86. Wait for me

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JAY'S POV

Ho fatto uno strano sogno, ma non riesco a ricordarmelo bene. Ed è strano, perché di solito ho un'ottima memoria per i sogni che faccio. Un raggio di sole mi illumina il viso, e io stringo gli occhi ancora di più per il fastidio. Sento delle voci in sottofondo, ma sono talmente basse che sembrano provenire da chilometri di distanza. Cerco di muovermi, ma non appena ci provo un dolore lancinante allo stomaco mi investe, facendomi mancare il fiato. Apro lentamente gli occhi, e mi ritrovo in una deprimente stanza d'ospedale. Ho una flebo di chissà quale sostanza attaccata al braccio, e il battito del mio cuore è monitorato su uno schermo accanto a me. Cerco di mettermi a sedere, ma di nuovo il dolore allo stomaco me lo impedisce. Tocco con una mano il punto in questione, e i ricordi mi invadono la mente: Hunter con la pistola puntata verso Luke, io sulla traiettoria di tiro, l'arrivo della polizia, Hunter che preme il grilletto e mi colpisce, e un altro sparo, e poi il buio. Oddio, dov'è Luke? Sta bene?

"Ben svegliata, signorina Ross" dice un dottore, entrando nella mia stanza.

"Da quanto tempo sono qui?"

"Lei e i suoi amici siete arrivati ieri sera" risponde lui. I miei amici sono qui? Dio, saranno preoccupati da morire. Congratulazioni, Jay, hai fatto perdere chissà quanti anni di vita ai tuoi amici, in particolare a Sam.

"Li ha visti? Come stanno?" chiedo, e lui fa una faccia che non promette niente di buono.

"Mi dispiace signorina, ma il suo amico è morto. Abbiamo fatto il possibile, ma..." dice, ma dopo la parola morto, io non sento più niente. Le lacrime scendono numerose sulle mie guance, mentre tutto quello che riesco a pensare è che Luke è morto. E la colpa è solo mia. In pratica, l'ho ucciso io. Non rivedrò mai più il suo sorriso malizioso e i suoi occhi cristallini, e non sentirò più il sapore delle sue labbra o il suo tocco sulla mia pelle.

"Oddio, sei sveglia. Grazie al cielo stai bene" dice una voce a me molto conosciuta, e in un attimo Sam mi sta stringendo tra le sue braccia, mentre io continuo a singhiozzare. "Sis, cosa succede?" mi chiede dolcemente, con lo stesso tono che usava il mio Luke quando eravamo solo io e lui.

"L-lui è... M-morto" singhiozzo, e la mia amica aggrotta le sopracciglia.

"Chi è morto?" chiede confusa, e io la guardo, senza però vederla davvero. Avete presente quanto guardate qualcosa ma in realtà state pensando a tutt'altro? È esattamente quello che sta succedendo adesso. Sto guardando Sam, ma in realtà sto pensando a Luke. Al ragazzo che amo, e che è morto per colpa mia.

"Luke" mormoro, e Sam sgrana gli occhi, prima di scuotere la testa.

"Sis, Luke è vivo. È a un paio di stanze da qui, ma sta bene" mi rassicura con un sorriso, e so per certo che non sta mentendo. Lei non mi mentirebbe mai. Altre lacrime scivolano sulle mie guance, ma stavolta sono lacrime di gioia e sollievo.

"Allora di chi stava parlando il dottore?" chiedo, e Sam apre la bocca per parlare, ma la richiude subito dopo. Ok, questo non è da lei. Riapre di nuovo la bocca, ma non esce nessun suono. Sam prende un bel respiro e ci riprova, riuscendo finalmente a dirmi la verità.

"Hunter è morto, Jay. Uno sbirro gli ha sparato, e quando è arrivato in ospedale aveva già perso troppo sangue."

Dentro di me si scatena una battaglia: metà di me è sconvolta, l'altra metà è sollevata. Sconvolta, perché Hunter è stato il mio primo ragazzo, ed era stato importante per me. Sollevata, perché finalmente non dovrò più avere paura di lui, né per me né per coloro che amo.

"Daniel è qui? Come sta?" chiedo, e lei sospira.

"Sta come stai tu. Ma non è solo, Hailey e il resto della banda lo stanno tenendo su" spiega Sam, e io annuisco.

Bet of Love - 5SOS Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora