14.

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Credo di essermi addormentato di nuovo perché dopo un po' mi ritrovo in quel letto da solo.

Apro gli occhi lentamente. Shane compare dopo qualche secondo, rientrando nella stanza con due bicchieri in mano.

"Oh, ma buongiorno!" sorride e si avvicina porgendomi un bicchiere.

Io mi passo le mani sulla faccia, poi prendo il bicchiere.

"Scusa, non volevo addormentarmi sul tuo letto" dico sorseggiando un goccio di succo.

Lui mi posa una mano sulla spalla e mi guarda. "Non preoccuparti. Dormivi così bene e non volevo svegliarti."

In effetti non ricordo l'ultima volta che ho dormito così sereno.

Abbasso lo sguardo e sorseggio un altro po' di succo.

Ad un certo punto lui mi afferra un polso e la sua espressione cambia.

"Che hai fatto qui?"

Mi solleva un braccio all'altezza del suo volto. Guarda le cicatrici, poi mi guarda preoccupato.

Io mi libero dalla sua presa bruscamente.

"Niente." Guardo dritto davanti a me, cercando di ignorarlo.

"Te li sei fatti da solo, vero?" domanda, cogliendomi di sorpresa.

"Non è importante, è stato tanto tempo fa..."

"Si che lo è" ribatte e mi posa una mano sulla spalla.

Io mi scosto

"Non ho voglia di parlarne" rispondo con freddezza.

"Perché ti  comporti come se non fosse importante? Sembra quasi che non ti importi di te stesso." Dal suo tono di voce sembra quasi arrabbiato.

"Tu non sai niente di me!" ribatto alterato e mi alzo di scatto.

Lui resta in silenzio. Sembra confuso, quasi spaventato.

Mi volto e mi incammino verso la porta, intenzionato ad andarmene.

Quando appoggio la mano sulla porta però lui mi afferra un polso, costringendomi a fermarmi.

"Aspetta" dice tirandomi verso di sé.

Io mi volto verso di lui scocciato.

I suoi occhi mi sembrano ancora più profondi del solito e quasi mi pare di potermici perdere dentro.

"Mi dispiace" dice "Non volevo essere invadente."

Sento le lacrime pungermi gli occhi.

Scuoto la testa. Non avrei voluto reagire così bruscamente.

Vorrei scusarmi ma non riesco ad aprire la bocca, così mi avvicino a lui e gli getto le braccia al collo stringendolo in un abbraccio.

Lui mi stringe a sua volta contro il suo corpo, che ora combacia perfettamente col mio.

Improvvisamente mi sento più leggero, libero, sicuro. Come prima nel letto.

Non riesco a capire cosa ci sia in Shane di tanto speciale, eppure c'è qualcosa che mi attira a lui, che non mi lascia dormire la notte ma mi aiuta a sentirmi più forte.

Chiudo gli occhi.

"Scusami" dico con la voce bassa e rotta dal pianto.

Lui allenta la presa e mi allontana appena, poi mi guarda.

Sostengo il suo sguardo, nonostante mi senta ridicolo con le guance bagnate e gli occhi gonfi.

Posa una mano sul mio viso, asciugandomi una lacrima col pollice.

La sua espressione ora è seria, quasi concentrata.

Lascia scivolare la mano fino al mio collo e si riavvicina. Io penso voglia abbracciarmi di nuovo, perciò non mi muovo.

Invece non ho nemmeno il tempo di accorgermi del suo respiro così vicino e mi ritrovo con le sue labbra premute contro le mie.

Spalanco gli occhi e poggio le mani sul suo petto spingendolo lontano.

"Ma che fai?!" urlo e lo guardo confuso.

Ora i suoi occhi sembrano scuri, come offuscati dalla paura. Mi guarda con un'espressione preoccupata e senza dire nulla.

Lo guardo e scuoto la testa con le lacrime che ancora mi pungono gli occhi.

Mi volto, dandogli le spalle, e di nuovo provo ad andare via. Lui però mi blocca un'altra volta afferrandomi per un braccio.

"Ethan, aspetta!"

Io mi libero dalla sua presa con gesto brusco e violento. 

"Lasciami!" esclamo. Lo guardo con disprezzo stavolta.

Lui resta fermo di fronte a me. Le braccia gli cadono penzoloni. Continua ad avere un'espressione sconfitta e spaventata.

Non riesco più a guardarlo.

Esco dalla porta e scendo le scale in fretta, ignorando la madre di Shane che dorme sul divano, e precipitandomi fuori da quella casa.

Mi sento così confuso e scosso. Tutto ciò che ho pensato di lui fino a questo momento si è appena sgretolato davanti ai miei occhi. 

Credevo di aver trovato un vero amico, qualcuno di cui fidarmi, e ora mi sento tradito e colpito alle spalle. Soprattutto, però, mi sento di nuovo solo...

If They Knew The Pain  [#wattys 2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora