Capitolo 31

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Capitolo 31


Le campagne furono oscurate da un sottile strato di nebbia che apparve dal nulla: Sleepy Hollow era in pericolo.

Il cioccolatiere si avvicinò ad una finestra illuminata dalla fioca luce delle candele nei candelabri, nella piccola stanza dove il reverendo Steenwyck, il magistrato Philipse, il notaio Hardenbrook e il dottor Lancaster si erano riuniti per discutere.

Si nascose rapidamente di lato per evitare di essere scoperto dal reverendo, che si era avvicinato alla finestra per assicurarsi che nessuno li stesse origliando, ma non vide nessuno.

Il cioccolatiere rimase curvo sulla finestrella con il fiato sospeso, cercando di carpire perché i quattro amici stavano litigando, ma non riuscì a sentire nulla.
Nel frattempo, Theresa non gli dava pace, affacciandosi dalla soffitta e rischiando di essere scoperta.

«Willy, cosa stai facendo?» gli chiese sottovoce; il cioccolatiere le intimò di tacere. «Vaffamculo, torna qua!»

«Ti chiedo di avere pazienza. Per favore!» le supplicò il signor Wonka.

Theresa tentò invano di farlo ragionare, ma il cioccolatiere non si arrese. Continuò a intimarle di fare silenzio e le supplicò persino di andare a letto. Tuttavia, lei non si mosse: quando si metteva in testa una cosa, niente e nessuno riusciva a farle cambiare idea.

«Ma cosa credi di poter fare? Sei solo un cioccolatiere!»

«Ci sono fin troppo dentro.»

Il cioccol-agente si allontanò dalla finestra, muovendosi furtivamente verso l'altra parte.

Theresa rimase col fiato sospeso mentre lo osservava sbirciare oltre la dimora dei Van Tassel, dove il magistrato Philipse stava caricando le sue cose su un carro trainato dal suo asino. Sembrava arrabbiato e spaventato, pronto a partire.

Il cioccol-agente decise di seguirlo. In quel momento, Theresa provò una strana sensazione di disagio allo stomaco, come se qualcosa di negativo le tagliasse il respiro e le impedisse di pensare con chiarezza.

«Willy, ti prego!» supplicò apprensiva.

Theresa lo vide allontanarsi senza dire altro, diventando un puntino lontano che si estendeva attraverso le campagne di Sleepy Hollow. Si issò in sella a Polvere da Sparo e prese la strada opposta rispetto al magistrato.

«Da cosa fuggite, magistrato Philipse?» esclamò il cioccolatiere. 

«Dannazione, Crane!» lo apostrofò Philipse, spaventato.

«Avevate in mente di aiutarmi?»

«Sì! Io ora vivo nel terrore di...»

«Di cosa?»

«Di poteri dal quale non esiste difesa. Vieni, Vieni!»

L'asino con il carretto si era fermato, tuttavia il magistrato lo esortò a camminare. Invece il cioccol-agente continuò a interrogarlo.

«Come sapevate che la vedova Winship era incinta?» gli chiese.

«Me lo disse lei» rispose Philipse.

«Deduco che voi siete il padre!»

«Non sono io il padre!»

«Vi ha rivelato il nome del padre del bambino?»

«SÌ!» affermò il magistrato. «In effetti venne da me per un consiglio in qualità di magistrato per proteggere i diritti di suo figlio. Avrei dovuto, per dovere d'ufficio, tenere il segreto, ma...»

«Credete che l'uomo l'abbia uccisa?»

Il cielo si oscurò, diventando cupo e minaccioso. L'atmosfera intorno divenne funesta. L'aria gelida fu improvvisamente squarciata da lampi e tuoni, mentre le campagne furono spazzate dal vento violento.

«È il cavaliere che l'ha uccisa!» esclamò il magistrato Philipse.

«Quante volte ve lo devo dire? Non c'è alcun cavaliere, non c'è mai stato un cavaliere e non ci sarà mai un cavaliere!» si scocciò il cioccol-agente, afferrando il talismano del magistrato. «Cos'è questa... cosa?»

«È il mio talismano! Mi protegge dal cavaliere!»

«VOI, UN MAGISTRATO CON LA TESTA PIENA DI QUESTE SCIOCCHEZZE, ORA DITEMI IL NOME DEL...»

Il cioccol-agente si voltò di scatto. L'atmosfera era tetra, fredda, qualcosa stava incombendo a Sleepy Hollow. Gli animali scapparono spaventati, il cuore di Theresa martellava forte nel petto e nel frastuono dell'imminente tempesta il ruggito di un cavallo imbizzarrito squarciò l'aria.

Il cavaliere senza testa sbucò all'orizzonte. Aveva la spada aguainata, pronto a mozzare teste. Spronò Trmerario a correre verso la sua vittima, nel frattempo il magistrato Philipse scappò via.

Il cioccol-agente inciampò e cadde a terra. Vide, impotente, il cavaliere senza testa avventarsi contro Philipse, sguainò la spada e gli mozzò la testa, che rotolò per la vallata fino a fermarsi tra le sue gambe.

Il cavaliere senza testa lo raggiunse. Sguainò la spada e infilzò la testa del magistrato, scomparendo nei boschi a Ovest.

Nel mentre, il cioccolatiere cadde riverso a terra.

Willy Wonka||Johnny Depp (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now