Capitolo 31 + Speciale 200 visualizzazioni

61 6 0
                                    

(NdS: per il traguardo delle 200 visualizzazioni, volevo ringraziarvi, scrivendo un capitolo con 200 parole in più! Spero che vi piaccia!)

- E...? - chiese Alice. Ad Alice, interessavano altre risposte, tipo: dove stiamo andando? Perché mi stai conducendo tu? Come conosci il Paese delle Meraviglie?
Se non poteva avere le risposte a quelle domande, almeno l'avrebbe avute su qualcosa di più semplice, quel poco l'avrebbe aiutata a capire.

- io ho detto che avrei risposto alle tue domande, ma che prima saremmo dovute andare in un posto. -

- Perché non me lo dici adesso? -

- Perché non puoi aspettare? - chiese di rimando Crystal. Conosceva il carattere di Alice (sebbene Alice non conoscesse niente di lei) e la sua curiosità, ma in quel momento avrebbe preferito che la seguisse e  stesse zitta.

- Rispondi almeno a queste domande. -

- Poi non mi farai altre domande fino all'arrivo? -

- Promesso. - confermò Alice. Meglio di niente, si disse Alice. Almeno avrebbe saputo qualcosa e non sarebbe rimasta all'oscuro di tutto finì all'arrivo, anche se avrebbe preferito sapere dove erano dirette.

Crystal sospirò.
- Questi corridoi, questo lato della casa è abbandonato... -

- Perché? -

- Se mi fai spiegare senza interrompermi. - disse Crystal. Alice era troppo curiosa, voleva sapere tutto, subito, ma se non dava il tempo di spiegare a Crystal non avrebbe mai avuto risposte.

Alice si zittì in risposta.

- Bene. È abbandonato. Da secoli. - Alice taceva e prestava la massima attenzione a Crystal. - Da quando inizia questa storia.

"La storia si concentra sulla famiglia Ascott ovviamente", spiegava mentre percorrevano il corridoio, "Gli Ascott sono una famiglia importante da secoli, un millennio o più, anche da prima dell'inizio di questa storia. Ed è anche molto famosa e rispettata, l'avrai notato alla festa".

- Questo lo so, ma cosa c'entra? Qual è il punto? -

- Ci sto arrivando. Mi serve che ascolti tutto per capire, non posso dirti solo la fine. Non capiresti mai tutto. Come potresti capire tutto se non conosci la verità? Gli altri giudicano tutto, le persone e le loro vicende, soprattutto quando non sanno l'intera storia. Trovano gusto nel vedere le persone umiliate, vergognarsi di chi sono o di cosa hanno fatto. - disse Crystal.

- Si, hai... Hai ragione. -

- Ovviamente. Stavo dicendo: gli Ascott sono una delle famiglie più importanti, famose e rispettate da secoli. Proprio per questo, questa storia non è mai venuta allo scoperto... - riniziò Crystal, ma venne nuovamente fermata.

- E tu come lo sapresti, di grazia? -

- A questa domanda non posso ancora rispondere. -

- Perché? - chiese Alice. - Avevi detto che avresti risposto alle mie domande! - esclamò.

- Non è così. Io ti ho detto che avresti risposto alle domande che mi avevi già posto e tu avevi promesso di non farmi altre domande. - Alice aprì la bocca per controbattere, ma non trovò nulla da dire, perché Crystal aveva ragione, l'aveva promesso.

- Hai ragione. -

- Allora posso continuare senza essere interrotta continuamente? -

Alice annuì.

- Come stavo dicendo prima che venissi interrotta di nuovo.

"Gli Ascott sono una delle famiglie più importanti, famose e rispettata da secoli", ripeté per la terza volta,"per questo, la storia che sto per raccontarti non è mai saltata fuori.

"Secoli fa, questo lato della casa", indicò tutt'intorno, "era abitata come tutto il resto. Qui ci sono sempre abitati gli Ascott. Il bis-bis-bis-bis-bisnonno - o così mi pare - di Hamish abitava qui solo. La moglie era morta giovane di parto e il figlio era in viaggio, per affari.

"Il signor Ascott veniva spesso in quest'ala della casa. Era anziano, ma non di spirito. Al contrario del figlio, sempre così serio e ligio al lavoro, lui amava vivere ed essere felice, anche se la morte della moglie gli portò un periodo di depressione.

" Saliva sempre e un giorno trovò", prese una scala, la bloccò in un punto preciso del soffitto, ci salì e aprì una botola, "questa".

Crystal salì la scala ed entrò nel sotto-tetto.

- Vieni? - chiese.

- Sisi, arrivo. - e così dicendo, salì le scale.

Si ritrovò in un enorme stanza, impolverata e abbandonata. C'era una sola finestra, nascosta alle persone esterne.
Alice si avvicinò alla finestra. Da lì, si vedeva il giardino ricoperto di rose rosse.
A parte una gran quantità di scatola in cui erano stati messi vestiti, libri, oggetto inutilizzati, non lontano dalla finestra era presente una poltrona.

- La stanza era nascosta. Nessuno sapeva della sua esistenza, tranne lui. L'ha portata lui, la poltrona. Leggeva, osservava gli oggetti, i vestiti vecchi, guardava l'esterno.

NdS:
Eeeeeeeeeeee siamo arrivati a 200 visualizzazioni! So che per molti sembra poco oppure pensano che sia poco, ma io sono felice lo stesso!

Spero che vi piaccia le due frasi scritte in corsivo! Sono le mie preferite di questo capitolo!

Grazie sempre di leggere, votare e/o commentare!

Spero che il capitolo sia piaciuto!
Se vi va, votate e/o commentate!

A presto!

Alice Ritorno Nel Paese Delle Meraviglie (IN PAUSA)Where stories live. Discover now