55. Catch fire

288 23 4
                                    

Se questo è un sogno, giuro che il primo che si azzarda a svegliarmi lo scaravento nelle acque gelide e per niente pulite dell'Hudson.

Luke è qui. A meno che non abbia un sosia, ovviamente. Ma quante probabilità ci sono che il suo sosia viva a New York, abbia lo stesso identico piercing al labbro inferiore e indossi quella dannata camicia a quadri rossi e neri che mi piace da impazzire?

"Questa è la prima volta che ti lascio completamente senza parole" ridacchia lui, e il suono della sua voce è come una dolce melodia per le mie orecchie. Nemmeno se fosse stato creato in laboratorio un sosia potrebbe avere questa voce così roca e sensuale. "Non per metterti fretta, ma mi sto congelando le chiappe" dice Luke, e io non posso fare a meno di sorridere come una scema. Mi alzo dalla panchina e mi fiondo tra le sue braccia, e lui non esita nemmeno un secondo prima di stringersi forte a sé. Il suo profumo mi invade le narici, mentre il suo corpo caldo mi sovrasta. Sono passati solo pochi giorni dalla nostra telefonata notturna, e non posso credere che lui sia davvero qui. Tra le sue braccia, tutto quello che è successo in questi giorni scompare, e io mi sento al sicuro. Alzo lo sguardo, ammirando il viso di Luke, come un collezionista ammira un'opera d'arte. Lui mi sorride, prima di spostarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. I suoi meravigliosi occhi sono incatenati ai miei, e io mi sento così felice. "Cosa stai aspettando, Ross?" mormora Luke con quel sorrisetto malizioso che lo contraddistingue, e io ridacchio, prima di alzarmi sulle punte e poggiare le mie labbra sulle sue. Il sapore di Luke è sempre lo stesso, le sue labbra sono sempre morbide e meravigliose. Lui mi stringe a sé come se avesse paura che potrei scappare, oppure gli sono mancata così tanto che vuole accertarsi che io sia davvero qui. Passo le mani tra i suoi capelli, e lui stringe la presa sui miei fianchi, mentre approfondisce il bacio. Il cuore mi sta scoppiando di gioia, e siamo talmente vicini che sento il battito frenetico del cuore di Luke rimbombarmi nel petto. Tutto è perfetto, ed è solo grazie a questo meraviglioso ragazzo. Ci stacchiamo appena, giusto quel poco che basta per riprendere fiato, e Luke poggia al sua fronte sulla mia. "A quanto pare ricordi ancora come si fa" ridacchia, e io gli faccio la linguaccia.

"Mi sono tenuta in esercizio" dico, e lui mi lancia un'occhiataccia.

"Stai scherzando, vero?" mi chiede, e io gli sorrido innocentemente.

"Geloso, Hemmings?"

"Decisamente Ross" ribatte, prima di baciarmi di nuovo. E prima di staccarsi fa una cosa che non aveva mai fatto prima: mi morde leggermente il labbro inferiore, lasciandomi più che sorpresa... ma in modo positivo. È stato terribilmente... piacevole. "Non guardarmi così, o rimarremo qui a congelarci fino a domani" mi dice lui, sorridendomi malizioso, e io arrossisco di botto. Alzo gli occhi al cielo e gli do un pugno sul braccio, e lui spalanca gli occhi, prima di massaggiarsi il punto colpito. "Ehi, da quando picchi così forte?"

"Da quando ho ripreso con la boxe" rispondo, e quando realizzo di averlo detto ad alta voce mi sbatto una mano sulla fronte. Ma perché non riesco a tenere chiusa la mia boccaccia?

"Boxe? E da quando tu fai boxe? E soprattutto, perché non lo sapevo?" mi chiede scioccato.

"Ho cominciato dopo la storia di Hunter, e ho interrotto quando sono venuta a Los Angeles. Però ho dovuto ricominciare" spiego, e Luke mi guarda preoccupato, mentre esamina i tagli sulle mie nocche. Ora lui è qui, e io devo spiegargli il fatto che Hunter passa un sacco di tempo con mio fratello e in casa mia. Oddio, non oso immaginare come la prenderà.

"Sai, l'immagine di te mentre boxi è terribilmente eccitante" dice Luke, sorridendomi malizioso, e io arrossisco di nuovo, e lo colpisco ancora. "Ora non posso farti nemmeno un complimento?" ridacchia, mentre io continuo a colpirlo. Lui mi afferra per i polsi, e io gemo di dolore. Luke mi osserva preoccupato, prima di tirare leggermente su le maniche della mia giacca, e non appena vede i lividi sgrana gli occhi. "Cosa diavolo significano questi?" chiede preoccupato.

"Sarà meglio sederci" mormoro, prima di trascinarlo sulla panchina dove ero seduta fino a poco fa. Il cuore mi batte all'impazzata, e ho paura che non appena aprirò bocca mi schizzerà fuori. "Ti ho detto che io e Hunter ci eravamo visti, ricordi? Beh, le cose non sono così semplici. Quando siamo arrivate qui, lui era a casa mia, perché a quanto pare lui e Matt sono amici per la pelle" spiego, e Luke serra la mascella. "Passano ogni giorno insieme, nonostante né io né i miei genitori siamo d'accordo. Hunter mi ha praticamente costretta ad ascoltare le sue parole prive di senso, ma io gli ho ripetuto quello che avevo già detto a Los Angeles, ma a lui non è affatto piaciuto. E così..." dico, lasciando in sospeso l'ultima frase mentre il mio sguardo ricade sui miei polsi. Non ho il coraggio di guardare Luke, sono certa che da un momento all'altro si metterà ad urlare.

"Io lo uccido! Come si è permesso di toccarti? E tuo fratello? Lo sa cosa ti ha fatto quel tizio?" sbotta Luke.

"Crede che io mi sia inventata tutto" mormoro sconsolata. Ancora non riesco a credere che mio fratello si fidi più di Hunter che di me.

"Perché non me l'hai detto?" mi chiede Luke, e sento dalla sua voce che si sta sforzando per non urlare.

"Non volevo farti preoccupare, volevo che almeno uno di noi si godesse le vacanze con la sua famiglia" dico, e sbatto le palpebre per scacciare le lacrime. Maledetto Hunter, è tutta colpa tua. Perché devi sempre rovinare tutto?

Luke non dice niente, e questo non fa altro che farmi stare peggio. È appena arrivato, e già le cose vanno male. "Sono gli unici lividi quelli?" chiede dopo un po', e io alzo lo sguardo verso di lui, incontrando i suoi occhi. Annuisco, improvvisamente incapace di parlare, e lui sospira frustrato, passandosi una mano tra i capelli, prima di prendermi la mano e attirarmi a sé. Mi stringe contro il suo petto talmente forte da farmi mancare il respiro, ma non me ne importa niente. Siamo qui, nel mio posto speciale, e nonostante tutto siamo insieme, pronti ad affrontare quello che ci riserva il futuro.

"Mi dispiace" mormoro contro il suo petto, alzando lo sguardo verso il suo viso. Lui mi sorride, prima di appoggiare la mano sulla mia guancia.

"L'importante è che ora siamo qui" dice prima di baciarmi, lasciando scivolare via tutte le mie preoccupazioni.

Bet of Love - 5SOS Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora