31.

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"Come hai detto che si chiama l'attore protagonista?" domando mentre siamo sul suo letto a guardare un film al computer.

"Me l'hai già chiesto 3 volte!" risponde ridendo.

Gli stampo un bacio sul collo e appoggio la testa sulla sua spalla.

Shane sorride e si sporge a baciarmi. Le sue labbra morbide mi regalano una sensazione indescrivibile, che mi sembra di non provare da un secolo.

Approfondisco il bacio e la sensazione di benessere aumenta. Una mia mano si chiude intorno al suo ciuffo biondo, mentre le sue mani si posano sui miei fianchi.

Con lui mi sento desiderato, e mi domando perché nessun'altro mi abbia mai voluto così? Che cosa ho io che non va?

Cerco di scacciare quel pensiero e mi metto a cavalcioni su di lui, cercando il più possibile contatto fisico.

Tento di sfilarmi la maglia e la butto a terra accanto alle scarpe. Gli prendo il viso tra le mani riprendendo a baciarlo e strusciandomi sul suo corpo.
Il benessere aumenta, ma c'è qualcosa che mi turba e, prima che possa accorgermene, le lacrime stanno rigando il mio volto.

Shane mi allontana cercando di mantenere la calma.

"Ehi, che succede?" chiede accarezzandomi la guancia.

"Perché ti sei fermato?" chiedo a mia volta trattenendo i singhiozzi e riprendendo a baciarlo. Ma nello stesso momento in cui si allontana di nuovo da me capisco di non potere trattenermi a lungo.

Scoppio alzandomi per sistemarmi sul bordo del letto e rinfilo la maglia.

Sospira e si avvicina.

"Che cosa succede, Ethan?" chiede avvolgendomi con un braccio.

"Non lo so" inizio a piangere e singhiozzare.

"Ho paura, Shane" confesso stringendomi a lui.

"Ho paura che la mia stessa famiglia non mi accetterà mai e ho paura di perderti" confesso. "Tu sei la ragione per cui vado avanti mi fai. Se perdessi te sarei finito" sussurro mentre le lacrime bagnano il tessuto della sua maglia.

Nei suoi occhi noto una scia di tristezza.

"Ergano, io sono qui" mi prende il viso tra le mani "Non me ne vado."

Lo guardo.

"Tu mi piaci, Ethan. E anche tanto" confessa finalmente, togliendomi quel peso dallo stomaco.

"Sei speciale e mi stia aiutando a cambiare. Non voglio andarmene, per nulla al mondo."

Sospira.

"Voglio stare con te" sussurra e mi accarezza le guance.

"Giorno e notte" ribadisce e avvicina le labbra alle mie, accarezzandole delicatamente.

Sorrido.

"Dai, vieni qui"

Si stende sul letto trascinandomi accanto a sé ed io mi accoccolo al suo petto, mettendo un braccio attorno al suo busto.

Restiamo così, in silenzio. Senza dire nulla. Senza far ed nulla. Ma non potrei chiedere di meglio.

Tornato a casa non saluto nemmeno e mi dirigo in camera. A metà scala, però, vengo fermato da mia madre.

"Ciao anche te. La cena è quasi pronta"annuncia.

"Non mi va molto. Sono stanco. Ci vediamo domani, va bene?" cerco di rassicurarla.

Lei annuisce, un po' rattristata.

Salgo in camera, sollevato al ritorno dei sonniferi sul comodino.

"Ethan, dobbiamo parlare" mi volto di scatto vedendo Donald chiudere la porta alle sue spalle.

"Forse ho un po' esagerato ieri" comincia a parlare.

"Già, direi" dico mentre lascio lo zaino a terra.

"Ma questo non cambia la situazione" continua.

"Non mi va giú che frequenti un ragazzo"

"Ma..." tento di ribattere.

"Prima metti un punto a questa storia meglio è" mi interrompe e, prima che possa ribattere esce dalla stanza chiudendo la porta rumorosamente.

Ero così felice dopo la confessione di Shane e ora comincio a perdere le speranze di nuovo.
Cosa devo fare?

If They Knew The Pain  [#wattys 2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora