9. Goodnight

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LUKE'S POV

"Tu dormirai nel letto di Alex o per terra, dove vuoi. Ma stai lontano da me, ok? Il mio letto è assolutamente off limits, Hemmings. E se ti metti a russare, sappi che ti prenderò a cuscinate in faccia, hai capito? E spero per te che tu non dorma nudo, perché in quel caso dovrai trovarti un'altra stanza dove passare la notte" dice Jay, uscendo dal bagno con addosso una maglietta da uomo e un paio di leggins. Fa sul serio? Ci saranno trenta gradi fuori, e probabilmente lei è l'unica ragazza del campus che non indossa dei pantaloncini e una canottiera, la mia solita fortuna.

"La vuoi smettere di fissarmi?!" sbotta, risvegliandomi dai miei pensieri.

"E tu hai finito di lamentarti? Perché, sul serio, se dici ancora una parola potrei seriamente soffocarti con il cuscino" ribatto, e lei mi lancia un'occhiataccia. Come abbiamo fatta a passare da una serata abbastanza rilassata a tutto questo?

Jay si siede sul letto e prende il suo portatile dal comodino, e non appena la luce dello schermo le illumina il viso, mi accorgo di una cosa che finora non avevo notato: è una bella ragazza, i suoi occhi nocciola sono davvero splendidi, ha delle fossette carine, certo, non quanto le mie, ma pur sempre carine. E poi ha delle labbra che sembrano davvero morbidissime... Mio Dio, sembro una ragazzina che fangirla sul suo idolo... Però sembra quasi che si nasconda agli occhi degli altri, e devo ammettere che non riesco a capire il motivo. E non so perché, ma la mia mente contorta fa subito un paragone tra Jay ed Amber, ma la cosa più incredibile è che la vincitrice di questo confronto non è certo la cheerleader con cui ho avuto una specie di storia. Questo non va affatto bene, lei non può piacermi sul serio. E' solo una scommessa, niente di più.

"Si può sapere perché sorridi in quel modo? E' leggermente inquietante" dico, facendola sobbalzare. Si porta una mano sul cuore, cercando di calmarsi, e io non riesco a trattenermi dal ridacchiare. Mi guarda in cagnesco, prima di lanciarmi un cuscino addosso.

"Sei un cretino! Ma ti sembra il modo? Per caso vuoi farmi venire un infarto?" chiede, e la sua faccia sconcertata è troppo divertente.

"Sei tu che ti spaventi per niente" ribatto, e lei fa una smorfia infastidita. "Comunque non hai risposto alla mia domanda" continuo, e lei sbuffa.

"Stavo solo scrivendo, ok?"

"E cosa scrivi?" chiedo, ma non lo chiedo tanto per fare, sono davvero curioso di saperlo. Mi giro su un fianco, appoggiando la mano sul materasso del letto di Alex, e la testa sopra la mano, in modo da guardarla in faccia. Lei mi osserva, diffidente, come se credesse che la sto prendendo in giro, ma dopo un po' si decide a parlare.

"Il professore di scrittura creativa ci ha chiesto di portargli qualcosa scritta da noi la prossima settimana, e così sto scrivendo una nuova storia."

"E non avevi già qualcosa di pronto?" chiedo sorpreso.

"Si, però... insomma... non erano esattamente delle storie felici. Però da quando sono qui ho avuto una nuova ispirazione, e la sto seguendo" risponde, con un sorriso timido, mentre le sue guance arrossiscono leggermente. Questo particolare non lo avevo notato, ed è decisamente un punto a suo favore.

"E in quanto tuo partner, avrò mai l'onore di leggere una delle tue creazioni?" le chiedo sorridendo, e lei fa una cosa inaspettata: scoppia a ridere, e in tutta la mia vita non avevo mai sentito una risata così... speciale.

"Non prendertela, ma le mie storie sono davvero personali, e nessuno le può leggere" risponde, quando riesce a smettere di ridere, e con le dita si asciuga le lacrime per le troppe risate.

"Ora sono ufficialmente offeso, Ross. In pratica stai dicendo che non ti fidi di me" dico ironico.

"Beh, ci conosciamo da un paio di settimane, è ancora presto perché mi fidi di te" ribatte, e la sua risposta mi colpisce più di quanto mi sarei aspettato. Appena l'ho vista, ho pensato che sarebbe stata una passeggiata conquistarla, non avevo messo in conto che sarebbe stata così diffidente. Questo sì che complica le cose...

A interrompere i miei pensieri su come conquistarla, è il suono del suo cellulare, e a giudicare dalla sua espressione, deve essere quel tipo a chiamare. Jay fa finta di niente, cercando di ignorare la suoneria e di continuare a scrivere, e mi sembra quasi di vederla sospirare di sollievo quando finalmente il tipo ci rinuncia. Ma pochi istanti dopo il telefono ricomincia a suonare, e lei sospira, prima di afferrare il cellulare e alzarsi, chiudendosi in bagno. Non so perché, ma ho la fastidiosa sensazione che lei non mi abbia raccontato tutta la verità sul suo ex. Ed è strano, solitamente non me ne importa niente se la gente mi mente, ma stavolta è diverso... Devo smetterla, o la situazione si metterà male. Jay è solo una scommessa, niente di più, e io non mi sto affatto affezionando a lei. E' un ragazza qualunque, non ha niente di speciale, e io non mi farò influenzare. Porterò a termine la scommessa e basta, perché non ho alcuna intenzione di entrare nella squadra di basket. Questo è l'unica cosa che devo tenere a mente...

Ora mi metterò a dormire e basta, non ha alcun senso aspettare che esca da quel dannato bagno. Mi giro verso il muro, dando le spalle al suo letto, e chiudo gli occhi, cercando di prendere sonno. Ma dopo venti minuti sono ancora sveglio, e ovviamente non perché lei è ancora chiusa in bagno, assolutamente no.... Ma perché ci mette così tanto? E se fosse svenuta sul pavimento? I miei pensieri vengono interrotti dal rumore della porta che si apre, e io devo trattenermi con tutte le mie forze dal sospirare di sollievo. Rimango immobile, perché innanzitutto non voglio che si accorga che sono ancora sveglio, e poi perché mi sembra di sentire un suono strano... come se stesse piangendo. Non ha alcun senso, perché dovrebbe piangere, se mi ha detto che non lo ama più? Tutto questo è completamente assurdo. Sento il fruscio delle coperte, segno che si è messa a letto, ma nonostante questo continua a piangere, e io mi sento combattuto. Cosa dovrei fare? Fingere di dormire e ignorarla, oppure alzarmi e andare da lei?

E' solo una scommessa, Luke, ricordatelo... Ed è per questo che non mi muovo di un millimetro, ma chiudo gli occhi, ignorando la ragazza che piange a un metro da me.



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