500MILA GRAZIEEEEEE!

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‘Mi dispiace informarle che, se è in cerca di un centro che le insegni a parlare, si trova nel posto sbagliato. Arrivederla.’

La dismisi categoricamente cercando di usare la mia antipatia. L’essere in questione si schiarì improvvisamente la voce.

‘In realtà, Dottore, credo proprio di essere nel posto giusto e, visto che non ha avuto neppure la gentilezza di invitarmi all’interno del suo ufficio, credo che lo farò da sola.’ Rispose con tono arrogante. La sentii fare dei passi all’interno dell’ufficio. Mantieni la calma e non scoppiare, Marco.

‘Mi sembra che nessuno le abbia dato il permesso né di entrare né di rivolgersi a me con quel tono. Quindi, la invito ad uscire e a riprovare ad essere più cortese e più donna, e non irrispettosa ed infantile.’ Le dissi sottolineando ogni singola parola e senza degnare di voltarmi nella sua direzione. Con quelle parole sarebbe fuggita a gambe levate, ne ero certo. Avevo sprecato fin troppo tempo e fiato con lei.

‘Sarò cortese nel momento in cui lei sarà un gentiluomo e mostrerà il dovuto rispetto nei miei confronti. Credo proprio che non degnare una “donna” di uno sguardo, perché è quella che in realtà sono, sia sinonimo di maleducazione e fa di lei la persona “infantile” in questo caso, non di certo la sottoscritta.’ Rispose inaspettatamente con tono arrogante. L’ha appena detto? Mi sta davvero sfidando chiamandomi maleducato e infantile?

Sentii la rabbia salirmi alla testa. Le mie spalle si irrigidirono e, con un movimento lento e autoritario, mi girai sulla mia poltrona girevole piantando il mio sguardo dritto nel suo, cercando di fulminarla istantaneamente. Il problema però sorse proprio quando mi resi conto di chi avevo davanti. Cercai di rimanere completamente neutrale e di non far trasparire nulla dalla mia espressione, e dovevo dire che non mi era mai difficile farlo, ma guardare quella giovane donna negli occhi mi destabilizzò. Poteva esserci solo una parola per descriverla: perfezione. Aveva due occhi grandi e… grigi. Avevo mai incontrato una donna dagli occhi grigi prima di allora? No. Ma non solo. Aveva nello sguardo una determinazione unica, lo sguardo di una combattente. Ne approfittai per far scorrere lentamente il mio sguardo su tutto il suo corpo, dai capelli scompigliati sul viso che, anche se mi costava dirlo, la rendevano estremamente sexy, fino a scendere giù lungo tutte le sue forme che sembravano essere cucite in maniera uniforme e precisa su di lei, e soffermandomi per un attimo sulle sue sensazionali gambe, prima di terminare il mio viaggio sui suoi piedi che riuscivano a portare quel tacco vertiginoso proprio come i piedi di una top model. Ma a cosa cavolo stai pensando, Marco?! Questa è solo una ragazzina arrogante e saputella che crede di essere la reginetta della situazione! Sì, ma quello sguardo
determinato che ti sta entrando dentro scrutando avaramente i tuoi occhi neri, scavando nel profondo della tua anima- smettila immediatamente, Marco Valente! È ora di intervenire e zittirla!

‘Forse non ci siamo capiti. Lei ora esce da quella porta e avrà due opzioni: provare a rientrare con cortesia, o andarsene definitivamente. Questo è il mio ufficio e decido io cosa fare e come farlo. Perciò, se decido che lei deve uscire, esce. Se decido che deve sparire, sparisce. Spero le sia chiaro ora, e si fidi che non uso mai questa magnanimità con i miei dipendenti.’ Feci una pausa prima di aggiungere: ‘La consideri come azione da gentiluomo.’ Terminai con voce tuonante senza toglierle gli occhi di dosso. Non ci riuscivo. Erano come una calamita attirata da un magnete.

Lei finalmente si voltò ubbidendo come un cagnolino pronta ad uscire, quando qualcosa dentro di lei sembrò scattare. Si girò di nuovo e piazzò con forza il suo di sguardo nel mio, fumante di rabbia e incredibilmente sexy. Basta con quella parola, Marco!

‘Se crede che i suoi impiegati siano dei robot che stanno ai suoi comandi, si sbaglia di grosso. Io, come tutti gli altri, siamo esseri umani e in quanto tali esigiamo rispetto. Io esigo rispetto.’ Sottolineò puntando un indice verso se stessa. ‘Perciò, le obbedirò solo quando e se sarò alle sue dipendenze e, ovviamente, solo per quando riguarda il lavoro. Non si aspetti riverenza, perché ho smesso da tanto tempo di farmi comandare da uomini senza cervello e che pensano solo ai loro interessi. Si ricordi che come donna ho una dignità e in quanto tale va rispettata. Se lo metta in testa.’ Mi disse fiera, non spostando per un attimo lo sguardo dal mio. Poi si voltò definitivamente, con i miei occhi che le bruciavano addosso. Afferrò la maniglia per aprire la porta e uscendo disse: ‘Arrivederla, Dottore.’

Rimasi a fissare quella porta per attimi interminabili prima di realizzare l’accaduto. Quella donna era appena entrata nel mio ufficio senza permesso, mi aveva insultato senza mezzi termini e aveva addirittura dettato legge. Un’estranea che, per quanto terribilmente sexy e attraente potesse essere, aveva messo le sue regole in quell’ufficio. Era solo una stupida ragazzina viziata che non aspettava altro che farsi scop- ehm, di farsi prendere su quella scrivania fino a perdere la ragione! E forse alla fine avrebbe capito di startene al suo posto. Forse. Probabilmente la ragione l’avrei persa io e non lei. Qualcosa mi diceva che non si sarebbe fatta toccare così facilmente. Aveva detto qualcosa riguardo al fatto di non farsi comandare più dagli uomini… cosa voleva dire? Marco, a te non importa! Tu la vuoi solo fuori da questo posto! Prendi quel telefono e chiama quel tizio senza capelli alla reception!

CONTINUA NELLA VERSIONE CARTACEA...

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Ecco amiche! Beh, mi sa che il nostro Valente traspariva freddezza, ma dentro di sé apprezzava particolarmente ciò che aveva davanti...

Detto ciò, non vedo l'ora di terminare il lavoro di revisione e di pubblicare finalmente il cartaceo di My Boss! E ripeto, il tutto grazie a voi, anche il fatto che lo stesso My Boss è stato al primo posto nella categoria "Romanzo" per molte settimane!!! Ma ci credete?! Io non ancora! XD

Vi mando un abbraccio affettuoso e spero di avervi sempre tutte come sostegno in tutte le storie che scriverò!

Marysol

P.S. SONO EMOZIONATISSIMA!!! NON SAPETE QUANTO VI VOGLIO BENE!!!

My Boss - Il Mio Capo ✔ (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now