10. PROVOCAZIONI

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Una settimana.

Era passata esattamente una settimana.

Una settimana che Marco Valente non si era fatto né sentire né vedere.

Beh, probabilmente il signorino era orgoglioso. Aveva superato il limite visto che non avevo fatto chissà quale grosso ritardo. Siccome non ero il tipo da starmene in egual silenzio, sviluppai un piano specifico nella mia mente che mi avrebbe permesso di rompere il ghiaccio. Era il piano "Sarah-Valente".

Dopo la suddetta settimana di silenzio totale ero decisa a fare qualcosa, perché oramai, parliamoci chiaro, non poteva andare avanti così:

9:30 - Scartare la corrispondenza mattutina;

10:00 - Scartare le varie mail;

10:30 - Infilare la corrispondenza sotto la porta di Valente (non sapendo nulla di lui non potevo sapere se le richiedesse o no);

10:35 - Inviare a Valente le varie mail che pensavo fossero importanti (perché ovviamente non avevo avuto alcuna istruzione al riguardo);

10:45 - Ricordare via mail (unico modo per parlare col Dio Valente) la programmazione di appuntamenti giornalieri;

11:00 - Controllare il bilancio dell'azienda;

12:00 - Ora di studio sulle aziende automobilistiche (ebbene sì, ero una studiosa);

13:00 - Pausa pranzo con Sarah che aveva ormai creduto che avessi abbandonato il mio piano Sarah-Valente;

14:00 - Rientrare in azienda aspettando istruzioni da parte di Valente;

15:00 - Pisolino pomeridiano;

16:00 - Partita al solitario su pc;

17:00 - Girarmi i pollici;

18:00 - Yay! Rientrare a casa!

Ecco.

Marco Valente non sapeva però che a Chloe Rossi non piaceva rubare soldi senza lavorare sodo. E non sapeva che alla sottoscritta non piaceva essere ignorata come se non esistesse. Perciò decisi di fare qualcosa, e cioè il primo passo da buona impiegata. Avete capito bene, io da buona impiegata. Come cambiano i tempi...

Tentai perciò l'approccio semplice.

Toc Toc

Silenzio.

Toc Toc

'Capo?'

Silenzio.

Toc Toc

'Capo, sono io!'

Silenzio.

Toc Toc

'Capo, sono Chloe Rossi.'

Silenzio.

Va bene, Chloe. L'approccio semplice numero uno non funziona.

Tentai l'approccio semplice numero due.

Gentile ed Egregio Dottor Valente a.k.a. Capo,

Da come è a conoscenza sono Chloe Rossi e da come avrà capito sono molto impaziente e odio i silenzi. Vorrei informarle che sono stufa di attendere all'infinito i suoi ordini che non arrivano, fare pisolini, giocare al solitario e girarmi i pollici aspettando che si faccia l'ora in cui ritorni a casa. Potrebbe, sempre con rispetto e gentilezza, spiegarmi il perché del suo silenzio nei miei confronti? Ne sarei immensamente grata.

My Boss - Il Mio Capo ✔ (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora