Capitolo 71

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Capitolo 71



Ore 21:30

Il signor Wonka e Theresa si svegliarono tardi. Erano rimasti a letto per tutto il pomeriggio. Fu solo il rumore proveniente da fuori a svegliarli dal sonno, tanto che si guardarono intontiti e assonnati.

Fuori dalla finestra, entrambi poterono notare quanto fosse cupo il cielo e quanto apparisse lugubre Sleepy Hollow; c'era un vento gelido e gli animali fuggivano spaventati. Tutt'intorno era avvolto dalla nebbia.

Il cioccolatiere fu il primo a scendere dal letto, accese un paio di candele sulla scrivania e sorrise alla sua amata, la quale, barcollando, raggiunse la finestra e ricambiò il sorriso. Senza rendersene conto, accarezzò il pancione e, nel mentre, osservò fuori: i paesani si stavano radunando all'esterno della piccola chiesetta.

Theresa fu distratta dal suo uomo, il quale la abbracciò da dietro e le baciò il collo. Sapeva che quello che era accaduto prima era stato solo uno sfogo, ma era felice di vederla più serena. Non gli importava se era stato sfruttato e quanto male gli avesse fatto, voleva solo che stesse bene.

«Cosa sta succedendo?» chiese Theresa; il cioccolatiere non ebbe una risposta.

Le baciò dolcemente il collo, poi chiuse gli occhi e la abbracciò per un breve istante prima di separarsi da lei. Indossò i suoi alti stivali e si diede una sistemata; Theresa fece altrettanto.

Willy Wonka sorrise vedendo che il cui pancione le donava un certo fascino. Era davvero bella. Non riusciva a smettere di guardarla, quasi come se fosse la prima volta; lei non poté fare a meno di arrossire mentre indossava un cappotto chiaro per ripararsi dal freddo. Poi aiutò il suo uomo a sistemarsi quei capelli che proprio non volevano stare giù.

«Sono folli come te!» lo incalzò Theresa.

«Mi manca creare follie» le confessò egli.

«A me manca vederti crearle.»

Theresa si perse nel blu dei suoi occhi. L'attimo seguente fece per sfuggirgli, ma lui fu rapido e la trattenne. Non la costrinse a stare di nuovo con lui, semplicemente volle rubarle un bacio. Uno di quelli brevi, semplici, ma che creano scompiglio e confusione; Theresa era maledettamente confusa.

Il cioccolatiere non insistette, o almeno non quella sera. Preferì lasciarla in pace, considerando che la situazione era già abbastanza complicata e lei era incinta; pensò che tutto lo stress non facesse bene al bambino. Scacciò via la tristezza e osservò dalla finestra il fermento che non accennava a placarsi.

Poco dopo, raggiunsero i paesani all'ingresso della piccola chiesetta. Il reverendo Steenwyck fu inizialmente contrario, ma la chiesa era aperta a tutti e guidò la folla all'interno; Masbeth li seguì in silenzio.

L'aria circostante era fredda, sembrava che qualcosa di inquietante stesse per accadere. Tuoni e lampi riempivano il cielo grigio oscurato dalla tempesta in arrivo.

Il cioccolatiere tenne costantemente d'occhio la sua amata, mentre Theresa si assicurò che Masbeth stesse bene; il ragazzo sembrava apatico.

Nel frattempo, nei campi, lady Van Tassel era china sul prato a raccogliere dei fiori per la sua ferita. Il marito, Baltus Van Tassel, era al suo fianco, ma sembrava agitato in sella al suo cavallo. Le chiese di fare presto, dopodiché sgranò gli occhi e sbiancò in volto.

A Sleepy Hollow la gente continuava a riversarsi in chiesa e a chiacchierare animatamente, ma il loro chiacchiericcio fu spezzato da un Baltus Van Tassel, che sopraggiunse urlante di paura.

«IL CAVALIERE... KATRINA!»

«Padre!» lo raggiunse quest'ultima.

«IL CAVALIERE... SALVAMI!» supplicò l'uomo, smontando da cavallo.

Il cioccol-agente, Theresa e Masbeth si guardarono allarmati.

«L'ha uccisa... Il cavaliere ha ucciso la tua matrigna!»

Nel frattempo, lampi e tuoni divennero sinistri e nel bel mezzo della serata apparve il cavaliere senza testa, a galoppo su Temerario, con la spada sguainata.

Terrorizzata, a Theresa vennero i crampi alla pancia e il cioccolatiere la pregò di entrare in chiesa per sedersi e stare al sicuro.

La gente andò in preda al panico. Cominciarono a urlare e spingersi l'un l'altro. Sovrastarono il cioccolatiere e la sua amata, accalcandosi all'ingresso della chiesa finché le porte non furono sprangate con grosse assi di legno dalle guardie.

Tutto era fuori controllo.

Il signor Wonka divenne cinereo in volto: Theresa fu spinta contro una panca e cadde riversa a terra ansimando, contorcendosi con le mani strette intorno alla pancia.

«THERESA!»

Willy Wonka||Johnny Depp (IN REVISIONE)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant