15. RIVELAZIONI

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Immaginate quando una persona sbatte violentemente e continuamente la testa contro il muro e dopo svariate volte si ferma. Quel dolore che ti pervade. Quel dolore che non ti fa pensare. Quel dolore che non ti fa più dormire. Ecco. Quella era la mia testa il giorno seguente. Uno schifo.

E sapete quale fu la cosa ancora più sconvolgente? Risvegliarmi e tentare di capire dove mi trovavo, perché quella non sembrava affatto casa mia. O al massimo, soffrivo di allucinazioni. Anche se non era una brutta allucinazione visto che la camera da letto in cui mi trovavo era super lussuosa. Potrei imparare a convivere di allucinazioni...

Provai ad alzarmi dal letto, ma un tamburo batteva ripetutamente sulla mia testa. E ci fu una cosa ancora più sconvolgente della cosa sconvolgente: mi ritrovai in abbigliamento intimo, quando invece ieri sera ero totalmente vestita. Questo non promette bene Chloe...

Il tamburo continuava a battere in testa e un senso di nausea mi pervase quando aprendo la porta lentamente, un profumo di caffè entrò nelle mie narici. Rifletti Chloe: se c'è profumo di caffè in casa, vuol dire che qualcuno lo ha fatto e quel qualcuno è in cucina. Feci due passi per provare ad andare in cucina, o meglio seguire il profumo del caffè visto che non avevo idea di dove mi trovavo, quando mi accorsi di una cosa importante: ero svestita. E non potevo presentarmi davanti a chiunque ci fosse in quella cucina in questo stato.

Ritornai in camera alla ricerca dei miei vestiti, ma la ricerca non portò a buon fine. Arresa, aprii un cassetto del mobile presente lì in camera e provai a prendere qualcosa. Solo abbigliamento maschile. Bene Chloe, anzi molto male Chloe! Con chi sei tornata a casa, o meglio, con chi sei andata?? E se costui mi avesse toccata? No Chloe, no, no, no, no, NO! Non è possibile! Rifletti! Oddio non ricordo nulla...quando faccio abuso di alcol tendo a dimenticare le cose, cose che mi verranno in mente tra qualche ora, ma intanto devo sapere cosa è successo! Non può essere successo di nuovo, no. E se fosse stato Lui ad avermi trovata e portata qui? No Chloe è impossibile! Lui non sa che sei qui a Milano. Non. Lo. Sa. Ora stai tranquilla...

Tentai di riprendere fiato perché quando penso qualcosa che riguarda il mio passato tendo ad andare in panico e il fiato mi manca. E questo mal di testa non mi aiutava per niente.

Infilai la prima camicia che trovai e che mi andava abbastanza lunga da coprire le parti principali del mio corpo. Ora Chloe fa un respiro e va ad affrontare chiunque ci sia di là.

Mi incamminai nel corridoio e mi sporsi in cucina per sbirciare, ma la cucina sembrava vuota. E che cucina. Enorme. Con una penisola al centro. Ah la cucina dei miei sogni. Mentre ammiravo lo stile stiloso della suddetta cucina, qualcuno dietro di me parlò.

'Ehi Bella Addormentata, finalmente sei sveglia, credevo di doverti venire a svegl-' e la voce conosciuta si fermò. Aspetta questa voce la conosco. Questo mal di testa non mi fa capire nulla...

La voce si schiarì la voce. 'Ehm...quella è la mia camicia?' Disse imbarazzato. Chloe credo che puoi girarti ora. Sai dare le spalle a qualcuno non è propriamente rispettoso...

Mi girai e - ma certo! Ieri sono uscita con Luca! Come ho potuto dimenticare! Certo che non ricordo un granché della serata...ehi basta pensare. Parla Chloe. Parla. 'Uhm...Luca? Uhm...questa è casa tua?'

'Ehm...Sì Chloe. Benvenuta a casa mia.' Disse stranamente imbarazzato e arrossendo leggermente. Che carino quando arrossisce! Sembra quasi- aspetta! Ma se sta arrossendo mica vuol dire che...

'Aspetta. Non ti muovere di lì Luca. Perché se scopro che tu...cioè se vengo a sapere che tu...voglio dire che se tu hai...cavolo come chiedertelo??' Mi misi confusa le mani alla testa.

My Boss - Il Mio Capo ✔ (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora