7. Partner

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"Pronta per un nuova giornata?" mi chiede Alex entusiasta, quando esco dal bagno, pronta per la lezione.

"In realtà no, sto morendo di sonno" rispondo, facendola ridacchiare.

"Beh, se non avessi continuato a scrivere fino alle tre del mattino, probabilmente saresti bella riposata" ribatte, e io alzo gli occhi al cielo.

"Non è colpa mia se l'ispirazione viene in piena notte" dico, prendendo la mia borsa e uscendo dalla stanza.

"L'ispirazione per cosa?" chiede Michael, e quando alzo lo sguardo ritrovo lui e Luke davanti alla nostra stanza, che probabilmente ci stavano aspettando. Dev'essere una specie di tradizione, perché Alex non è affatto sorpresa di vederli, anzi.

"Beh, cosa pensi che facciamo noi scrittori? Credi che ci giriamo i pollici tutto il giorno?" chiedo, camminando verso la mia aula.

"In realtà è esattamente questo che penso" risponde Michael, ridacchiando.

Ma non faccio in tempo a controbattere, che un'oca bionda in calore si piazza sul mio cammino. "Buon giorno ragazzi" starnazza, mentre io alzo gli occhi al cielo.

"Ci vediamo a pranzo" dico, prima di avviarmi verso la mia meta, sorpassando con una leggera spallata la gallina.

"Fai più attenzione, matricola" sbotta lei.

"E tu levati dalla mia strada, gallina" ribatto, prima di dedicarle il sorriso più falso dell'universo. Probabilmente non è una mossa molto furba quella di dare fastidio alla capo cheerleader, ma sono venuta in questo college per cambiare vita, e prima di venire qui non avrei mai fatto una cosa simile. Certo, l'avrei insultata mentalmente in tutti i modi possibili, ma non avrei mai avuto il coraggio di affrontarla.

"Sai, non credo che farla arrabbiare sia una grande idea" dice Luke sbucando al mio fianco. Ero talmente immersa nei miei pensieri che non mi ero accorta che fosse accanto a me.

"Si beh... ormai è tardi, non credi?" ribatto, mentre entriamo nell'aula del professor Moskovitz. Sto per andare a sedermi al mio solito posto, quando Luke mi afferra per un braccio. Io lo guardo confusa, e lui mi sorride furbo, prima di indicarmi il suo posto. Stupido accordo e stupido Hemmings! Sbuffo, prima di seguirlo e poggiare la mia borsa accanto a lui.

"Buongiorno ragazzi, ho avuto un'illuminazione questo weekend" dice il professore entrando, e devo ammettere che questa cosa non mi tranquillizza nemmeno un po'. "Visto che il programma è serrato, ho pensato di dividervi in due gruppi, quelli che ci capiscono qualcosa e quelli che non hanno alba di quello che fanno. Dopodiché formerò delle coppie, e il vostro compagno-barra-compagna sarà il vostro partner fino alla fine dell'anno" continua, e io comincio ad agitarmi. Con la mia grande fortuna, mi ritroverò ad avere un compagno terribile, ne sono sicura.

Il professore comincia ad elencare le varie coppie, ma del mio nome non c'è ancora traccia. Speriamo che non mi capiti un secchione con gli occhiali e l'apparecchio, o un completo idiota membro di una confraternita. Non so quale delle due opzioni sia la peggiore. Ma quando finalmente il professore chiama il mio nome, trasalisco.

"Ross e Hemmings"

E' uno scherzo, vero? Non posso passare tutto l'anno con lui...

"Beh, a quanto pare non saranno solo due settimane interessati, ma molto di più" sussurra Luke, e il suo respiro caldo sul collo mi fa rabbrividire. Oddio, non è possibile!

*****

"Stai dicendo che tu e Luke sarete partner per tutto l'anno?" mi chiede Alex. Si sta preparando per uscire con Michael, mentre io sono immersa nella lettura di uno dei miei libri preferiti. Ma è difficile concentrarsi quando la tua compagna non la smette di chiederti pareri e opinioni sul suo look.

"Si, Alex, ma per l'amor del cielo, smettila di ripeterlo. L'avrai detto come minimo cento volte" dico, poggiando il libro accanto a me sul letto e guardandola severa.

"Scusa, è che sono nervosa. Michael ha detto che mi deve parlare di una cosa importante, e io non ho la più pallida idea di cosa potrebbe essere" dice, controllando il suo riflesso allo specchio.

"Ehi, sono sicura che andrà tutto bene" dico sorridendole, e proprio in quel momento bussano alla porta. Alex sospira, prima di andare ad aprire, lasciando entrare Michael e... Luke?! Oh, ma insomma! Ma perché non mi lascia in pace?

"Perché sei qui?" chiedo esasperata, e lui si limita a sorridermi.

"Ci vediamo dopo, cercherò di fare piano quando rientro" dice Alex, prima di uscire insieme a Michael, chiudendosi la porta alle spalle. Io continuo a guardare Luke, aspettando che si decida a darmi una spiegazione, ma lui se ne sta zitto, facendo vagare lo sguardo nella mia stanza.

"Si può sapere cosa ci fai qui?" chiedo di nuovo, e finalmente si degna di guardarmi.

"Sono qui per la lezione" dice semplicemente.

"Non sono in vena stasera, quindi puoi benissimo tornartene nella tua stanza e fare quello che vuoi" sbotto, prima di riprendere in mano il libro e ricominciare la lettura. Mi aspetto di sentire la porta aprirsi e poi richiudersi, ma non succede niente. Sbuffo frustrata, prima di tornare a guardare Luke, appoggiato alla scrivania.

"Quale parte di sparisci non ti è chiara?" chiedo esasperata.

"Smettila di discutere, sono il tuo partner e quindi farai quello che dico io" ribatte lui. Ma con chi crede di parlare? Io non farò niente solo perché me lo dice lui, nemmeno fosse mio padre...

"Senti, Hemmings, tu mi dai fastidio, e tanto anche. Quindi, visto che saremo partner per tutto l'anno, sono sicura che non morirai se mi starai lontano per una sera, ok?"

"E adesso è il mio turno. Non sono io qui quello che ha bisogno di aiuto, quindi smettila di lamentarti e fai come dico io, va bene? Perché l'idea di dover passare l'anno insieme a te non mi fa di certo fare i salti di gioia, quindi sarà meglio tentare di non litigare ogni santa volta" dice lui.

Detesto ammetterlo, ma forse, e dico forse, ha ragione lui. Se litighiamo non concluderemo niente, e io voglio passare questo corso come tutti gli altri. Sospiro, prima di decidermi ad alzarmi per cominciare la lezione. Lui sorride soddisfatto, prima di togliersi la felpa e sedersi accanto a me.

Dopo un paio d'ore sono completamente fusa, e anche Luke non sembra messo molto meglio. "Ti prego basta per oggi" dico, facendolo ridacchiare.

"Va bene, ma solo perché anche io non ce la faccio più. Sei davvero dura a capire" dice, e io gli do un pugno sul braccio. Lui si massaggia il punto colpito, prima di guardarmi incredulo. "Cos'è, Alex ti ha detto di picchiarmi al suo posto?"

"In realtà no, ma non è colpa mia se sei scemo" ribatto, e lui mi lancia un'occhiataccia. Sta per dire qualcosa, ma il mio cellulare si mette a squillare, mentre il solito numero lampeggia sullo schermo. Non ho voglia di rispondere oggi, è stata già una giornata intensa di suo, non mi serve anche Hunter per caricarla ulteriormente.

"Beh, non rispondi?" mi chiede Luke, e io scuoto la testa. So che ha visto il nome sullo schermo, e che si sta chiedendo chi diavolo sia, ma io non mi fido ancora di lui per parlargliene.

"Hai fame?" mi chiede, e internamente lo ringrazio per non avermelo chiesto.

"Un sacco" rispondo, prima di alzarmi e dirigermi verso la porta, e sento i suoi passi dietro di me.

"Mensa o Mc Donald?" mi chiede, prima di chiudere la porta.

"E' una specie di appuntamento?" chiedo, cercando di non far trapelare la sorpresa dalla mia voce.

"No, semplicemente non ho voglia di cenare da solo, e tu sei qui, quindi..."

Grazie mille, Luke, davvero. Ora sì che mi sento considerata...

"Va bene... Mc Donald sia" dico, prima di rientrare nella stanza e recuperare la mia borsa. Chissà se riusciremo a non litigare....



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