21.

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Stavolta è un bacio dolce, voluto da entrambi e non comandato dalla foga.

Riesco ad assaporare le sue labbra. Sono fresche e morbide.

Poso una mano sul suo collo senza pensarci. Ho voglia di sperimentare questo contatto con lui. Ogni volta provo qualcosa di diverso e intenso, che mi spaventa ma che continuo a desiderare.

Lascio che le mie labbra si schiudano in modo che le nostre lingue si incontrino e si accarezzino.

Non credo di aver mai provato una sensazione tanto forte e piacevole come questa.

Mi sembra di non essere in grado di fermarmi.

Infatti, dopo un po', è lui a interrompere il contatto.

"Allora, ti lascio a casa o vieni da me?" domanda con un ghigno.

Stavolta sua madre non c'è e devo ammettere che la cosa mi fa stare più tranquillo.

Se voglio davvero riuscire a lasciarmi andare con Shane ho bisogno di stare da solo con lui. Non riesco ad ammettere neanche a me stesso certe cose e davanti agli altri mi blocco proprio.

"Vuoi mangiare qualcosa?" domanda posando le chiavi sul tavolo della cucina.

Io resto fermo davanti alla porta e scuoto la testa, guardandolo con un timido sorriso.

Lui mi squadra qualche secondo, poi si avvicina e mi posa le mani sui fianchi.

È la prima volta che ci troviamo in una posizione così intima. Le scorse volte è stato tutto così brusco e travolgente.

Mi sento un po' in soggezione.

Lui mi stampa un bacio sulla punta del naso con una dolcezza disarmante.

Esito per qualche secondo, mantenendo però lo sguardo fisso sul suo viso, poi poso le labbra sulle sue.

Un bacio delicato, breve, ma in grado di farmi tremare le gambe.

Quando ci stacchiamo sospiro rumorosamente, poi mi lascio andare contro il suo petto.

Mi sento nervoso e fuori controllo.

Lui mi avvolge in un abbraccio.

"Ti va se ci guardiamo un film?" domanda poi, con una voce dolce e sussurrata.

Incredibile come riesca a cogliere ogni mio segnale e a rispettarlo.

Alzo la testa e lo guardo, poi annuisco.

Lui allenta la presa sui miei fianchi e mi afferra una mano, per poi trascinarmi lungo le scale verso la sua stanza.

Mi siedo sul letto, alla ricerca di un posto sicuro che già conosco.

Sento freddo e sto tremando. Perché sono così teso?

Shane si avvicina alla scrivania e prende il computer che c'è poggiato sopra, poi mi raggiunge e si stende accanto a me col computer sulle gambe.

Mi rannicchio, stringendomi le gambe al petto.

"Cosa vuoi guardare?" chiede sistemandosi il cuscino dietro la schiena.

Sono certo che abbia captato la mia agitazione e stia facendo di tutto per mettermi a mio agio e distrarmi.

Io alzo le spalle e sbuffo passando le mani sulla faccia.

"Quello che vuoi.."

Lui mi guarda e mi sorride. Poi allunga una mano per posarla sulla mia spalla.

"Ehi, stai tranquillo."

Accenno un timido sorriso, giusto per rassicurarlo che sto bene, ma l'agitazione non passa.

Lui sposta lo sguardo dritto di fronte a sé e sospira, poi chiude il computer e lo lascia cadere sul materasso.

Si avvicina, posando entrambe le mani sulle mie spalle e comincia a massaggiarle.

Sento il suo fiato sul collo.

"D'accordo. Ora ci rilassiamo un po'" sussurra, così vicino al mio collo che i brividi mi percorrono tutta la schiena.

Le sue mani scendono delicatamente lungo la mia schiena.

Comincio a sentirmi un po' meno teso.

Shane posa la testa sulla mia spalla, mentre le sue mani raggiungono i miei fianchi.

"Sei proprio bello" sussurra.

Io rimango sorpreso dalla sua affermazione e mi sento anche piuttosto in imbarazzo.

Resto in silenzio e boccheggio, prima di balbettare un "smettila" e farmi scappare un sorriso.

Lui ridacchia e stringe la presa sui miei fianchi prima di iniziare a solleticarmi.

Comincio a ridere e a dimenarmi, finché non riesco a liberarmi. Lo spintono ma mi ribalto anch'io, fino a finire entrambi sdraiati sul letto.

Ma lui non demorde.

"Smettila!" urlo ridendo mentre Shane riprende a solleticarmi e si mette a cavalcioni su di me.

"Se la smetti giuro che mi tolgo la maglia!" scherzo tentando di afferrare i suoi polsi.

"Affare fatto" esclama convinto e sposta le mani appoggiandole sul materasso.

"Non penserai che lo faccia davvero?"

"Perché no" mi istiga.

"D'accordo, ma domani mi paghi il pranzo" ribatto prendendo il lembi della maglia e la sfilo del tutto, prima di pentirmene.

Shane sorride e mi appoggia le mani sul petto.

Mi sento così vulnerabile, ancora più del solito.

"Sei bellissimo" sussurra e si sporge in avanti per baciarmi.

Inizialmente mi irrigidisco, ma poi lo lascio fare. Non mi dispiace la sensazione delle sue mani su di me.

Il bacio diventa più passionale e comincio a lasciarmi andare.

Shane interrompe il bacio per lasciarmene una scia lungo il collo. Sento le sue labbra succhiare e mordere la mia pelle. Una sensazione che non avevo mai provato, ma che inspiegabilmente mi eccita.

Le sue mani scorrono sul mio busto e si avvicinano alla cerniera dei miei jeans, intente a slacciarli.

Le sue mani così vicine alla mia intimità però mi spaventano.

"Fermo" dico prendendogli i polsi di scatto.

Lui si ritira immediatamente e abbassa il capo imbarazzato.

"Scusa, mi sono fatto prendere."

Lo guardo.

"Non fa niente."

Lui mi prende una mano e ci stampa un bacio sopra.

"Scusami, davvero. Non voglio metterti fretta. Aspetterò quando e se sarai pronto."

La sua espressione è seria.

Gli sorrido e mimo un "grazie" con le labbra.

In qualche modo mi fa sentire speciale e come se a qualcuno importasse davvero di me e di come sto.

Si solleva, liberandomi, e si stende nuovamente sul letto.

"Interstellar?" propone guardandomi con un sorriso a 32 denti.

Sorrido a mia volta.

"Andata."

If They Knew The Pain  [#wattys 2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora