53. Watcha say

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Stamattina faccio più spavento del solito. Le occhiaie bluastre si vedono lontano un chilometro, e i capelli sparati in tutte le direzioni sembrano il nido di un uccello. Dire che sembro uno zombie è poco, probabilmente farei spaventare anche loro. Sospiro, prima di raccogliere i capelli in una coda e tentare di coprire le occhiaie con il correttore. Mi vesto e scendo di sotto, per niente pronta ad affrontare questa giornata. Speriamo solo che non ci siano idioti nei paraggi...

"Buongiorno sorellina" dice mio fratello quando metto piede in cucina, e io sbuffo. Non credevo di aver chiesto una cosa così difficile! Faccio un ceno con il capo, mentre mi approprio di una tazza di caffè bollente e sbocconcello un biscotto al cioccolato. "Allora, come vanno le cose? Tu e Hunter avete risolto?" mi chiede Matt, e per poco non gli sputo il caffè in faccia. È uno scherzo, vero?

"Mi prendi in giro?"

"Perché mai dovrei? Voglio solo sapere se tu e Hunter siete tornati alla normalità, tutto qui" dice lui, e io devo trattenermi con tutte le mie forze per non lanciargli contro la mia tazza. Ci si mette anche lui adesso? Non bastava Hunter a stressarmi, ora anche mio fratello deve ficcare il naso nella mia vita?

"Sarò molto chiara con te, ok? Io e Hunter non torneremo mai insieme, chiaro? Mettetevelo in testa, perché sono stufa di continuare a ripeterlo a tutti!" sbotto, prima di appoggiare la tazza nel lavandino e uscire dalla cucina.

"Smettila di fare la difficile! Non lo vedi che lui è pazzo di te?" ribatte Matt, e io mi fermo di colpo. Non può averlo detto sul serio. Mi volto verso di lui, riservandogli la miglior occhiata arrabbiata che mi viene.

"Dopo tutto quello che lui mi ha fatto, come puoi pensare che io faccia la difficile? Sto solo cercando di proteggere me stessa" dico, cercando di non urlare. Non ho idea di dove siano i miei genitori al momento, ma non voglio che ci sentano litigare.

"Oh, smettila con questa storia. Basta fingere, sappiamo entrambi che lui non ti ha fatto niente" dice Matt, e io sento il mio cuore andare in frantumi. Tutti i rumori intorno a me arrivano ovattati alle mie orecchie, l'unico suono che sento è il battito del mio cuore. Cosa gli ha raccontato quell'idiota di Hunter? Quante bugie gli ha messo in testa?

"Non posso credere che tu ti fidi più di lui che di me" mormoro.

"Hunter è mio amico, non mi mentirebbe mai. "

"Secondo te io lo farei? Dio, ma cosa stai dicendo? Ti rendi conto di quanto questa cosa sia folle?" chiedo, e stavolta non riesco proprio a usare un basso tono.

"Io mi fido di Hunter" ribatte Matt. "Smettila con la storia della vittima, perché sono sicuro che lui non ti abbia toccata nemmeno con un dito. Ti sarai inventata tutto per ricevere un po' di attenzione, tutto qui" dice lui.

"Tu non hai la più pallida idea di quello che ho dovuto passare! Dove diavolo eri quando ero in ospedale? Dov'eri, quando la polizia ha chiamato la mamma per dirle che forse non sarei sopravvissuta? Tu non eri qui, quindi non ti azzardare a darmi della bugiarda!" urlo, mentre il cuore mi batte all'impazzata. Come può mio fratello, sangue del mio sangue, credere che mi sia inventata tutta questa storia?

"Sono sicuro che abbiano esagerato" dice lui.

"Vai al diavolo Matt" sbotto, prima di prendere la mia giacca e aprire la porta per uscire da questa casa, prima di prendere a pugni mio fratello. Ma quando mi ritrovo Hunter davanti, la rabbia dentro di me non fa che aumentare. In un attimo la mia mano si è schiantata con violenza sulla guancia del mio ex, che mi guarda completamente scioccato. Il segno della mia mano si comincia già a vedere, e unito al livido viola del pugno di Sam, sembra davvero che lo abbiano pestato per bene. "Sarà meglio per te che quando torno tu sia molto lontano da qui" sibilo, prima di superarlo e fermare il primo taxi, per allontanarmi da qui il più il fretta possibile.

C'è solo un posto che ho in testa al momento, l'unico in cui potrei sfogarmi.

Entro come una furia un palestra, e sono talmente arrabbiata che non mi accorgo nemmeno degli sguardi confusi di Charlie e Oliver. Mi avvicino al sacco da boxe e tiro un pugno forte, e un dolore sordo si diffonde nella mia mano. Tiro un altro pugno, e un altro ancora, e continuo finché non sento più le mani. Le nocche sono rosse e spaccate, e i polsi mi fanno un male cane. Ma tutto questo non è niente in confronto a quello che sento dentro. Non riesco a credere che mio fratello mi abbia detto quelle cose orribili. Come può pensare che mi sia inventata tutto?

Charlie mi si avvicina, ma non dice una parola. Mi poggia una mano dietro la schiena e mi fa sedere sulla panca appoggiata al muro, e lei si lascia cadere accanto a me. Mi allunga la busta del ghiaccio, sorridendomi debolmente, dopodiché incrocia le braccia al petto e si appoggia con le spalle al muro. So che non mi chiederà niente perché non è mai stata una persona curiosa. La sua filosofia è se me lo vuoi dire, bene, altrimenti pazienza. Però è davvero una grande ascoltatrice, e mi ha saputo consigliare quando le ho chiesto un parere. Ma in questo momento non saprei nemmeno cosa dire per spiegare il turbinio di emozioni che si sta scatenando dentro di me.

"Mio padre diceva sempre che non dobbiamo stare troppo attaccati al nostro passato. Altrimenti rischiamo di perderci il presente e affondare nel futuro" dice Charlie, prima di concedermi un altro sorriso e alzarsi, lasciandomi sola con i miei pensieri. Io ci sto provando a lasciare andare il mio passato, ma lui mi sta attaccato addosso come una piovra. Continua a stringere i suoi tentacoli sul mio presente, sulle persone che amo e sulle mie scelte, e io non so più cosa fare per liberarmi di lui una volta per tutte.

Oliver si siede accanto a me, e mi osserva con un sopracciglio alzato. "I ricordi del passato possono offuscare il nostro presente, ma sta a noi decidere se continuare a camminare nella nebbia o fare qualcosa perché la foschia si diradi" dice lui, e io sospiro profondamente. Ha ragione, sono io che decido se continuare a farmi influenzare dai ricordi o fregarmene e vivere la mia vita.

Mi alzo e sorrido riconoscente a Oliver e Charlie. Potranno sembrare una coppia dura, ma in realtà sono davvero delle persone meravigliose. Esco dalla palestra, pronta a fare un ultimo giro nei ricordi prima di chiuderli un un cassetto e buttare la chiave nell'Hudson.

Bet of Love - 5SOS Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora