Capitolo 28

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A quel bacio, Alice spalancò gli occhi. Non se lo aspettava.
D'istinto, si staccò, ma ora non sapeva cosa fare, come agire. Non provava gli stessi sentimenti che probabilmente provava James. E capì finalmente che sua madre aveva ragione, che quello che provava James era vero e che lei era stata troppo cieca per capirlo. Forse era lei che aveva preferito essere cieca per non voler capire, perché non voleva far soffrire James, era un ottimo amico. Solo un amico, non oltre.

James rimase profondamente deluso e ferito che Alice si fosse staccata.
Anche se doveva aspettarlo, aveva continuato a sperare, nel profondo del suo cuore che Alice provasse lo stesso, ma ora capiva che Alice lo vedeva e sicuramente l'avrebbe visto sempre solamente come un amico.

- Alice, io... - James avrebbe voluto dire di più, ma cosa dire, quando la donna di cui sei innamorato ti rifiuta?

- James, mi dispiace, ma io... Io non provo lo stesso. - non riuscendo a dire altro, si alzò e scappò, lasciando James in giardino, solo.

Alice rientrò nell'abitazione. Le dispiaceva per James, ma lei non era la donna giusta per lui.
Secondo Alice, James meritava il meglio.
Per James, Alice era il meglio.

Alice si riscosse dai suoi, dedicandosi ad altro. Al motivo per cui era andata là: la casa.
Doveva ancora parlare con Ascott della casa, ma prima non c'era riuscita, prima perché non lo trovava, poi perché James le doveva parlare.

Andò verso l'ufficio di Hamish, sperando, per la prima volta in vita sua, di trovarlo.
Si trovò davanti alla porta di Hamish e, prima di bussare, si preparò un discorso, se per caso l'avesse trovato.

Hamish, presente nel suo studio, stava pensando al Alice. Non era ancora uscito da quella stanza per paura di vederla con Haucourt.
Era lì dall'inizio della festa, cominciata un'ora e mezza prima, e sapeva solo che non voleva vedere Alice con un altro.
Era lì, ad aspettare qualcosa che non sapeva.

All'improvviso, si sentì bussare alla porta.
Era Alice, che aveva più o meno deciso come iniziare il suo discorso per convincerlo a venderle la casa.

- Avanti. - rispose Hamish.

Alice entrò e Hamish si girò per vedere chi fosse.
Si stupì nel vedere Alice. Sperava certamente di incontrarla, ma non si aspettava che lei si presentasse nel suo studio. Cerca me?!, si chiese.
Si sorprese ancor di più nel vedere il vestito di Alice. Non si aspettava di vederla con un vestito del genere, cioè adatto alla situazione. Come tutti, si aspettava un altro vestito strambo, come quello della festa precedente.

- Ascott, possiamo parlare? - chiese Alice educatamente.
Anche lei era sorpresa dall'aspetto di Hamish, era cambiato e non se l'aspettava. Dovette ammettere che era migliorato fisicamente, tanto che all'inizio non l'aveva riconosciuto. Non era abituata a questo "nuovo" lui.

Hamish rimase ancor più sorpreso che Alice l'avesse cercato per parlare.
Hamish sperò che fosse per parlare di loro due.
La speranza che aveva durò poco, poiché si ricordò dell'odio che Alice covava per lui, ma si mantenne ancora ottimista. Non si poteva mai sapere.

NdS:
Mi sono dimenticata che dovevo aggiornare ieri! Oggi però me lo sono ricordata! Visto, eh?

Spero che il capitolo sia piaciuto! Siamo arrivati all'incontro tra Alice e Hamish! Che vi aspettate?

Se vi va, aggiungete una stella o commentate!

A lunedì!

Alice Ritorno Nel Paese Delle Meraviglie (IN PAUSA)Where stories live. Discover now