Capitolo 4

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Capitolo 4

La notte era tranquilla, il cielo sereno. I lampioni illuminavano le strade innevate della città, compresa la fabbrica, di cui i cancelli si aprirono e piccoli uometti su motorini rossi firmati Wonka uscirono in strada per incollare ai pali dei volantini, i quali furono letti soltanto al mattino successivo.

Cherry Street era gelida, innevata. Una folla di curiosi si riunì intorno al palo più vicino, leggendo il volantino firmato da Willy Wonka.

Theresa, approdata in zona per un servizio di book fotografico invernale, si incuriosì e lesse volantino: «Cari abitanti del mondo, io, Willy Wonka, ho deciso di permettere a cinque bambini di visitare la mia fabbrica. Inoltre, uno dei cinque bambini riceverà un premio speciale che va oltre ogni aspettativa.»

Sorrise, pensando tra sé che Willy Wonka non si smentiva mai, perché dopotutto i geni hanno sempre mille uscite sorprendenti. Pertanto quel suo sorriso non passò inosservato e, prima che potesse andare, Charlie la riconobbe.

«Ma tu sei Theresa Collins!» esclamò il ragazzo.

Theresa gli sorrise, in seguito ebbe l'onore di scoprire che egli fosse Charlie Bucket, il nipote di nonno Joe.

«È stato un piacere conoscerti. Spero di rivederti presto, Charlie Bucket» si congedò Theresa.

«Ma quella non era la piccola di Willy Wonka?» si fece avanti una donna massiccia.

«Lo era, ma solo una volta» rise un'altra.

«Che sciocca, si è fatta scappare il meglio!»

«E per vivere s'è messa a fare l'attrice... Mah!»

«Solo? Quella lì posa anche per varie riviste di moda!»

«Forse è quello che voleva...» provò a difenderla Charlie.

«Io mi sarei tenuto Wonka!» lo apostrofò la donna massiccia.

Theresa udì bene quei mormorii sul suo conto, tant'è che, una volta in sella alla sua bici, s'avvicinò a quelle oche e le schernì una ad una.

«Mie care signore, prima di sparlare sul mio conto, informatevi bene sulla mia vita privata e forse, dopo, ne riparleremo con calma!»

«E su cosa dovremmo informarci?» le fu chiesto con spavalderia.

«Io e il Signor Wonka abbiamo litigato solo per un malinteso e se non siamo tornati insieme è stato per mia scelta. Quindi smettetela di parlare solo di interessi economici, perché non mi sono innamorata di lui per questo: quell'uomo mi ha salvata dall'Anoressia e non immaginate lontanamente quanto io stia soffrendo senza averlo al mio fianco! È un dolore tremendo, che spezza in due l'anima, che neanche un book fotografico riesce a mascherare! E se oggi sono diventata un'attrice, è perché sognavo di esserlo. Buona giornata!» concluse Theresa.

Le tre signore tacquero e Theresa andò via, soddisfatta di se stessa.

Charlie corse a casa e raccontò tutto alla sua famiglia. Al pronunciare il nome di Theresa, nonno Joe sorrise nostalgico: non la vedeva da tempo. Poi l'argomento si spostò sui biglietti d'oro, di cui se ne stava già parlando  in televisione.

Nonno Joe fu il più emozionato di tutti.

«Non sarebbe magnifico, Charlie? Aprire una tavoletta di cioccolato e trovarci dentro un biglietto d'oro!» esclamò.

«Certo! Ma io ne ricevo solamente una per il mio compleanno» gli disse il bambino.

«Il tuo compleanno è fra una settimana» disse sua madre, mentre lavava il pavimento.

Willy Wonka||Johnny Depp (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now