29. Mess

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"Oh andiamo, non puoi dire sul serio" sta dicendo Ashton, mentre mi siedo al nostro tavolo a pranzo.

"Cosa mi sono persa?" chiedo a Sam, seduta accanto a me.

"Mer ha detto ad Ash del piano dell'Odd Team, e lui non l'ha presa bene" spiega la mia amica.

"Mer" la chiamo, ma lei è troppo impegnata a bisbigliare con Ashton. "Mer" dico ancora, ma niente da fare. Sbuffo, prima di tentare di nuovo. "America!" dico, e sia lei che Ashton si voltano verso di me, confusi.

"Jay, questo non è un bel momento" dice Mer.

"Mer, sei ufficialmente sollevata dal tuo incarico" dico, con tono solenne, e la mia amica spalanca gli occhi.

"Cosa?" chiede stupita.

"Non è giusto che tu ti sottoponga a questa tortura. Troveremo un'altra soluzione" le dico sorridendo. Lei mi guarda scettica, ma quando capisce che non sto scherzando, un enorme sorriso spunta sulle sue labbra.

"Grazie" mormora, prima di stringersi al braccio del suo ragazzo.

"Come mai sei così di buon umore stamattina?" mi chiede Calum, e io sto per rispondere, ma Alex mi precede.

"Ieri sera è uscita con un ragazzo" dice sorridendo maliziosa, e i ragazzi mi guardano scioccati.

"Smettetela di guardarmi così" borbotto. Perché stanno reagendo in questo modo? Ma prima che loro possano rispondere, una figura si ferma accanto al nostro tavolo, e quando alzo lo sguardo, Daniel mi sta già sorridendo.

"So che ti sembrerà strano, ma ieri sera mi sono dimenticato di lasciarti il mio numero" dice lui, prima di porgermi un biglietto scribacchiato.

"La vecchiaia avanza, Danny" ribatto sorridendo, e lui scuote la testa divertito. Al mio fianco, Sam si schiarisce la gola, ricordandomi che non siamo soli. "Ragazzi, lui è Daniel. Danny, loro sono i miei amici" dico, e i ragazzi gli fanno un cenno con la testa, mentre le ragazze gli sorridono.

"È un piacere conoscervi" dice Daniel. "Ci sarebbe ancora una cosa che vorrei chiederti" continua, rivolgendosi a me. Io lo guardo stupita, prima di fargli cenno di continuare. "Il prossimo weekend c'è l'annuale falò sulla spiaggia, e mi chiedevo se ti andrebbe di accompagnarmi" dice, portandosi una mano dietro la nuca, imbarazzato.

È un appuntamento. Ci conosciamo da meno di ventiquattr'ore, e lui già mi chiede di uscire. Cosa dovrei fare? Lui è dolce, simpatico e molto carino, ma io non riesco a togliermi dalla testa un biondino antipatico e terribilmente cretino.

"Pensaci, ok? Ora devo andare, ci sentiamo" dice Daniel, prima di sorridermi e allontanarsi.

"Perché non hai accettato?" mi chiede perplessa Alex.

"Alex, per l'amor del cielo, lascia che Jay prenda le sue decisioni. E poi Daniel Morgan è amico di Winston, quindi lei fa bene a rifletterci un po'" dice Michael, e io e Sam ci guardiamo.

"Hai detto Morgan?" chiedo preoccupata, e lui annuisce. Sto per sentirmi male...

"Jay, ti senti bene? Sembra che tu stia per svenire" dice Calum preoccupato.

"Vieni, ti accompagno" dice Sam, poggiandomi una mano sulla schiena, incoraggiandomi ad alzarmi. Ma io sono talmente sconvolta che non mi ricordo nemmeno come si cammina.

"Devo andare" mormoro, prima di alzarmi e correre letteralmente fuori dalla mensa. Com'è possibile? Non posso aspettare un momento di più, devo sapere la verità prima che sia troppo tardi. Tiro fuori il biglietto dalla tasca dei jeans, e scrivo un messaggio a Daniel.

-Ho bisogno di parlarti. Ti aspetto nell'aula di algebra, è importante Jay

Corro fino all'aula, mentre nella mia mente si sovrappongono un sacco di domande. Per fortuna la stanza è vuota, e io mi siedo mentre aspetto Daniel, che mi raggiunge pochi minuti dopo.

"Sentivi già la mia mancanza?" chiede sorridendo, ma quando vede la mia espressione preoccupata, il suo sorriso si spegne. "Cosa succede?"

"Il tuo cognome è Morgan?" chiedo, e lui annuisce, con un'espressione confusa stampata sul viso. "Tu hai un fratello per caso?" domando, e dentro di me sto pregando con tutte le mie forze che la sua risposta sia no.

"Si, ma sono due anni che non lo vedo. Ma perché me lo chiedi?" chiede sempre più confuso.

"Tuo fratello si chiama Hunter?" chiedo, e la mia voce trema.

"Come fai a saperlo?" domanda lui, con lo stesso tono.

"Ero la sua ragazza... fino a due anni fa" mormoro, ma ci siamo solo noi in questa stanza, e Daniel mi sente perfettamente.

"Ecco perché il tuo nome mi era così familiare" mormora lui.

"Mi dispiace Daniel, ma io non posso rivivere di nuovo tutto" dico, mentre mi alzo e mi avvio verso l'uscita, prima che le lacrime comincino a scendere. Lui mi afferra per un braccio, facendomi voltare per guardarlo negli occhi. Gli stessi identici occhi di Hunter. E a quel punto non riesco più a trattenermi, e le lacrime scivolano sulle mie guance.

"Lui mi parlava sempre di te, ma io ero già qui quando è successo tutto. Non puoi permettere che i ricordi rovinino quella che potrebbe essere una fantastica amicizia. Io non sono come lui" dice Daniel, appoggiando le sue mani sulle mie spalle.

"Mi dispiace, ma non ci riesco" dico, sottraendomi dalla sua presa e uscendo dall'aula, mentre le lacrime continuano a scendere, appannandomi la vista. Corro fino alla mia stanza, e sono talmente sconvolta che faccio addirittura fatica a infilare la chiave nella serratura. Quando finalmente ci riesco, entro e mi richiudo la porta alle spalle, prima di appoggiarmici con la schiena, lasciandomi scivolare fino a toccare il pavimento. Mi porto le ginocchia al petto e comincio a singhiozzare, mentre i ricordi di quel maledetto giorno mi tornano alla mente. Perché tutte le volte che comincio a sentirmi bene, in un modo o nell'altro Hunter rovina tutto?

"Era ora che tornassi, sono ore che ti asp... Ma cos'è successo?" chiede Luke uscendo dal mio bagno, e anche se ho la vista appannata, riesco a distinguere la sua figura mentre si avvicina, inginocchiandosi davanti a me, e mi sembra di vedere una smorfia di dolore attraversare il suo viso. Appoggia le sue grandi mani sulle mie braccia, attirandomi a sé, e io non oppongono resistenza. Mi aggrappo alla sua maglietta come se fosse un salvagente, mentre continuo a singhiozzare. Lui mi stringe forte contro il suo petto, accarezzando delicatamente la mia schiena. "Shhh... ci sono io qui... Andrà tutto bene" mormora Luke, cullandomi dolcemente.

Non so per quanto tempo restiamo così, so solo che quando finalmente riesco a calmarmi Luke è ancora insieme a me, non mi ha lasciata nemmeno per un momento. E so che dopo quello che ha detto ieri dovrei essere terribilmente arrabbiata con lui, ma gli sono davvero grata per quello che ha fatto per me.

Luke mi mette due dita sotto il mento, incastrando i suoi meravigliosi occhi con i miei. "Ehi" mormora, asciugando con il pollice le ultime tracce di lacrime dalle mie guance. "Mi spieghi cos'è successo?" chiede dolcemente.

"Hai mai avuto la sensazione che quello che ti sei lasciato alle spalle stia per tornare da un momento all'altro?" chiedo.

"Non immagini quanto" risponde lui.

"Beh, a quanto pare il mio passato non ne vuole proprio sapere di lasciarmi in pace. E non so per quanto ancora riuscirò a sfuggirgli" dico sconsolata, tirando su con il naso. Luke non dice niente, passa solamente una mano tra i miei capelli, senza staccare lo sguardo da me. Ma d'altronde, cosa potrebbe dire? Lui non sa quello che è successo, ma sento che il momento della verità arriverà molto presto. E questo mi spaventa tanto quanto la possibile ricomparsa di Hunter.

SPAZIO ME
Dan Dan Dan... Ve l'avevo detto di non affezionarvi troppo a Daniel.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, al prossima
Bacini

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