Capitolo 25

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Capitolo 25

Non appena arrivarono alla dimora dei Van Tassel per ripulirsi, non fu difficile convincere gli altri sulla gravidanza della vedova Winship. In effetti, il magistrato Philipse sembrava già essere a conoscenza di tale informazione, mentre i suoi amici cercavano ancora di evitare la realtà dei fatti. Quasi subito, si diressero verso le vecchie scale, pronti a salire, ma furono interrotti dall'incontro con Katrina, che sembrava voler attirare l'attenzione su di sé ogni volta che li incontrava.

Theresa spostò via il suo cioccolatiere, scusandosi con la ragazza, e salì in soffitta. Era stufa di doverle sempre dare spiegazioni su ciò che facevano. Willy Wonka fu d'accordo e si lasciò trascinare in silenzio.

Giunti in soffitta, la porta si chiuse dietro di loro cigolando e uno dopo l'altro si pulirono da tutto quel sangue. Lasciarono i vestiti in una vecchia cesta, che la servetta Sara avrebbe preso il giorno seguente per lavarli.

Nel frattempo, rimasero in silenzio, attoniti da quella giornata caotica. Il signor Wonka sembrava avere qualcosa per la testa, Theresa lo intuì dal suo sguardo perso, ma decise di non disturbarlo e continuò con le sue cose senza importunarlo.

Si alternarono nel fare il bagno e quando fu il turno di Theresa, il cioccolatiere entrò nel piccolo ambiente con un'espressione tormentata incisa sul viso. Sembrava triste, desideroso. Si inginocchiò ai piedi della vasca, appoggiò la testa sul bordo e osservò la sua amata: la trovava bellissima, perfetta.

Dal nulla sbucò un ricordo del passato, uno di quelli che la mente dimentica per un po' e che poi fa riemergere come una vecchia cassetta.


Tre anni prima


Il signor Wonka era di ritorno dal lavoro. Si sentiva stanco, ma soddisfatto per il successo delle sue vendite: i nuovi dolci erano considerati i migliori al mondo. Questo lo gratificava ed era già pronto a riprendere il lavoro il giorno seguente.

Felice, il cioccolatiere si chiuse la porta di casa alle spalle, lasciando la sua pelliccia in giro per il salotto e si preparò per un lungo bagno. Attraversò il corridoio e si immerse nella prima stanza, canticchiando un motivetto allegro che coprì la melodia del carillon aperto sulla specchiera.

Impaziente, iniziò a spogliarsi, ma...

«SIGNOR WONKA!» lo apostrofò Theresa,  sbucando dalla vasca.

Il cioccolatiere tentò di coprirsi, arrossendo sulle guance, ma bastò uno sguardo tra loro per scoppiare a ridere. Non l'aveva vista, si giustificò.

L'appartamento aveva tre bagni, di cui uno nella camera padronale, ma quello con la vasca era il più ambito, mentre l'altro era utilizzato da Theresa come lavanderia, con ceste e panni sparsi ovunque, detersivi e profumatori. Nel palazzo si erano accorti che il signor Wonka aveva compagnia, poiché spesso avevano visto la ragazza lavare fuori dalla porta d'ingresso.

«Scusami, esco subito» disse il cioccolatiere, raccogliendo la sua roba.

«No» disse Theresa. «Puoi restare.»

Il cioccolatiere ci pensò un attimo, poi decise di restare. Theresa si coprì con un asciugamano lungo e uscì dalla vasca, premurandosi di preparargli un bel bagno caldo.

Nel frattempo, si voltò a sorridergli e lui ricambiò il sorriso. Non accadde nulla quel giorno, né sesso né altro. Il cioccolatiere non la guardò in modo malato e non la spiò mentre si vestiva. Non gettò occhiate furtive, non osò privarla della sua privacy nonostante fosse lì.
Ma segretamente, arrossendo alle orecchie, desiderò di averla.


Ritorno al presente


«Willy!?»

Theresa lo riportò alla realtà. Il cioccolatiere scosse la testa e la guardò, forzando un sorriso.

«Scusami, stavo avendo un flashback» le disse. 

Il cioccolatiere la aiutò ad uscire dalla vasca, assicurandosi che fosse ben coperta. Poi la lasciò nella privacy del bagno mentre lui si ritirava in camera.

Poco dopo, Theresa uscì dal bagno e si appoggiò allo stipite, osservando il cioccolatiere che roteava sulla sua vecchia sedia. Un sorriso si dipinse sul suo volto.

«Hai in mente cosa fare questa sera?» gli chiese.

«L'amore insieme» sorrise il cioccolatiere.

Theresa gli lanciò contro la prima cosa morbida che ebbe a portata di mano, in seguito optarono per una semplice passeggiata a cavallo prima di andare a letto. Recuperarono Polvere da Sparo dalle scuderie e si immersero nel buio, stringendosi nelle spalle perché il clima era piuttosto freddo.

Sleepy Hollow era quasi avvolta nel sonno, persino la natura era silenziosa. La luna non illuminava il cielo e le stelle non punteggiavano lo spazio, ma all'improvviso udirono dei rumori sospetti.

Il cioccolatiere si protese per scrutare l'orizzonte buio, mentre Theresa si stringeva a lui. Tuttavia, si accorsero solo di un innocuo rospo che si tuffò nello stagno.

Decisero che era meglio rientrare, ma furono colti di sorpresa dal nitrito di un cavallo impazzito.

«CHI È LÀ?» chiese il cioccolatiere, ma non ricevette risposta.

La notte fu interrotta dalla comparsa di un cavallo nero con un cavaliere senza testa in sella. Teneva tra le mani una zucca infuocata e inseguì i ragazzi come se fossero il suo obiettivo.

Il cioccolatiere spronò Polvere da Sparo a scappare velocemente. Il vento sibilava tra i capelli mentre il cuore batteva in modo incontrollabile.

Theresa si aggrappò al suo uomo, lui riuscì a fermare la corsa del cavallo. Il cavaliere senza testa gli lanciò la zucca infuocata. I due caddero a terra, disarmati e spaventati.

Il cavaliere si rivelò essere Brom: era stato solo uno scherzo. Gli amici lo raggiunsero, ridendo a crepapelle.

Willy Wonka e la sua amata li guardarono increduli, ma improvvisamente tutto iniziò a girare intorno a loro. Theresa si sentì strana, debole, con la bocca secca. Le girava la testa e un velo bianco apparve davanti ai suoi occhi.

In un istante, Theresa svenne e cadde a terra

Willy Wonka||Johnny Depp (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now