Capitolo 17

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- Prima che vada, vuoi dire qualcosa agli altri? - le chiese. Non voleva farla preoccupare per ciò che stava succedendo da loro, si sarebbe sentita in colpa per non poter fare nulla, il Bianconiglio non voleva ciò, ma le doveva dire che il SottoMondo non è al sicuro.

- Vorrei che dicesse che mi mancano tutti e che voglio bene a tutti. - disse. Era una minima parte di ciò che voleva dire a loro, ma avrebbe avuto altre occasioni per parlare con il Bianconiglio, che avrebbe riferito.

- Alice, non voglio farti preoccupare, ma c'è un altro motivo per cui volevo che tornassi in SottoMondo. - comunicò con tono depresso.

- È successo qualcosa? - domandò preoccupata. Prima non mi ero sbagliata. È successo qualcosa, si disse Alice.

Il Bianconiglio guardò l'ora, - Scusa, Alice, ora devo andare, mi dispiace. Ti spiegherò tutto un'altra volta. - si scusò e se ne andò, lasciandola sola.

Alice si alzò e si diresse nell'abitazione di James, accompagnata da tutti i suoi pensieri.
Nel frattempo, il Bianconiglio cadeva sempre più giù fino ad arrivare alla solita stanza che gli avrebbe permesso di tornare in SottoMondo. Infilò la chiave nella porta ed uscì.
Guardò il cielo, non era più quello colorato di una volta.

Si diresse, come suo solito, al castello della Regina Bianca.
Entrando salutò tutti garbatamente.

Arrivato davanti alla porta, emise un sospiro.
Bussò, ma sapeva che nessuno avrebbe risposto.

- Regina? - chiamò inutilmente. Benché sapesse che Mirana non avrebbe risposto, continuava a sperare che un giorno o l'altro, al suo richiamo, avrebbe avuto risposta.

Entrò senza ricevere risposta.
Erano tutti lì: Bayard, con la sua compagna e i suoi cuccioli, ai piedi del letto; il Ghiro sulla spalla di Pincopanco e, al fianco di quest'ultimo, Pancopinco; il Leprotto Marzolino, seduto, ormai non faceva più neanche le sue solite pazzie; infine, la Regina Rossa, Iracebeth, vicino alla sorella, che guardava Mirana con gli occhi gonfi e rossi.

Iracebeth era molto cambiata. La sua testa stranamente si era rimpicciolita, ma rimaneva lo stesso più grande rispetto alla normalità, ed era cresciuta.
Ciò che si notava a primo impatto erano le sue costanti occhiaie nere.
Non dormiva quasi mai. Se dormiva un'ora al giorno era molto.
Rimaneva costantemente al fianco della sorella, per darle forza, per prendersene cura, o per non perdere il momento in cui si sarebbe svegliata.

Il Leprotto non si muoveva più.
Ciò che era cambiato di lui fu che non parlava quasi più. Solo per momenti importanti. Ciò che era successo alla Regina Bianca lo aveva colpito profondamente, tanto da togliergli le sue pazzie, le sue stranezze e la voglia di parlare.

Pincopanco e Pancopinco non erano cambiati, parlavano e tutto, ma non scherzavano più come una volta, e ciò portava molta tristezza intorno a quei gemelli che erano sempre stati così divertenti.

Il Ghiro non mostrava più tutto il suo coraggio e la sua grande determinazione. Era quello che parlava di più, per non sentire quel mutismo, ma la tristezza si leggeva chiaramente nella sua voce.

Bayard era triste, ma almeno aveva la sua famiglia che gli portava felicità.
L'unica cosa era che la sua gioia non durava a lungo, perché la tristezza rimaneva impressa in tutti e nessuno poteva fare nulla.

Alice Ritorno Nel Paese Delle Meraviglie (IN PAUSA)Where stories live. Discover now