Capitolo 9

75 5 0
                                    

Hamish guardò il giardino dalla sua finestra. Lo faceva spesso.
Aveva cambiato quel giardino.
Lui era cambiato.
Il giardino non aveva più le rose bianche, perché a sua moglie non piacevano.
Era stato costretto perciò a cambiarle.
Prima le rose erano di un bianco candido, poi sono dovute diventare di un rosso acceso.

Nei mesi prima fino ad allora, nella testa di Hamish Ascott esisteva una sola persona. Alice Kingsleight.
E lui si chiedeva il perché. Dopotutto ciò che lui aveva fatto a lei e lei a lui.
Lei, che aveva rifiutato la sua proposta di matrimonio.
Lui, che si era preso la sua casa per la nave che l'aveva tenuta lontana per tanto tempo da lui.
Molti, vedendolo, non l'avrebbero riconosciuto. Era cambiato sia fisicamente che emotivamente.
Più fisicamente che emotivamente. Non si può cambiare del tutto in poco.
Il suo carattere era cambiato un minimo diventando più garbato e generoso.
Le persone non possono cambiare del tutto per nessuno, ma per una persona a cui si tiene si cambia almeno un po'.

Il cambiamento maggiore che meno si notava, ma più grande era il flusso dei suoi pensieri verso Alice. Pensava in ogni momento ad ogni dettaglio di lei: i capelli, gli occhi, il fisico, il suo carattere e la sua pazzia erano solo alcuni dei tanti.
La donna che aveva sposato non era felice, non riceveva più attenzione e non le piaceva, non voleva essere trascurata, ma ciò ad Ascott non importava, interessava solo Alice.

Ad interrompere i molti pensieri di Hamish, in quello studio, fu il bussare alla porta di qualcuno.

- Avanti. - rispose calmo ed entrò il messaggero che aveva portato l'invito ad Alice.

Hamish pensava, anzi sapeva, che cosa stava per dirgli sugli inviti. Tutti avrebbero partecipato, era un suo ballo. Tranne l'unica persona che avrebbe voluto veramente, che sicuramente, al solo sentire il suo nome, aveva rifiutato seduta stante.

- Signor Ascott, volevo informata che tutti gli invitati hanno accettato l'invito. - avvisò il messaggero.

- Continui. - disse Hamish. Doveva continuare per dirgli che tutti avevano accettato, tranne Alice.

- È tutto. - rispose l'uomo.

Hamish Ascott non capiva. Come sarebbe a dire tutto?, si chiese Hamish. Hamish aspettava il sicuro rifiuto di Alice e lui gli diceva che tutti avevano accettato. Di conseguenza, anche Alice aveva accettato. Impossibile, si disse Ascott. Dopotutto, però, non c'erano altre spiegazioni. Il suo messaggero l'avrebbe avvisato del rifiuto di Alice, soprattutto perché l'aveva informato personalmente che avrebbe di sicuro rifiutato.

- Tutti hanno accettato il mio invito, signor...? - chiese per sapere anche il nome del messaggero.

- Clement Mensaro. - rispose l'uomo in tono poco più alto di un sussurro.

- Tutti hanno accettato il mio invito, anche la signorina Kingsleight, signor Mensaro? - domandò Hamish più gentilmente possibile, aggiungendo il cognome del messaggero.

- Si. Anche se all'inizio l'ho vista un po' perplessa e indecisa, alla fine ha accettato. - rispose Clement.

- Non me lo aspettavo. - si disse a bassa voce Hamish, non facendo capire ciò che aveva detto in modo così basso al suo dipendente. - Grazie di avermi avvertito. Può andare, ma prima di andare prenda questi per l'ottimo lavoro svolto. - aggiunse ad alta voce, porgendogli più soldi di quello che di solito guadagnava Clement. Ascott era entusiasta all'idea che Alice avesse accettato. Poteva essere un buon inizio. Niente avrebbe potuto renderlo scontento quel giorno, ma non sapeva ancora tutto, perché dopo che lo ebbe saputo non era poi così contento.

Alice Ritorno Nel Paese Delle Meraviglie (IN PAUSA)Where stories live. Discover now