Capitolo 72

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Capitolo 72

Flashback


Il signor Wonka aveva trascorso l'intera mattinata chiuso nella stanza delle invenzioni. Stava ideando un nuovo dolce al quale non aveva ancora dato un nome. Spense i fornelli, mise da parte le provette, sistemò alla meglio i pentoloni sul tavolo e se ne andò, percorrendo il grande corridoio a chiocciola massaggiandosi il collo.

A metà percorso, un Umpa-Lumpa si inchinò al suo cospetto, consegnandogli un telegramma che egli lesse dopo averlo ringraziato: avevano aperto un nuovo negozio di caramelle sulla trentaseiesima strada. Il proprietario, il signor Jones, chiedeva al cioccolatiere di poter vendere i suoi dolci ottenendo in cambio una lauta ricompensa.

Il cioccolatiere decise che ne avrebbe discusso con Theresa, poiché ormai prendevano le decisioni insieme.

A proposito... Dov'era finita? Non l'aveva vista per tutto il giorno. Si era allontanata dopo le solite incombenze e non lo aveva tormentato come al solito durante il resto del tempo. La cercò in cucina, convinto di trovarla intenta a litigare con pentole e padelle per cucinare qualcosa di delizioso, ma non era lì.

Al centro del tavolo c'era un biglietto da lei scritto.

«Scusami, avevo delle cose da fare. Troverai la cena nel forno, ti basta accenderlo per cinque minuti.
Torno presto,


Theresa.»

Willy Wonka non aveva idea di cosa Theresa dovesse fare, ma si fidava di lei. Tuttavia, non riscaldò subito la cena, andò a darsi una rinfrescata, indossò qualcosa di comodo e infine preparò la tavola per due.

Quando la cena fu pronta e fumante, l'uomo attese il ritorno della sua amata, perché ormai mangiare da solo come una volta non gli interessava più.

Più tardi, l'orologio appeso alla parete segnò le nove e mezza e Theresa non era tornata. Il cioccolatiere cominciò a sentirsi ansioso, tanto che stava per uscire e andare a cercarla. Ma lei era lì, all'ingresso, con delle scatole colorate ai piedi e una mano che teneva premuta la ferita alla testa.

«Ma cosa ti è mai accaduto!?» le chiese il cioccolatiere, allarmato.

Theresa provò veramente a dargli una risposta nonostante le girasse la testa, ma finì col cadere nel buio.

*

Nei giorni seguenti, uscita dall'ospedale in cui era stata ricoverata per una ferita alla testa e una commozione cerebrale, Theresa tornò in fabbrica con il suo uomo. Riuscì a raccontargli cosa era successo: l'avevano aggredita dietro l'angolo della fabbrica per portarle via la borsa. Il ladro fu arrestato dalla polizia quella sera stessa per un altro furto in un negozio vicino.

Nel corso dei due giorni di ricovero, il cioccolatiere non era mai tornato a casa. Aveva trascorso tutto il tempo con la sua amata. La sera cadeva sfinito su una sedia, al mattino si muoveva tra la sala d'attesa e la stanza di Theresa per starle accanto.

Theresa gliene fu molto grata. Da allora in poi, lo abbracciava forte tutte le volte che ne aveva l'occasione e lui ne rimaneva felice.

«Non lasciarmi mai» le sussurrò una sera mentre ella lo teneva stretto a sé.

«Non ho la minima intenzione di farlo» lo rassicurò Theresa.

Quella sera Theresa fu vittima della perversione del cioccolatiere: era di ritorno dal bagno con solo l'accappatoio addosso. Il signor Wonka stava proseguendo verso la camera da letto quando la vide. Un ampio sorriso voluttuoso gli si incise sul viso.

Theresa sorrise con lui.

«Cosa vuoi?» gli chiese divertita.

«Lo sai, sei molto nei guai» fu la risposta del cioccolatiere.

«Perché?»

Il signor Wonka le fece scivolare via l'accappatoio, in seguito la prese in braccio e la portò a letto, là dove ella partecipò volentieri al suo gioco seducente, lasciandosi travolgere mentre gli sbottonava la camicia e lui le entrava dentro facendola sua.

Da allora, di tanto in tanto, quando faceva la doccia, Theresa usciva di proposito dal bagno e il cioccolatiere stava alle sue provocazioni. Era una cosa che li rendeva complici, soprattutto felici.


Fine flashback


Theresa giaceva inerme sulla panca. Stava per svenire, il suo volto era pura sofferenza.

«Sono qui!» la raggiunse il cioccolatiere, allarmato. «Sono qui, amore mio!»

Willy Wonka||Johnny Depp (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now