Capitolo 88-In viaggio...

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(CAPITOLO NON REVISIONATO)

Capitolo 88


In viaggio verso Palermo-P.8

Carrozza 006

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Carrozza 006

Memorizzato fisso nella mente il numero del vagone in cui risiedevano nel viaggio, il Signor Wonka e la sua pupilla lasciarono i bagagli nel proprio scomparto e s'apprestarono a scendere dal mezzo. Non tutti i viaggiatori furono propensi ad abbandonare i loro posti a sedere, perché la maggioranza aveva fatto quel viaggio più di una volta e quindi ammirare il traghetto non era divertente per come chi lo andava a scoprire per la prima volta. Al che non mancarono le occhiatacce allibite per quelle due povere anime casiniste, che si lasciarono dietro un'enorme scia di baccano per raggiungere le scale della nave in ferro e oltrepassare una piccola porta bianca per far si che l'aria estiva si poggiasse sui loro volti.

Il vento che sterzava sul corpo, cospargendolo ogni tanto di acqua di mare, era afoso, impediva di respirare bene. Il mare, che avvolgeva l'intero territorio, era spettacolare, magico, pertanto si mischiò con gli occhi marini di Theresa, rimasta incantata ad ammirare una parte di lei che da sempre l'aveva affascinata: l'Oceano. E il cioccolatiere, ilariato al suo fianco, rimase imbambolato ad osservarla attentamente sulle labbra, là dove andò a dipingersi un perfetto sorriso misto tra semplicità e dolcezza; fu trascinato e la piegatura delle labbra segnò che la sua soddisfazione nell'averla resa felice. Quindi insieme, tenendosi per mano e scambiandosi un rapido sguardo, avanzarono a passi lenti verso la poppa del traghetto.

Cercare di non perdersi nell'orizzonte fu altamente impossibile, perché quando la mente e i sensi sono affascinati si rischia di perdere il senno, il controllo delle proprie gesta e pertanto loro rimasero lì intrappolati in quella distesa oceanica che sprofondò nel suo fondale quei due occhi ormai riuniti in un'unica sfumatura: quella del mare. Le acque schiumose, distinte tra il blu denso, quello chiaro e il marino, si schiantava lungo la costa italiana. Il verde naturale della Terra si confondeva alla perfezione col cielo e pesci e tartarughe salirono in superficie dall'acqua per osservare, curiosi, i passeggeri a bordo di quel mezzo che stava disturbando la loro quiete marittima.

Poi uno scatto e una voce nell'altoparlante che annunciò i passeggeri di stare mettendosi in viaggio, che tra una ventina di minuti avrebbero raggiunto lo stretto di Messina. E i curiosi, alla mano cellulari e macchine fotografiche, accorsero per osservare il traghetto spostarsi limpidamente sul mare, come quando dalle mani ci sfila il sapone e s'avverte la sensazione di stare sfilando appresso ad esso; il mezzo seguiva la stessa dinamica: sfilava sull'acqua senza emettere un minimo scossone.

«Signor Wonka, là!»Esclamò improvvisamente Theresa, esaltata, euforica, apprensiva.

Col dito della mano sinistra, mentre con la destra si reggeva alla ferriata bianca per non perdere l'equilibrio, indicò un punto lontano, là dove tre delfini stavano facendo a gara a chi saltava più in alto e raggiungeva per primo la metà stabilita. Al seguito, se si guardava bene, si potevano scorgere tartarughe appena atterrate in mare che raggiungevano i loro genitori e i pesci che, allarmati, si allontanavano dallo scrosciare della nave per impedire di essere investiti.

Willy Wonka||Johnny Depp (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now