31. Mean

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Riconoscerei questa voce ovunque, persino in mezzo ad una folla di persone che urlano. Questa voce che fino a due anni fa associavo alla mia famiglia, alla persona che amavo. Ma mi sono accorta troppo tardi che quella persona che pensavo di conoscere in realtà non esisteva, era solo una maschera.

Il cuore mi batte all'impazzata, mentre lentamente mi volto verso di lui, verso Hunter. Non è cambiato molto in questi anni: i capelli castani sono leggermente più lunghi, un leggero strato di barba ricopre le sue guance, dandogli un'aria più matura. Ma i suoi occhi nocciola sono sempre uguali, hanno ancora quelle sfumature dorate che tanto mi piacevano.

"Dio, sei ancora più bella di come ti ricordavo" dice Hunter, squadrandomi da capo a piedi. Ma a differenza di quando stavamo insieme, adesso il suo sguardo addosso mi fa accapponare la pelle. "Sam, è un piacere rivedere anche te" continua lui, facendo un cenno con il capo alla mia amica.

"Vorrei poter dire lo stesso, ma mi sono ripromessa di non mentire così spudoratamente alle persone" ribatte acidamente Sam, facendo ridacchiare Hunter.

"Non ci crederai mai, ma mi erano mancate le tue frecciatine" dice lui, prima di tornare a concentrarsi su di me. Mi guarda come se non fosse successo niente, come se quel giorno non fosse mai capitato.

"Cosa ci fai qui?" dico, ma sono talmente sconvolta che la mia voce esce strozzata.

"Sono uscito stamattina, e sono saltato sul primo volo per venire da te. Non sei contenta di vedermi?" chiede lui sorridendo, facendo un passo verso di me. Io immediatamente indietreggio, e lui mi guarda confuso. "Non sarai ancora arrabbiata con me, vero?" domanda, e io rimango completamente scioccata. Non può averlo chiesto sul serio... Ma lui continua a guardarmi, attendendo una mia risposta, e questo fa scattare qualcosa in me.

"Fai sul serio, Hunter?" chiedo dura, mente sento la rabbia montarmi dentro. Mi sono tenuta dentro tutto questi sentimenti per due anni, ed è arrivato il momento di scoprire le mie carte. "Dopo tutto quello che hai fatto credevi davvero che mi fosse passata?" domando.

"Sono passati due anni, Jay, non credi sia ora di lasciare andare il passato?" ribatte lui, facendomi arrabbiare ancora di più.

"E allora perché sei qui? Perché non lasci andare il passato?" chiedo.

"Tu non fai parte del mio passato" dice lui convinto, e io sento gli occhi riempirsi di lacrime, impazienti di uscire. "Tu sei sempre stata il mio futuro" continua, e io scuoto la testa.

"Ti sbagli. Io ero il tuo futuro, ma ho smesso di esserlo nell'attimo in cui hai fatto la scelta sbagliata" dico, e lui stringe forte i pugni.

"Non vorrai buttare tutto quello che abbiamo passato solo per uno stupido errore" ribatte lui.

"Fare del male alla persona che dici di amare non è uno stupido errore" sbotto, e sento lo sguardo di Luke addosso. Dopo questa scenata, non potrò più rimandare il momento della verità.

"Se tu non ti fossi messa in mezzo non sarebbe successo niente!" urla lui. E le sue parole fanno più male di quanto pensassi.

"Hunter, adesso basta" dice Daniel prima di affiancare il fratello, ma il mio ex proprio non ne vuole sapere di lasciarmi in pace.

"Jay, tu lo sai che io ti amo. Se non fosse così non sarei finito dentro per te, e adesso non sarei qui" dice Hunter.

"Beh, mi dispiace per te, ma io non ti amo più da tempo. Quindi fattene una ragione, e lasciami in pace, perché non cambierò mai idea" ribatto, prima di sorpassarlo, diretta verso la mia stanza. Sento dei passi dietro di me, e il profumo di Luke mi solletica le narici, facendomi sospirare di sollievo. Ma proprio quando mancano pochi metri alla mia meta, la voce di Hunter mi fa fermare nel bel mezzo del corridoio.

"Mi dispiace, ok? Ma io sono cambiato, e voglio rimediare a tutto quello che ho fatto" dice serio.

"Non c'è niente che possa scusare quello che hai fatto. Io credevo di conoscerti, ma mi sbagliavo. Non conoscevo il vecchio Hunter, e nemmeno il ragazzo che sto guardando adesso. Io ho voltato pagina, ed è il momento che tu faccia lo stesso. Addio" dico, guardandolo per l'ultima volta, prima di voltarmi ed entrare nella mia stanza, lasciando uscire finalmente le lacrime.

LUKE'S POV

Non avevo mai visto Jay così sconvolta. E nemmeno Sam è messa tanto meglio. Non so di preciso quello che questo tizio ha combinato, ma a giudicare dalle reazioni delle ragazze, deve essere qualcosa di terribile. Jay si è chiusa nella sua stanza, e quel tizio continua a guardare la porta, come se si aspettasse che lei potesse uscire da un momento all'altro. Daniel è rimasto sorpreso quanto noi, e devo ammettere che sono contento che non sia un completo idiota come suo fratello. Si, io so che Daniel è il fratello di Hunter, ma solo perché Jay me l'ha confessato un paio di giorni fa, quando è tornata in camera sua in lacrime.

"Sam, devi aiutarmi" dice all'improvviso Hunter, e al mio fianco Sam si irrigidisce. Vicino a lei, Cal mi guarda preoccupato, e so che è pronto ad intervenire in qualsiasi momento per salvare Sam.

"Innanzitutto, io non devo fare proprio niente. E seconda cosa, non ti aiuterei nemmeno se tu fossi l'unica persona al mondo che potrebbe salvare la razza umana dell'estinzione" ribatte Sam acidamente. Il tizio non se l'aspettava, perché rimane sorpreso dalla sua risposta, ma solo per un momento. Quando si riprende, le sorride, ma quel sorriso non promette niente di buono. È lo stesso sorriso che aveva mio padre quando tornava a casa ubriaco, un sorriso pieno di cattiveria.

"Sai, Sam non credevo che avessi questa grinta dentro. A quanto pare tutti gli insulti e le ferite ti sono serviti a qualcosa" sibila lui, e Sam spalanca gli occhi, completamente sconvolta. Cal stringe forte i pugni, mentre io faccio fatica ad assimilare quello che ho appena scoperto. Guardandola, non avrei mai immaginato che Sam avesse passato tutto questo. Immagino quanto sia stata dura per lei, e non riesco a credere che questo tizio le abbia detto una cosa simile.

"Ti conviene sparire, amico, prima che le cose si mettano male per te" dice Cal, e so quanto è arrabbiato, perché anche io lo sono. Hunter ride, e io stringo forte i pugni, perché la voglia di picchiarlo sale sempre di più.

"Sto tremando di paura" dice sarcastico Hunter, e Cal fa un passo avanti, pronto per prenderlo a pugni, ma Sam lo afferra per un braccio, impedendogli di fare una sciocchezza.
"Cal, non ne vale la pena. Andiamo via, ti prego" mormora lei, e il mio amico sospira, prima di prenderle la mano e portarla il più lontano possibile da questo tizio.

"Jay se ne pentirà" dice Hunter, e a quel punto non riesco più a trattenermi. Scatto e lo afferro per il colletto della maglietta, sbattendolo contro il muro.

"Ascoltami bene, razza di imbecille, se ti azzardi a riavvicinarti a Jay, giuro che ti rispedisco a calci in quel buco di prigione da cui sei uscito, sono stato chiaro?" chiedo arrabbiato, e lui sorride beffardo.

"Cristallino" risponde lui, e io lo lascio andare, schifato.

"E adesso sparisci" dico, e lui si aggiusta la maglietta, prima di allontanarsi, uscendo dal dormitorio. Daniel mi guarda per un attimo, prima di farmi un cenno con il capo, che io ricambio, dopodiché anche lui segue il fratello fuori.

E io non aspetto nemmeno un secondo prima di precipitarmi alla porta di Jay, tirando fuori la chiave dalla tasca dei jeans e aprendo la porta. Lei è rannicchiata sotto la finestra, e vederla piangere così disperatamente mi stringe il cuore. Chiudo la porta alle mie spalle e mi avvicino a lei, abbracciandola, mentre lei si stringe a me come se fossi la sua ancora, continuando a singhiozzare. Le avevo promesso che ci sarei sempre stato, e io mantengo sempre le mie promesse.

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