«Hey!» Esclamò.

«Hey.» Il tono della ragazza era fin troppo calmo, e quasi esageratamente spaventato.

«Ti ha fatto qualcosa?» Domandò subito Tristan preoccupato.

«No, non è successo niente. Riprendiamo a ballare?» Scosse la testa abbandonando i pensieri.

«Sicuro!» Sorrise il vampiro.

E anche questa volta l'aveva fatta grossa.

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