73. Get it right

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LUKE'S POV

Quindici giorni, tredici ore, nove minuti e cinquantacinque secondi. Ora cinquantasei. Cinquantasette. Cinquantotto. Cinquantanove. Sessanta. Mi correggo: quindici giorni, tredici ore e dieci minuti.

Non riesco a credere che siano già passate più di due settimane dall'ultima volta che ho visto e ho parlato con Jay. So che non è molto virile, ma lei mi manca da morire. Sono un completo idiota, ho rovinato l'unica cosa che mi rendeva felice dopo la morte di mia madre. Mi sento così vuoto, come se avessi perso una parte di me. Dopo che mia madre è morta, credevo che non avrei mai più provato un tale senso di vuoto e di abbandono, ma mi sbagliavo. Perdere la ragazza che amo più di me stesso fa male come perdere la donna che mi ha donato la vita.

Ma la cosa peggiore è che non ho la più pallida idea di cosa fare per rimediare. E non posso nemmeno chiedere aiuto, perché le ragazze mi parlano a malapena. Se Cal, Ash e Mike non mi fossero stati accanto in queste settimane, probabilmente sarei finito in coma etilico. Se non mi avessero impedito di bere, probabilmente avrei combinato qualche altro disastro, e avrei solo peggiorato le cose. Mi sono ritrovato davanti alla stanza di Jay almeno un milione di volte in queste settimane, ma non ho mai avuto il coraggio di bussare. Continuavo a rivederla in lacrime, mentre mi urlava di starle lontano. Non mi dimenticherò mai il suo sguardo pieno di delusione e di sofferenza, come potrei? È solo colpa mia, lei ha tutto il diritto di non volermi più vedere. Aveva ragione, io sono uguale ad Hunter, niente mi distingue da lui. Credevo di essere migliore di quell'imbecille, ma mi sbagliavo di grosso.

Da quando Jay mi ha lasciato non mi riconosco più. Non mangio, parlo pochissimo e la mia vita sociale è completamente inesistente. Non riesco a concentrarmi alle lezioni, e il fatto di non vederla alle lezioni o in giro per i corridoi è anche peggio. Quando il professor Moskovitz mi ha detto che d'ora in avanti avrei avuto un nuovo partner al posto di Jay mi sono sentito morire. Mi odia a tal punto?

Non riesco nemmeno più a scrivere canzoni. Neanche tenere tra le braccia la mia amata chitarra riesce a farmi sentire bene. Mi sento così perso senza Jay, come se non sapessi più chi sono. Ed è una cosa assurda, perché lei è entrata nella mia vita solo sei mesi fa. Eppure non riesco nemmeno a ricordare come fosse la mia vita prima che arrivasse Jay. Sin dalla prima volta che siamo stati da soli ho capito quanto lei fosse speciale, e ogni giorno questa consapevolezza aumentava. Ne abbiamo passate così tante insieme, tra Matt, Hunter e il mio passato. Io le sono stato vicino e lei ha fatto lo stesso con me. Le avevo promesso che non l'avrei abbandonata, ma le cose non sono andate come credevo.

Ho mandato i ragazzi fuori, fingendo di stare meglio, ma in realtà volevo solo stare da solo a riflettere e a piangere. Si esatto, ho proprio detto piangere. Non sarà una cosa virile, ma il potere delle lacrime è incredibile. Grazie ad esse, possiamo far uscire i nostri sentimenti, e poi sentirci più leggeri. Sembrerà patetico, ma è la realtà. Era dal funerale di mia madre che non sentivo questo bisogno, che non avevo questo macigno sul petto.

Qualcuno bussa alla porta, e io prego con tutto me stesso che sia Jay. Mi alzo dal letto e corro ad aprire, ma rimango deluso quando mi ritrovo davanti Cal e... Sam? Che diavolo ci fa lei qui?

La coppietta felice mi osserva sbalordita, e solo dopo un po' realizzo che fino ad un secondo fa stavo piangendo, e quindi le mie guance saranno bagnate di lacrime. Sospiro, prima di tornarmene sul mio letto, affondando il viso nel cuscino. Sento la porta chiudersi, e poi i passi di qualcuno, sicuramente Cal, che si avvicinano al letto. Non è la prima volta che il mio migliore amico mi vede piangere, però lo so che per lui è difficile vedermi così.

"Luke, guardami" mi dice Cal, e io sbuffo, prima di accontentarlo. Mi guarda dispiaciuto, prima di sedersi accanto a me. "Dimmi cosa posso fare per te" dice serio, e un sorriso amaro si fa spazio sulle mie labbra.

"Costruisci una macchina del tempo, così posso tornare indietro e impedire a me stesso di commettere l'errore più grande di tutta la mia vita" rispondo, e al mio fianco il mio amico sospira, prima di appoggiarmi una mano sulla spalla, come per darmi conforto.

Ai piedi del letto, Sam ci osserva sorpresa, come se non si aspettasse affatto che anche io stessi soffrendo per questa storia. So che lei mi incolpa di tutto, e ha ragione, però io non ho mai finto con Jay.

"Come mai sei qui?" le chiedo flebilmente, e lei punta i suoi occhi verdi nei miei, facendomi venire i brividi. Il suo sguardo è glaciale ma allo stesso tempo dispiaciuto, come se le facessi pena. Che poi non credo sia così lontano dalla verità.

"Cal mi ha raccontato di quanto queste settimane siano state difficili per te, e sono venuta a controllare di persona. Ma di certo non mi aspettavo di trovarti così devastato" dice lei, sedendosi sul materasso accanto ai miei piedi.

"E cosa ti aspettavi? Che fossi felice e spensierato?" chiedo sarcastico, e lei fa una smorfia. "Ho perso la ragazza che amo, come puoi pretendere che io stia bene?" mormoro, rigirandomi tra le dita il braccialetto che avrei dovuto regalare a Jay la sera del ballo. È l'unica cosa che mi è rimasta adesso, insieme ai ricordi e ai rimpianti.

Sam mi guarda intensamente con quei suoi occhi glaciali, mentre un sorriso le increspa le labbra. Perché sta sorridendo? Per caso trova il mio dolore divertente?

"Cal aveva ragione riguardo a te. Non hai mai finto con Jay, non è vero? Tu la ami sul serio, e l'hai sempre fatto. E sai cosa ti dico? Non l'avevo mai vista così tanto felice come quando stava con te. Nemmeno Hunter riusciva a farla sentire così bene. E io voglio il meglio per lei, è come una sorella per me. E nonostante io e te non abbiamo legato più di tanto in questi mesi, mi sono affezionata in qualche modo alla tua presenza. Non ti permetterò di rimanere qui a piangerti addosso, devi reagire Luke. Entrambi avete bisogno l'uno dell'altra, e sono disposta a fare qualsiasi cosa affinché voi due torniate ad essere felici insieme. Quindi adesso basta con le lacrime, e studiamo insieme un piano per riconquistare Jay" dice sorridendo, lasciandomi completamente spiazzato. Io credevo che lei mi odiasse, e invece lei mi sta offrendo il suo aiuto per riconquistare Jay. Non riesco a crederci, potrebbe davvero funzionare.

Un sorriso si fa spazio sulle mie labbra, mentre la afferro per un polso e la attiro in un abbraccio trita-ossa. Lei rimane spiazzata per un attimo, ma poi mi stringe timidamente, anche se lo so che non si sente a suo agio con il contatto fisico con le persone con cui non ha tanta confidenza. "Non so cosa dire Sam. Non so proprio come ringraziarti" mormoro, prima di lasciarla andare. Lei mi sorride imbarazzata, mentre io sento il macigno sul mio petto farsi un po' più leggero. Con l'aiuto di Sam, sento che le cose andranno meglio. Riconquisterò la mia Jay, fosse l'ultima cosa che faccio.

SPAZIO ME
Ecco il nuovo capitolo, scusate per eventuali errori ma non ho avuto tempo di ricontrollare.
Alla prossima, bacini

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