3. Hands

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Mi aspettavo che ci portassero a una di quelle feste delle confraternite, piene di alcool e persone ubriache. Invece ci hanno portato in una specie di bar sulla spiaggia poco lontano dal campus, e ora siamo seduti qui tutti insieme, mangiando hamburger e patatine e ridendo per qualsiasi stupidata.

"Michael Gordon Clifford, smettila immediatamente di raccontare aneddoti imbarazzanti su di me, se non vuoi che questa storia finisca male... per te" dice seria Alex, e Michael deglutisce a vuoto, mentre tutti noi scoppiamo a ridere.

"Carino il tuo secondo nome, Gordon" dico, e il ragazzo in questione mi lancia un'occhiataccia.

"Vi odio" dice, incrociando le braccia al petto e mettendo su il più tenero broncio che io abbia mai visto.

"Ho una domanda per voi" dice America seria, spostando lo sguardo da me a Sam.

"Mer, non spaventarle" la ammonisce Alex.

"Cosa studiate di bello?" chiede sorridendo, e al suo fianco Ashton scuote la testa divertito.

"Io studio scienze, adoro la chimica" dice Sam entusiasta, e con la coda dell'occhio vedo Calum sorriderle. Sembra proprio che la mia amica abbia fatto colpo...

"Invece io sono una scrittrice" dico, e Mer sgrana gli occhi. "E se anche tu dici che pensavi studiassi recitazione, giuro che mi alzo e me ne torno a casa" continuo, facendo ridacchiare tutti.

"In realtà sono sorpresa, perché anche io sono al secondo anno del corso di scrittura creativa" dice Mer sorridendo, e io ricambio.

"Non mi piace che ci siano così tante ragazze intelligenti nel nostro gruppo" borbotta Ashton, prima che Mer gli dia un pungo sul braccio.

"E invece voi, ragazzi?" chiedo curiosa.

"Noi siamo musicisti. Io e Luke siamo al secondo anno, mentre Mike e Ash al terzo" risponde Calum.

"E quali strumenti suonate?" chiede Sam. "Anzi no, non me lo dite. Voglio indovinare." continua, prima di portarsi l'indice sul mento, pensierosa.

"Tu suoni la chitarra" dice, indicando Luke.

"E anche tu" dice rivolta a Michael.

"E dalle tue braccia muscolose, tu devi per forza essere un batterista" dice guardando Ashton, che sorride orgoglioso.

"E a giudicare dalle tue mani, tu suoni il piano, vero?" chiede, rivolgendosi a Calum.

"Per gli altri ci hai azzeccato, ma io non sono un pianista, mi dispiace" risponde lui.

"Sei sicuro? Perché hai le dita lunghe e affusolate come quelle che aveva Mozart" ribatte Sam, facendo ridere tutti.

"Sicuro al cento per cento. Io suono il basso" dice Calum, sorridendo alla mia amica, facendola arrossire. Vedo Alex e Mer scambiarsi un'occhiata maliziosa, e non posso fare a meno di ridacchiare.

Non avrei mai immaginato che già il primo giorno mi sarei trovata dei nuovi amici. Insomma, io sono una persona piuttosto riservata, eppure con loro mi sono sentita subito a mio agio. Anche se Luke è davvero introverso... non ha praticamente detto niente per tutta la sera.

"Non riesco a credere che domani cominceremo il nostro primo anno al college" dice Sam, guardandomi. E un'idea folle mi balena in mente.

"Avete qualche consiglio totalmente disinteressato per noi?" chiedo al gruppo.

"Meglio stare lontane dagli atleti. Sono degli idioti totali" dice Alex seria.

"E anche dai membri delle confraternite. Quelli sono davvero dei maiali" dice Mer.

"Oh andiamo, ragazze, non siate così dure con loro" si lamenta Michael.

"Poverini, sono chiusi in una casa piena di maschi, cercate di capirli" dice Ashton ridacchiando, e le ragazze fulminano i loro rispettivi ragazzi.

"Però le ragazze hanno ragione, meglio stare lontano da queste categorie" continua Michael.

"Ma non vale solo per le confraternite maschili. Anche quelle femminili sono da evitare" dice Calum, e al suo fianco Mer si sporge per lasciargli un bacio sulla guancia.

"Non si è più fatta sentire, vero?" gli chiede, e lui annuisce. A quanto pare al bel musicista hanno spezzato il cuore...

E proprio mentre Cal sta per raccontare la storia, il mio cellulare si mette a squillare, e quando vedo il nome lampeggiare sullo schermo mi si stringe lo stomaco.

"Scusate, torno subito" dico, prima di alzarmi e uscire dal locale, cominciando a camminare sul bagnasciuga. Prendo un respiro profondo, prima di decidermi a rispondere.

"Pronto?"

"Ciao" mormora lui dall'altro lato. "Ho chiamato a casa tua stamattina, ma tua madre ha detto che eri già partita per il college. Come vanno le cose?" mi chiede.

Sentire la sua voce mi fa sempre stringere lo stomaco, mentre i flash di quello che è successo due anni fa mi invadono la mente. Solo una cretina come me potrebbe continuare a parlargli dopo quello che ha fatto.

"Va tutto bene. Mi sono persa per il campus, ma alla fine sono riuscita ad arrivare alla mia stanza" dico, mentre il suono delle onde dell'oceano mi rilassa.

"E la tua compagna di stanza com'è?"

"E' fantastica, mi trovo molto bene con lei" dico, prima di sedermi sulla sabbia.

"Sono contento" dice, prima di sospirare. "Perché non sei passata a salutarmi prima di partire?" mi chiede.

"Non ci riesco, e tu lo sai. E poi preferisco sentire la tua voce al telefono, piuttosto che guardarti da dietro un vetro antiproiettile" dico seria, mentre sento le lacrime premere per uscire. Stupida emotività!

"Lo so, ma io..."

"Ora sono stanca, è stata una giornata faticosa. Ciao Hunter" dico, interrompendolo, e non aspetto nemmeno la sua risposta prima di attaccare.

Se fossi una persona forte, avrei smesso d rispondere alle sue chiamate da un sacco di tempo, ma nonostante tutto lui mi manca, e tanto. Mi trattengo dallo scagliare il cellulare nell'oceano, e mi porto le ginocchia al petto, circondandole con le braccia. Prendo un respiro profondo, prima di asciugarmi le guance con le mani e decidermi ad alzarmi per tornare dal gruppo.

"Va tutto bene?" mi chiede Sam quando mi vede rientrare, e io annuisco, prima di stringerle la mano. Lei sa tutta la storia, e ha capito con chi ho appena parlato.

"Sei sicura? Sembra che tu abbia appena visto un fantasma" dice Michael, guardandomi.

"Sto bene, sono solo stanca. Penso proprio che me ne tornerò al campus" dico. "Grazie di tutto, ci vediamo domani" continuo, prima di abbracciare Sam e salutare il resto del gruppo con la mano, prima di uscire di nuovo. Cammino per un po', persa nei ricordi del mio passato, finché non mi accorgo che qualcuno sta camminando al mio fianco. Mi volto verso la figura sconosciuta, e riconosco subito il ciuffo biondo di Luke.

"Prima che tu lo chieda, mi hanno costretto. E poi anche io sono stanco e voglio andare a dormire" dice secco.

"E io che per un attimo ho creduto che volessi essere gentile" borbotto, e lui alza gli occhi al cielo.

"Molto divertente" dice sarcastico, prima di riprendere a smanettare con il suo cellulare. Per fortuna il viaggio fino al campus è breve, ma comunque la tensione si potrebbe tagliare con un coltello, e nemmeno uno di quelli troppo affilati. Persino uno di quelli di plastica andrebbe bene. Ma è niente in confronto a quando, appena mettiamo piede all'interno dell'edificio, una voce da gallina in calore si rivolge a noi.

"Lukey!"

Oddio, qualcuno mi aiuti...

SPAZIO ME
Ehilà bellezze, ecco a voi il nuovo capitolo. So che probabilmente vi starete chiedendo chi accidenti è Hunter, ma dovrete aspettare un pochino.
Alla prossima,
Bacini







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