30. FIDARSI...O NON FIDARSI?

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Vi siete mai sentiti sotto osservazione? Soprattutto sotto "attenta" osservazione? E per di più sotto l'attenta osservazione di Marco Valente? No? Allora non potete capire come mi sentii in quel momento. Ecco, i suoi occhi neri vagarono su tutto io mio corpo, assaggiando con essi ogni angolo di me. E sapevo di dovermi arrabbiare o almeno dirgli: ehi, la smetta di guardarmi in quel modo! Eppure non lo feci. No. Perché quei suoi occhi alimentavano quel fuoco dentro di me pronto ad esplodere e divorarlo. Calmati Chloe. E poi ricorda che devi rispondere!!

'Uhm...sì Capo...le piace?' Provai a fare l'innocente. Solitamente funziona.

'Rossi, spero per lei che non l'abbia messo per provocarmi.' Mi guardò ora negli occhi come per studiarmi.

'Fino a prova contraria, Capo, ero in attesa di addormentarmi prima che lei mi chiamasse. Provocarla non rientrava nei miei obiettivi serali.' Gli sorrisi sempre innocentemente.

'Quindi mi vuole far credere che lei solitamente dorme solo con...quella strana roba?' Indicò incredulo il mio outfit notturno.

'In realtà, Capo, dormo con molto di meno...' Il mio sorriso aumentava. Che c'è Capo?

'Meno di...questo? E che c'è meno di questo?' Chiese ancora incredulo, ma leggermente imbarazzato.

'Provi a immaginare Capo...' dissi facendogli l'occhiolino.

Non rispose. Deglutì. E i suoi occhi ricominciarono a vagare sul mio corpo e suppongo per cercare di capire cosa ci fosse sotto al mio outfit quasi inesistente. Intanto ne approfittai anche io e diedi un'occhiata al suo petto e al suo torace. Quei tatuaggi. Quel mondo. Dovevo assolutamente scoprire cosa significavano, perché ero certa che Valente non facesse mai nulla per caso. E sicuramente non un tatuaggio inutile. E la prima cosa che volevo sapere, cos'era quella scritta sul suo petto: "THE KING". Sì, il re. Ma di cosa? La mia mano partì senza che lo sapessi e si appoggiò sul posto dove il tatuaggio giaceva. Chloe fermati!! Ma che stai facendo??

Valente distolse lo sguardo da me per guardare la mia mano sul suo petto. La guardò e mi aspettavo che dicesse qualcosa di nervoso per farmi togliere da lì. E invece alzò lo sguardo e mi guardò negli occhi. Finalmente ha capito dove deve guardare.

'Rossi-'

'Che significa, Capo?' Chiesi sussurrando.

'Uh?'

'"THE KING, Capo. Cosa vuole dire?'

Spostò subito lo sguardo da me. Non voleva dirmelo, l'avevo capito. Ma provai ad avvicinarmi.

'La prego, Capo. Me lo dica...'

'Rossi si allontani. E le ho detto che non sono affar-'

'Lo so. Ma ora ci sono dentro. La prego. Se non vuole spiegarmi questo, allora mi spieghi quei due tatuaggi sulle sue dita, oppure quella grossa spada con due ali tatuata dietro tutta la sua schiena, oppure quel leone sulla sua mano, o tutte queste scritte sul suo fianco sinistro. Non pretendo di sapere tutto. Ma mi faccia entrare solo in una piccola parte di questo mondo tatuato sulla sua pelle.' Lo guardai fisso negli occhi.

Il silenzio piombò su di noi.

Ma fu la prima volta che non mi interessava. Perché quel silenzio era riempito dai nostri sguardi. Sguardi che dicevano tutto. Dal suo capivo totalmente che stava combattendo contro se stesso se farmi entrare in un pezzo della sua vita oppure no. E leggevo anche paura. Paura di potersi fidare. E probabilmente non sapeva che la stessa paura ce l'avevo io.

'Va bene.' Disse infine. Cosa?? Ho sentito bene??

'Uhm?' Ero confusa. Mi aspettavo un dibattito o un silenzio maggiore.

My Boss - Il Mio Capo ✔ (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora