84. If only

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SAM'S POV

Mi sembra di vivere una deja vu. Com'è potuto succedere di nuovo? Il college doveva segnare una svolta nelle nostre vite, non farci tornare sul sentiero che avevamo lasciato. Eppure ora sono in un ospedale, ad aspettare con ansia mentre Jay lotta contro la morte, ancora. Perché Hunter le ha sparato, di nuovo. E io non ho potuto fare niente nemmeno stavolta.

"Vedrai che andrà tutto bene" dice Cal dolcemente, passandomi piano la mano sulla schiena.

"Non sapevo fossi un sensitivo" dico acida, e subito mi sento un mostro per avergli risposto così. Non è colpa sua se siamo qui, anzi. Non so come avrei fatto se lui nn fosse stato qui accanto a me. "Scusami, non volevo prendermela con te" mormoro, incrociando il suo sguardo.

"Lo so, dolcezza" dice lui, stringendomi a sé. "Jay è forte, e non mollerà nemmeno stavolta, ok?" dice, cullandomi tra le sue braccia, e io annuisco contro il suo petto. Spero davvero che abbia ragione, perché in questo momento ho bisogno di qualcuno che veda il bicchiere mezzo pieno. Io non ci riesco, questa situazione mi riporta alla mente troppi ricordi.

Il suo cellulare squilla, e lui si scusa, prima di rispondere, lasciandomi sola con i miei pensieri. Se solo Jay non fosse stata così testarda, forse adesso non saremmo qui. Se solo non fosse andata da sola, magari le cose sarebbero andate diversamente. Per fortuna ho una memoria fotografica e ricordavo l'indirizzo che le aveva scritto Hunter nel messaggio, altrimenti non credo proprio che la polizia li avrebbe trovati così in fretta. Ma la cosa peggiore è che non riesco a capire perché. Perché Hunter le ha fatto del male? Perché ha rapito e picchiato Luke? Perché ha aspettato così tanto prima di contattare Jay? Perché Jay ha pensato che andando lì da sola avrebbe risolto tutto? Ma soprattutto, perché non abbiamo pensato subito che fosse opera di Hunter?

Tutte queste domande mi affollano la mente, unendosi all'angoscia e alla paura di perdere la mia migliore amica.

"Sono arrivati" dice Cal, accarezzandomi dolcemente una guancia, e non so come sia possibile, ma con un semplice tocco sembra che il mio carico emotivo sia più leggero. È completamente irrazionale, ma questo ragazzo va contro ogni legge della scienza. "Vuoi un caffè, dolcezza? Hai fame? Perché basta che tu lo dica, e io..." dice, ma io lo interrompo, poggiando le mie labbra sulle sue. Ho bisogno di lui adesso, di sentire che non sono da sola ad affrontare questa situazione. E so che anche lui si sente come me, perché nonostante Luke non sia in pericolo di vita, è comunque ridotto male, e capisco bene quanto Cal sia preoccupato. Lui e Luke sono come fratelli, proprio come me e Jay.

"Lo sai che ti amo, vero?" soffio sulle sue labbra, e per tutta riposta lui mi bacia di nuovo. Mi stringe forte tra le sue braccia, facendomi sentire amata e al sicuro.

"E tu lo sai che io ti amo ancora di più, vero?" mi chiede, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Ci sono novità?" chiede Michael agitato, e il suono della sua voce ci fa voltare. A quanto pare non si sono persi per l'ospedale, nonostante il pessimo modo di dare le indicazioni di Cal.

"Jay è in sala operatoria, e Luke è in terapia intensiva. Appena si sveglia sapremo qualcosa in più" dice il mio ragazzo, mentre i nostri amici si accomodano nella sala d'aspetto. Beh, tutti tranne Michael.

"Non credi che sia arrivato il momento di raccontarci tutto, Sam?" mi chiede il rosso, e io sospiro, perché non mi sento affatto pronta per questo. Non sono io che dovrei farlo, e poi Jay non voleva che lo sapessero. Almeno non ancora.

"Davvero, Mike? Ti sembra il momento adatto?" sbotta Cal.

"Nel caso non l'avessi notato, i nostri amici sono in ospedale per colpa di un tizio di cui nessuno di noi sa niente, tranne Sam. Perciò si, Cal, questo mi sembra il momento adatto per sapere come stanno davvero le cose" ribatte Michael, e per quanto sia riluttante a raccontate la storia di Jay, so che il rosso ha ragione.

"Michael ha ragione, è arrivato il momento" dico, e negli occhi di Cal vedo una scintilla di preoccupazione. Il cuore mi batte all'impazzata, mentre mi avvicino ai nostri amici, in modo che tutti sappiano la verità. Il cuore mi batte all'impazzata, e Cal se ne accorge, ed è per questo che stringe forte la mia mano nella sua, intrecciando le nostre dita e dandomi la forza per cominciare a raccontare. "Il tizio che ha rapito Luke è l'ex ragazzo di Jay. È stato in prigione per due anni per aver rapinato una banca, e nella stessa occasione ha sparato a Jay, e per poco non la uccideva. Non so perché se la sia presa con Luke, ma da quando è uscito di prigione un paio di mesi fa non si è rassegnato all'idea che Jay si fosse rifatta una vita qui. Ecco, ora sapete la verità" racconto senza girarci tanto intorno, lasciando tutti senza parole. Beh, no, Cal sapeva già tutto, Jay gliene aveva parlato dopo quello che è successo a New York. "E prima che vi facciate un'idea sbagliata, dovete sapere che Jay voleva dirvelo, davvero, stava solo aspettando il momento giusto. Qui, insieme a voi, ci siamo sentite al sicuro e amate come in una famiglia, lei non voleva perdere tutto questo. Non voleva essere guardata come la povera ragazza a cui hanno sparato, come quando eravamo a New York. Voleva solo che le cose restassero normali" aggiungo, ma nessuno dice una parola. Sembrano tutti persi nei loro pensieri, o magari stanno valutando se arrabbiarsi oppure no.

"Non l'avremmo mai trattata diversamente" mormora Alex, alzando lo sguardo dalle sue scarpe e incastrando i suoi occhi scuri nei miei. Io le sorrido appena, mentre sposto lo sguardo sul resto del gruppo. Hailey e Amber sono rimaste completamente scioccate, e Daniel sta cercando di farle riprendere. Chissà se lui ha detto che è il fratello del tizio che ha causato tutta questa situazione...

Michael si alza di scatto dalla sedia, prima di superarmi e camminare spedito lungo il corridoio, fino a sparire dalla mia vista. Grandioso, si è arrabbiato. E adesso come lo spiegherò a Jay?

"Ci penso io, dolcezza" dice Cal, prima di sciogliere la presa dalla mia mano e seguire il suo amico.

"Hai avvisato la famiglia di Jay?" mi chiede Mer, e io scuotoa testa.

"Li metterei solo in agitazione in questo momento. Li chiamerò quando Jay uscirà dalla sala operatoria, se sarà necessario" dico, e la mia compagna di stanza annuisce, prima di appoggiare la testa sulla spalla di Ashton. "Ma spero tanto che non sarà necessario" sussurro, ma in questa stanza ci siamo solo noi, e so perfettamente che i miei amici mi hanno sentita. Un attimo dopo mi ritrovo stretta tra le braccia di Mer, Ashton e Alex, e non posso fare a meno di pensare a quanto sono fortunata ad essere circondata da persone così speciali. Però senza Jay sembra tutto diverso, e io non voglio che le cose cambino.

Ti prego, Jay, non puoi lasciarci così. Abbiamo bisogno di te.

-2 ALL'EPILOGO

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