77. Goodbye

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Dire che sono nervosa è un eufemismo. Sono talmente agitata che mi metto ansia da sola. E nemmeno io riesco a capire come sia possibile! È troppo tardi per scappare in Argentina, cambiare il mio nome in Rosalinda Rodriguez Della Rosa Ramirez, e diventare una ballerina di tango?

"Se non la smetti di camminare su e giù per il corridoio, giuro che ti rovescio la mia granita nel reggiseno, Jay" sbotta Hailey, e io sospiro frustata, prima di appoggiarmi con la schiena al muro.

"Scusami, sono agitata" dico, passandomi una mano tra i capelli. "E se le cose dovessero mettersi male?" chiedo, e lei mi lancia un'occhiata di fuoco.

"I ragazzi sono dietro quella porta, arriveranno in un baleno se ce ne sarà bisogno. E comunque, perché sei così nervosa? È stata tua l'idea di aiutare Amber e di vendicarti di Winston tutto in una volta" ribatte Hailey, e io alzo gli occhi al cielo.

"Scusami tanto se l'idea di rivedere l'imbecille che ha rovinato la storia più importante della mia vita e che ha tentato di strangolarmi non mi entusiasma" dico acida, e Hailey si morde il labbro. Maledizione, sono così agitata che me la prendo persino con la mia amica. Che per giunta sta solo cercando di essermi d'aiuto. "Mi dispiace Hailey, non volevo prendermela con te."

"Non ti preoccupare, Jay" mi dice, facendomi l'occhiolino, proprio nel momento in cui Alex, Mer, Sam e Amber sbucano nel corridoio, avanzando velocemente verso di noi. Speriamo che Winston abbocchi, o il piano andrà a farsi benedire.

"Sta arrivando" dice Alex, e al suo fianco Amber è tanto agitata quanto me. Le cose potrebbero prendere una piega piuttosto spinosa, ed entrambe lo sappiamo molto bene. Ma non possiamo tirarci indietro, dobbiamo farlo per proteggerci e per proteggere le persone a cui vogliamo bene.

"Amber, torna immediatamente qui!" urla arrabbiato Winston, e in un attimo sta avanzando a passo svelto verso di noi, e a giudicare dalla sua espressione non è affatto tranquillo. Si comincia, incrociamo le dita. "Che cavolo significa questa storia? Mi hai lasciato per unirti a questo gruppo di perdenti senza alcun talento? Ma come diavolo ti è venuto in mente?" sbotta Winston, ed è davvero tanto arrabbiato. Amber al mio fianco è terrorizzata, lo vedo dal modo in cui sta stringendo tra le dita la stoffa della sua maglietta. Prende un respiro profondo, prima di fare un passo avanti verso il ragazzo, e lasciare uscire il fiume di parole che si tiene dentro da troppo tempo.

"Non ti devo alcuna spiegazione, Logan, sono perfettamente in grado di prendere le mie decisioni. So cavarmela da sola ormai, non ho più bisogno che tu mi assista in ogni cosa. Non sono più la ragazza timida e umiliata che ero due anni fa, sono cambiata. E non c'è niente che tu possa fare per tenermi ancora stretta nella tua morsa pericolosa" dice Amber, lasciando Winston completamente senza parole. Si vede che non se l'aspettava, non è abituato ad essere rifiutato.

"Non è così che funziona, e tu lo sai bene. Ora smettila con questa stupida mess'inscena e andiamo" ribatte lui duramente, prima di afferrarla saldamente per un polso, cercando di trascinarla via. Ed è a quel punto che noi ragazze interveniamo. Ognuna di noi afferra Amber, impedendo così a Winston di portarsela via, per andare a picchiarla chissà dove. "Non vi conviene mettervi contro di me. Sai cosa intendo, vero matricola?" chiede lui, spostando lo sguardo su di me. E nonostante lui sia ad un metro di distanza, sento di nuovo le sue mani attorno al mio collo, ma cerco di non pensarci. Devo restare concentrata, altrimenti le cose ci sfuggiranno di mano.

"Tu non ci fai paura, Winston. Sappiamo bene che sei un essere schifoso, ma sappiamo ancora di più quanto tu tenga alla tua reputazione. Perciò dimmi, come pensi che la prenderebbero i tuoi amici se scoprissero che picchi le ragazze, sia da ubriaco che da sobrio?" gli chiedo, e lui sgrana gli occhi.

"Credi davvero che qualcuno vorrebbe starti vicino conoscendo questo tuo lato violento?" chiede Hailey, e Winston stringe i pugni.

"Sono sicura che nessuna ragazza ti si avvicinerebbe più, avrebbero tutte paura di te. E cos'è Logan Winston senza i suoi amici idioti e le galline senza cervello che popolano le sue giornate?" gli chiede Amber, e lo vedo dai suoi occhi che quello che abbiamo detto l'ha colpito.

"Nessuna di voi ha il coraggio di raccontare queste cose. E poi, chi vi crederebbe? A nessuno importa della vostra opinione in questo campus" ribatte lui arrabbiato, e io gli sorrido falsamente.

"Sappiamo tutti che in questo campus l'opinione della capo cheerleader è sempre stata molto importante" dico.

"E anche quella della matricola lo è, quasi quanto la mia" dice Amber.

"Sei spacciato fratellino, ti rovineremo la vita con un solo ciak" dice Hailey sorridendo soddisfatta, mentre Winston la guarda confuso.

"Ma che diavolo...?" tenta di dire, ma non fa nemmeno in tempo a finire la frase che i ragazzi escono dal loro nascondiglio, da cui hanno ripreso tutta la scena. Lo inquadrano con la videocamera, e Winston schiuma di rabbia.

"Un sorriso, Winston" lo prende in giro Luke, e al suono della sua voce il mio cuore comincia a battere all'impazzata. Non adesso, non è ancora finita.

"Hai solo un modo per impedire che questo filmato venga diffuso in tutto il campus, e non solo" affermo, pronta per l'atto finale.

"Vattene, e non farti vedere mai più, Logan. Fatti una vita da un'altra parte, e lasciami in pace. Non porterò più un solo segno fatto da te sulla mia pelle" dice Amber, e lui sgrana gli occhi, incredulo.

"Non puoi dire sul serio, baby. Non ti riconosco più " le dice, e non posso fare a meno di storcere il naso a quel nomignolo.

"Non sono mai stata così seria in vita mia, Logan. E vuoi sapere perché non mi riconosci? Perché hai passato così tanto tempo con la Amber che umiliava la gente che ti sei dimenticato di quanto ti piaceva la vera me. Ora vattene, e non tornare. Addio" ribatte Amber, e il suo tono è così risoluto che non sembra nemmeno la stessa ragazza spaventata di un paio di giorni fa. E nonostante il nostro strano rapporto, sono fiera di quello che ha appena fatto.

"Bene, ma non venire a cercarmi quando ti stancherai di queste nullità" sibila Winston, prima di girare i tacchi e andarsene.

"Non succederà, puoi starne certo" gli urla dietro la bionda, ma lui non si volta. Continua a camminare, fino a che non spalanca la porta ed esce dall'edificio. Ed è a quel punto che tutti noi ci concediamo il lusso di festeggiare. Amber si gira verso di me e mi abbraccia, lasciandomi spiazzata all'inizio, ma poi anche io ricambio il suo gesto. "Grazie per aver mantenuto la promessa" mormora al mio orecchio.

"È stato un piacere, gallinella. In fondo non sei tanto male" le dico, facendola ridacchiare.

"Nemmeno tu, matricola, nemmeno tu" ribatte, un attimo prima di venire stritolata tra le braccia di Mer e Alex. E non so come, forse a causa dell'entusiasmo generale, ma un secondo dopo mi ritrovo stretta tra le braccia di Luke, avvolta dal suo profumo. Quanto mi era mancato stare tra le sue braccia. Per un attimo ho come la sensazione che tutto sia tornato alla normalità, ma poi una frase torna a lampeggiarmi nella testa.

È vero, si è avvicinato a te per quella stupida scommessa, ma non è certamente per quella che è rimasto al tuo fianco.

Non posso aspettarmi che le cose tornino come prima, devo innanzitutto parlare con Luke. Ma questo non è il momento adatto, è stata una giornata intensa. Mi stacco da lui, e quando i suoi pozzi cristallini incontrano i miei occhi mi sento le gambe di gelatina, come le prime volte. Gli sorrido timidamente, prima di girare i tacchi e tornarmene verso la mia stanza.

Ho bisogno di Luke, ed è arrivato il momento di fare qualcosa per riprendermelo.

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