33. IL SUONO PIÙ BELLO DEL MONDO

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Non esiste complimento più bello che essere considerati persone "vere". Una persona vera non si nasconde dietro ad una maschera, dice sempre quel che pensa e non ha bisogno di fingere. E quando il complimento esce dalla bocca di uno come Marco Valente, allora è la cosa più bella che si possa sentire. Sì, perché Valente non fa complimenti. Ti fa sempre stare coi piedi per terra. Quindi immaginate come il mio cuore si riscaldò quando sentii dirgli quella cosa.

'Tutto ciò che pensa, Rossi, glielo si legge in faccia. So quando vorrebbe uccidermi, quando vorrebbe dirmene quattro, quando è felice, quando è triste, quando ha paura o quando questa mattina era terrorizzata. E non lo nasconda Rossi.'

'Non lo nascondo Capo...' gli risposi mentre una lacrima scese sul mio viso.

'Chi è Christian Vincenzi? O meglio, cosa è stato per lei, Rossi?' Chiese ciò di cui non volevo mai ricordare.

'Qualcuno da dimenticare, Capo...' Risposi sinceramente.

'Io non voglio forzarla, Rossi, ma mi deve almeno dire se potrebbe rappresentare un pericolo per lei.' La sua voce si fece seria.

'Uhm...n-no Capo, stia tranquillo...' Mentii. Perché "lui" era pericoloso, almeno per me. Ma non volevo preoccuparlo.

Valente mi fissò.

'Si figuri Rossi, non sono preoccupato. È che nel caso sparisca o venga uccisa, non voglio sprecare il mio tempo a cercare un'altra segretaria. Mi serve ancora sana e salva per il mio lavoro.'

'Grazie mille Capo.'

'Non c'è di che, Rossi.'

'Come si fa ora con lo spot?' Chiesi cercando di cambiare discorso.

'Per quanto l'idea non le piace, dovrà terminare le riprese, Rossi.'

'Uhm? Ma io...io non voglio...' Io non avrei girato quella scena. Mai e poi mai.

'Rossi non ha capito che quella scena del bacio non ci sarà? Crede che dopo che io l'ho baciata, permetta a qualcun altro di farlo?' Aspetta. Questa è una novità.

'Uhm...' Non avevo parole. Volevo capire.

'Rossi non mi piace condividere ciò che è mio.' Ehi, non sono un oggetto, né tantomeno appartengo a nessuno! 'E non si illuda, Rossi. Sto dicendo solo che lei è la mia segretaria e in quanto tale non permetterò che venga distratta da relazioni sentimentali.' Certo, come no Capo. Non sembrava così poco fa.

'Sono d'accordo Capo.'

'Le riprese continueranno domattina. Ora è alquanto tardi.'

'Perché? Che ore sono?' Ricordo perfettamente che eravamo in pieno giorno.

'È quasi ora di dormire Rossi. È stata incosciente per un bel po' di ore. Non che mi sia dispiaciuto. Anzi, nei panni della bella addormentata oserei dire che è molto meglio. Sa, nessuna voce fastidiosa, nessuna controrisposta, nessuno sguardo assassino...potrei abituarmi...'

'Capo se non avessi questo terribile mal di testa, gliela farei pagare. E anche cara.'

'E come lo farebbe Rossi? Sentiamo...' Quel sorriso malizioso mi fece capire che aveva voglia di giocare. Sono pronta Capo.

'Mi faccia pensare....vuole sentire prima la versione violenta o quella dolce?' Sorrisi anche io maliziosamente.

Valente scoppiò in una risata. Una VERA risata. Sì. Lui è in grado di ridere! Posso morire in pace.

'Guardi Rossi, solo lei è in grado di parlare in quel modo.' E rise ancora. Per favore fermate il tempo! La sua risata è...è melodia per le mie orecchie! 'Sentiamo prima quella dolce.' Il suo sorriso ancora stampato sulla sua faccia.

My Boss - Il Mio Capo ✔ (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora