38. DOLCI PUNIZIONI

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Milano dolce Milano.

O meglio, Milano caotica Milano.

In ogni caso eravamo arrivati sani e salvi, a parte l'imprevisto "vescica", che mi aveva fatto guadagnare uno dei famosi sguardi di Valente, che non mi era affatto dispiaciuto tra l'altro.

Arrivammo fuori l'azienda alle otto di sera.

'A domani Rossi.' Disse Valente senza girarsi a guardarmi.

'Uhm...potrebbe per caso...uhm...accompagnarmi a casa?' Chiesi dolcemente.

'Solitamente la accompagno a casa?'

'Uhm...no.'

'Esatto. Lo stesso vale per oggi.'

'Ma-'

'A domani.'

Non ci potevo credere! Davvero dopo tutti questi chilometri non poteva accompagnare a casa? A quanto pare no. Bene Capo. Che guerra sia.

Scesi dall'auto sbattendo con violenza la porta dietro di me, avviandomi verso la metro. Ero furiosa. Perché? Perché Valente era lunatico. Non potevi fidarti di lui. Probabilmente era di nuovo "indisposto"...

~•~•~•~•~•~•~•~

Il lunedì successivo ero di nuovo nel mio ufficio a fare le solite mansioni da normale segretaria. Non mi degnai di certo a salutare Valente, no, perché ero arrabbiata. Né tantomeno lui si era degnato di farlo. Dopotutto non lo fa mai, perciò perché aspettarsi un saluto da parte sua? Esatto Chloe, basta pensare a lui, non è che lui ti piace. Affatto.

Controllai le mail e per mia sfortuna ce ne era una appena arrivata dal Capo più dolce del mondo.

Signorina Rossi,

Venga nel mio ufficio. Ho un compito da darle.

Marco Valente.

Ovvio. Ma io non ero intenzionata a vederlo. Per niente.

Capo,

Mia dia il compito via mail, per favore.

Chloe Rossi.

Ecco, così evito-oh, la risposta è arrivata subito.

Rossi,

Nel mio ufficio. Ora.

Ecco. Ci risiamo. Non ha capito che la sua faccia non la voglio vedere!

Capo,

Sto aspettando il compito via mail.

Chloe Rossi.

Risposta.

Rossi,

Ha deciso di farmi perdere la pazienza? Perché sappia che ci sta riuscendo perfettamente.

No Capo, semplicemente non voglio vederla. Punto.

Capo,

Non è quella la mia intenzione, bensì un'altra che non ho intenzione di dirle e che non riuscirà intenzionalmente a farmi dire. Il mio compito. Grazie.

Chloe Rossi.

Dopo ciò già sapevo cosa sarebbe successo, e infatti stavolta non riuscii a contare nemmeno fino a due e tre quarti, che la mia porta si spalancò. E ciò che non ero intenzionata a vedere si era fatto intenzionalmente vedere. La scena non era per niente male, è vero, ma ora dovevo essere arrabbiata e quindi entrare nella parte.

My Boss - Il Mio Capo ✔ (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora