Capitolo 10

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Capitolo 10


«Senza la barca dovremmo muoverci a passo di carica per il programma: c'è troppo da vedere!» esclamò il signor Wonka.

Al centro del corridoio a chiocciola, situato in una delle torri della fabbrica, si estendeva un lungo tappeto rosso che sembrava fondersi con il grande divisorio che separava la destra dalla sinistra.

Quello era lo stesso corridoio di quello giorno, quando il cioccolatiere è Theresa litigarono.

«Signor Wonka!» lo chiamò Charlie.

«Sì?» rispose il cioccolatiere.

«Perché ha deciso di far venire qui delle persone?»

«Perché visitassero la fabbrica, è chiaro.»

«Ma perché adesso? E perché solo cinque?»

«Qual è il premio speciale a chi lo vince?» si intromise Mike.

«Premio speciale, sorpresa speciale! Ahahah!» rise il cioccolatiere.

«Violetta resterà per sempre un mirtillo?» chiese Veruca, spingendo bruscamente Mike.

«No! Forse... Non lo so! Ma succede a chi mastica gomme tutto il giorno, è disgustoso!» rispose il cioccolatiere, riluttante.

«Se odia le gomme, perché le fabbrica?» lo incalzò Mike.

«Te lo ripeto: non dovresti borbottare, perché la cosa mi deprime!» lo incalzò il cioccolatiere.

«Troppe cose ti deprimono oggi» lo schernì Theresa.

Il cioccolatiere non si voltò né rispose alla provocazione. Ciò era del tutto normale, del resto anche quando lavoravano al negozio lei lo contraddiceva spesso.

«Il primo dolce che ha mangiato se lo ricorda ancora?» gli domandò Charlie.

«No...» rispose il cioccolatiere, fermandosi

Theresa gli andò a sbattere contro, perdendosi nel suo calore. L'istinto voleva indurla a cedere, ad abbracciare quel corpo che era stato suo troppe volte, ma il cioccolatiere era assente.

Flashback

Il mattino seguente, dopo la spiacevole serata di Halloween, il piccolo Willy Wonka era chino sul camino per spolverarlo. Indossava un calzoncino corto e una giacchetta chiara e i suoi occhi erano persi nel vuoto, ma poi si focalizzarono su qualcosa che apparve tra le ceneri: una carta stagnola dorata, era una piccola pallina di cioccolato, scampata dalle fauci ardenti del fuoco della sera prima.

Il piccolo Willy Wonka mise da parte lo spolverino, guardò furtivamente intorno per assicurarsi che suo padre non fosse nei paraggi e raccolse la pallina dal camino. La scartò dall'involucro e la tuffò in bocca. Un dolce sapore cioccolatoso si espanse sulla sua lingua e fu allora che nacque la sua passione per i dolci.

Non passava giorno senza che con la paghetta comprasse, di nascosto dal padre, vari dolciumi, annotando i loro sapori su un piccolo quaderno. Talvolta si fermava davanti ai negozi di caramelle per guardare la produzione di queste ultime, dando vita alle sue fantasie di diventare un famoso cioccolatiere in futuro.


Fine flashback


«Scusatemi, stavo avendo un flashback» si destò il cioccolatiere.

«Ah, ecco...» fu il commento sarcastico del signor Salt, il quale poggiò le mani sulle spalle della figlia per avvicinarla a sé.

«Questi flashback le capitano spesso?» gli domandò il signor Tivù.

Willy Wonka||Johnny Depp (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now