24. MAGIA NELL'ARIA

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Coraggio?

Forza?

Poteri extraterrestri?

O forse il suo sguardo magnetico di chi non vedeva l'ora?

Qualsiasi cosa sia stata, mi diede la spinta per fare qualcosa che probabilmente mi avrebbe portato delle conseguenze, ma che in quel momento non me ne importava nemmeno un po'.

La mia bocca si scontrò con la sua. Sì. È così. E vi dico, fu la cosa più bella che potessi mai fare, la scelta piú saggia che in quell'attimo potessi mai prendere, purché totalmente irrazionale. Le nostre labbra danzarono in una danza sensuale, e danzavano talmente all'unisono che qualcuno avrebbe potuto affermare che erano state create l'una per l'altra. E non avevamo bisogno di prendere fiato, no, perché stavamo respirando l'uno tramite l'altra. Le sue mani si appoggiarono sul mio viso e il suo corpo si attaccò al mio per prendere la direttiva. Sentivo che voleva essere lui a guidarci, che voleva essere lui a farmi sognare. E devo dire che ci riuscì magicamente. La sua bocca, le sue mani, il suo corpo, il suo respiro, tutto di lui era perfetto. E dalla mia reazione, dalle mie mani che si aggrapparono al colletto del suo abito nero, me ne accorsi di quanto avessi fame. Fame di lui.

Nessuno dei due lasciava l'altro, ma non era questo il problema, bensì il fatto che eventualmente dovevamo prendere fiato, perché per quanto uno possa essere romantico e dire di respirare tramite l'altro, dobbiamo anche essere realisti e non sfidare le leggi della natura. Dovevamo respirare con i nostri polmoni e per farlo dovevamo staccarci. Sì ma giusto un po'. Giusto quel millimetro di spazio tra le nostre bocche. Giusto per dargli il tempo di dire qualcosa, perché dai suoi occhi lo leggevo. Mi voleva sì, ma voleva anche dire qualcosa.

'Potrei prendere seriamente l'idea di non farla parlare più. Sa, è molto più in gamba in quest'attività.' Disse col fiatone e col sorriso di chi vuole essere preso a schiaffi. Soltanto che optai per un'altra soluzione, perché con Chloe nessuno scherza.

Stavo per dargli un calcio, o meglio una ginocchiata, nelle sue parti segrete, quando mi bloccò con le sue gambe, bloccando la mia tra le sue.

'Da come vedo a lei piace essere punita Rossi. Bene, la accontento.' E la sua bocca di nuovo sulla mia, stavolta con una forza e un qualcosa che superava la sensazione di prima. Se prima mi sentivo voluta, ora mi sentivo desiderata.

Le sue mani iniziarono a vagare sul mio corpo e la sua bocca lasciò la mia lasciando baci ovunque, sulle mie guance, sul mio collo e sulla parte sensibile dietro alle mie orecchie. Dovetti trattenermi per evitare che sospiri di piacere uscissero dalle mie labbra. Ma se io lottai per trattenermi, Valente non lo fece.

'Oddio Rossi, come può essere così...così...'

'Buona? Saporita? Dolce e sensuale?' Gli diedi un piccolo aiuto tra i miei respiri affannati. Se non riusciva a trovare le parole qualcuno doveva aiutarlo.

'Rossi non si vanti troppo.' E continuò il suo tocco magico.

'Come Capo, è ciò che le sue mani e la sua bocca mi stanno suggerendo...' dissi usando il mio tono più sensuale, ma risultando probabilmente come un sospiro. Chloe non va bene!

'Non ha ancora il permesso di parlare Rossi.' Disse fermandosi e guardandomi con quello sguardo affamato.

'Ok...uhm...che ne dice di questo?' E le mie labbra si posarono sul suo collo e le mie mani sul suo pettorale, scoprendo e vagando magicamente.

'Rossi?! Che sta...fac...facendo?' Punto debole Capo?

'Assecondando le sue richieste, Capo. Lei ha appena detto che la mia bocca-'

My Boss - Il Mio Capo ✔ (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora