32. LO SPOT

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Volevo sprofondare. Volevo sprofondare nelle profondità della terra e non uscirne più fuori. Pensavo ad un'unica cosa: fa che non sia vero, fa che non sia vero, fa che non sia vero! Io non volevo e non potevo girare quello spot pubblicitario con "lui". E "lui" lo sapeva. E voleva provocarmi. E per di più un'altra cosa mi venne alla mente: come cavolo aveva fatto a trovarmi? Sì, poteva anche essere stato un caso esserci trovati quì a Montecarlo nello stesso posto, ma lo sguardo che aveva fatto quando mi aveva visto, mi aveva dato la conferma. Perché quando una persona non ti vede per tanti anni è sorpresa di vederti. Ma "lui" non lo era. No. Anzi sembrava anche soddisfatto. Soddisfatto di avermi trovata.

Una voce interruppe i miei pensieri. Una voce che conoscevo molto bene. La voce del mio Capo.

'Vincenzi stiamo parlando della mia segretaria e in quanto tale dovrebbe chiedere il permesso a me. E già le dico che...no. Non sono d'accordo.' Uhm? Ho sentito bene? Valente mi sta salvando da questo incubo?

Quando mi girai per guardarlo, Valente mi stava fissando a sua volta e nei suoi occhi vidi come una sorta di rassicurazione, qualcosa come per dire: stia tranquilla, ci penso io. Probabilmente me lo stavo immaginando, ma mi fece star meglio. O almeno fino al momento in cui il regista decise di intervenire.

'Dottor Valente, mi dispiace contraddirla, ma di questo passo lo spot non si farà. Lasci partecipare la sua segretaria. Dopotutto è una donna molto graziosa, se non anche più bella delle precedenti due gallin-ehm...ragazze.' Grazie signor regista, ma al momento i complimenti non mi servono. Voglio essere brutta e racchia grazie mille.

'Dove la vede tutta questa graziosità e bellezza? Io vedo una normale donna, con due occhi, un naso e una bocca. Ho bisogno del top nel mio spot.' Rispose Valente. Ehi?? Ma come si permette?? Chloe ricorda ti sta salvando la pelle...sì ma se lo pensasse veramente?

Qualcuno si schiarì la voce.

'Se mi permettete di interrompere la vostra conversazione sulla vera bellezza, ci terrei a dire che la Signorina Rossi quì presente è una delle bellezze mai viste prima. Avete visto il colore dei suoi occhi? Riuscite a definirlo?' Disse "lui" facendo una pausa per permettere agli altri di rispondere. Ma nessuno lo fece. 'Immaginavo. Non è un azzurro. Non è un verde. Neanche un grigio. È tutti e tre i colori messi assieme.' Recitò facendomi venire un senso di rigetto allo stomaco, tanto che il mio cuore iniziò ad accelerarsi. 'E vogliamo parlare dei suoi capelli? Naturali, di una lunghezza spettacolare e di un colore indefinibile. Sarà biondo? Sarà castano? Sarà cenere? Non lo sappiamo, ma è naturale. E il suo naso o il suo corpo perfetti? Ogni curva al suo posto. E il suo viso...poco trucco, ma è tremendamente perfetta.' Fece di nuovo una pausa, mentre io ormai ero in preda al panico. Conoscevo bene i suoi schemi e sapevo bene che lui conosceva ogni parte del mio corpo nei minimi dettagli. Mi venne quasi da vomitare. 'Ora Valente, che ne pensa? È perfetta per il ruolo?' Sorrise maliziosamente.

Valente fece una pausa. Una delle sue. Una di quelle che stava per partorire qualcosa. E infatti...

'Vincenzi, se non sapessi che lei fa il modello e attore come mestiere, direi quasi che il modo capillare in cui ha descritto la mia segretaria rasenta la maniacalità. Lei è riuscito a descrivere tutto ciò solamente guardandola in una stanza nell'ombra? Le faccio i miei complimenti.' Disse Valente battendo le sue mani.

'Lei non le ha notate tutte queste cose sulla sua segretaria, Dottore?' Lo sfidò "lui".

'Come ben dice, è la mia "segretaria", Vincenzi. Non ho motivo per soffermarmi sulle sue caratteristiche fisiche.' Gli rispose Valente.

'È un piacere sentirlo, Dottore. Non avrà niente in contrario allora se porto la sua "segretaria" a cena questa sera.. '

'Uhm?!' Esclamai. No. No! Non può!

My Boss - Il Mio Capo ✔ (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora