'Uhm...ero a casa Capo.' Dissi constatando l'ovvio.

'Su questo ci ero arrivato. La vera domanda è: perché?'

'Uhm...perché...perché non mi sentivo bene...' e anche qui c'era un fondo di verità.

'E non le è passato per la mente di avvisare, immagino.' Disse con la sua finta calma.

'Uhm...mi è sfuggito Capo...' questa non era proprio la verità, ma cosa potevo dirgli.

Valente appoggiò con forza una mano sul muro alla destra del mio viso e un'altra alla sinistra. Poi si avvicinò pericolosamente, finché il suo naso quasi non sfiorava il mio. Chloe perché il tuo cuore ti batte forte??

'Rossi, lo sa che a me non piace essere preso in giro, giusto?'

Annuii senza aprir bocca.

'Bene. Quindi le ripeto e lo sa che non amo ripetermi. Perché non mi ha avvisato? Anzi, perché non mi dice il vero motivo della sua assenza?'

'Uhm...' Ormai iniziai a tremare, e speravo che lui non se ne accorgesse. 'Capo...uhm...io...non posso dirglielo...' e abbassai lo sguardo.

'Mi guardi quando le parlo. Quindi lei non può dirmelo dice...'

Guardandolo annuii.

'E lei crede che io lasci perdere la questione, giusto?'

Annuii ancora.

'Capisco. Mi dispiace deluderla Rossi, ma non me ne andrò di qui fin quando non mi avrà detto cosa. Le. È. Successo. Intesi?'

Non mi restava che annuire di nuovo. Non avevo altra alternativa.

'Inizia ad essere obbediente Rossi e questo mi piace. Ora...cosa è successo dopo che ci siamo salutati lo scorso mercoledì?'

'Uhm...sono tornata a casa Capo.' Mentii.

'Rossi lei sa che non tollero le bugie, giusto?'

Annuii ancora. Ormai ero un burattino nelle sue mani.

'E sa che io so con chi è stata?' Il suo sguardo ormai scavava dentro di me.

'C-cosa? E come fa a saperlo Capo?' Fu la mia reazione.

'Io so tutto Rossi.' Certo, non ho dubbi Capo. Oramai credo che davvero sia un essere soprannaturale.

'Uhm...lei dice che fuori orario lavorativo possiamo fare ciò che vogliamo e quindi sono uscita con lui. Ma non si preocc-'

'Lui?' Chiese lui sembrando sorpreso.

'S-sì Capo...uhm...Romano...lei ha detto...'

'Continui Rossi. Dove è stata?'

'Uhm...un pub Capo. Semplice serata tra amici...' dissi abbassando lo sguardo.

'La. Verità.'

'È la verità Capo...'

'Tutta la verità Rossi. So bene che quando lei è imbarazzata abbassa lo sguardo e se è imbarazzata vuol dire che sta omettendo qualcosa. Sto aspettando.'

'Uhm...' Wow Chloe, sei così ovvia. 'Forse ho bevuto un po' troppo...'

'E?'

'E...Capo io non ricordo nulla poi...mi scusi...' dissi sincera, ma avendo sempre lo sguardo basso.

'Com'è tornata a casa?' Cavoli, ma perché tutte queste domande?

'Capo, non capisco perché vuole sapere queste cose...non siamo in commissariato...' Osai dire. Sì la vera Chloe stava ritornando.

Un pugno nel muro alla mia destra. Sì Valente aveva appena dato un pugno nel muro furioso, facendomi tremare. Spalancai gli occhi.

'Cavolo Rossi! Lei è la donna più irritante che io abbia mai incontrato! Risponda alle mie cavolo di domande senza controbattere! Qui le domande le faccio io capisce?? Io!!' Disse così arrabbiato come non lo avevo mai visto prima. Non riuscii a togliere lo sguardo dal suo.

'Non è in ufficio Capo, questa è casa mia in effetti...' Risposi anche se sapevo che lo stavo provocando ulteriormente.

Silenzio tombale e poi: 'Lei è una mia impiegata e se manca dal lavoro per tre giorni senza avvisare, è mio diritto sapere cosa è successo. E se vengo qui e la trovo in questo stato è anche mio diritto chiedere. E se lei non vuole dirmelo si consideri licenziata. Ha capito Rossi?' Disse di nuovo con la sua finta calma.

'Come si permette? In quale stato sarei io, eh?' Chiesi offesa. Ma come osa? Venire in casa mia e prendermi in giro!

'Si è guardata allo specchio Rossi?'

'Allora se per lei sono brutta e non riesce a guardarmi, se ne facc-'

'Ma chi sta dicendo questo??' Urlò di nuovo. 'Chi ha detto che lei è brutta?? E mi guardi Rossi!!' E una sua mano prese il mio viso alzandolo verso il suo mentre la sua fronte si appoggiò alla mia chiudendo gli occhi. Cosa sta succedendo Chloe? Il suo respiro diventò profondo. 'Non voglio urlarle contro Rossi. Lei...lei...' e fece fatica a parlare.

'Anche lei non mi sta guardando, Capo...' dissi io con un filo di voce. E i suoi occhi si aprirono nei miei, quasi come se volessero divorarmi.

'Rossi...' Disse. 'Lei...È una donna molto...' ingoiò. 'Lei è una donna molto bella. Ma non è questo il punto.' Disse staccando la sua fronte dalla mia e ritornando ad essere Valente. 'Il punto è: come ha fatto a tornare a casa?'

'Romano m-mi ha portato...' Dissi e volevo guardarlo negli occhi quando lo dissi, ma non ci riuscii perché quella che stavo dicendo era una bugia. O una mezza verità. Ma entrambe sono sbagliate dicono.

'L'ha portata quì, Rossi?'

Non ebbi il coraggio di rispondere. Ma questo gesto gli fece capire ciò che voleva sapere. Alzò di nuovo il mio viso per far sì che i nostri sguardi si incrociassero.

'Dove l'ha portata Rossi? Mi risponda. Niente bugie.' Chiese seriamente, lentamente e pericolosamente. Era Valente d'altronde.

'Le importa, Capo?' Chiesi sussurrando, al punto che pensai che non avesse capito. Invece di rispondermi, fece parlare i suoi gesti.

La sua mano accarezzò gentilmente il mio viso, mentre i suoi occhi cercavano nei miei risposte. Il suo tocco bruciò dentro di me e quella parte del mio viso diventò sensibile. E la cosa strana fu che sentii dentro di me il cuore fermarsi, per poi battere all'impazzata. Poi fermarsi di nuovo e di nuovo ripartire. Le emozioni mi pervasero. E ciò che non volevo che accadesse, ahimè, accadde. I miei occhi mi tradirono di nuovo. Una lacrima scese sul mio viso, seguita da molte altre. Per un momento mi sembrò di vedere la faccia sorpresa di Valente, come se non si aspettasse qualcosa del genere o come se non avesse mai visto una reazione così. Ma le lacrime riempirono i miei occhi oscurando la mia visione. Sentii solo un tocco. Il suo. Il suo tocco che cercò di togliere via le lacrime dal mio volto. Un tocco gentile, ma fermo. Era firmato Valente.

'Rossi...' fu ciò che riuscì a dire. Poi si corresse. 'Chloe...' Il mio nome sulla sua bocca era magico. Sembrava strano sentirlo, ma era ciò di cui avevo bisogno.

'Mi scusi tanto Capo...' dissi sussurrando tra le lacrime.

'Credo che io debba avere due chiacchiere con Romano.' Disse tornando di nuovo se stesso, come se quello di prima fosse stata un'altra persona.

'Uhm?' Riuscii a dire.

'Romano, Rossi.' E si voltò per andar via.

Oddio. Che sta facendo??

My Boss - Il Mio Capo ✔ (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now