5. Welcome

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JAY'S POV

Non credevo che avrei dormito così bene nel mio nuovo letto. Sembra quasi che abbia dormito dieci ore di fila. Mi stiracchio, prima di prendere il telefono e guardare l'ora e... quando vedo che sono le 8.53 mi fiondo letteralmente fuori dal letto.

Porca miseria! Tra meno di sette minuti comincia la mia prima lezione al college e io non riuscirò mai ad arrivare in tempo! E come se non fosse abbastanza, la prima ora ho algebra, quindi questa è decisamente una pessima giornata! Prendo i primi vestiti che mi capitano tra le mani e li indosso, e saltellando arrivo in bagno per lavarmi i denti e cercare di domare la mia chioma castana decisamente molto selvaggia, questa mattina. Non ce la farò mai...

Lego i capelli in una coda e afferro i miei libri, prima di precipitarmi fuori dalla stanza e di correre verso l'aula. Per fortuna ieri Alex mi aveva spiegato come arrivarci, altrimenti mi sarei persa di sicuro. Con il fiatone mi fermo davanti alla porta dell'aula e controllo il cellulare: 9.01, forse sarò fortunata. Busso ed entro nell'enorme aula, tutta trafelata per la corsa mattutina.

"Buongiorno, ne deduco che lei sia la signorina Ross" mi accoglie il professore, un uomo sulla cinquantina vestito elegantemente, con una barba curata e gli occhiali.

"Mi scusi per il ritardo, sono mortificata" dico, e lui sorride. Questo mi sembra un buon segno.

"La prego, si accomodi... fuori dalla porta" mi dice serio, e io sgrano gli occhi.

"Ma io..."

"La prossima volta farà meglio ad arrivare in orario, signorina. Qui siamo molto ligi sulla puntualità" dice, prima di togliersi gli occhiali e poggiarli sulla scrivania. E proprio mentre sto per uscire, qualcuno mi viene addosso, facendo cadere a terra i miei libri. Questa non è affatto la mia giornata... Alzo lo sguardo per urlare contro l'idiota che mi ha praticamente investito, ma quando riconosco la figura di Luke ammutolisco. Non avevo idea che frequentasse questo corso...

"Signor Hemmings, che piacere vederla. Prego, si accomodi" gli dice il professore, sorridendogli come se fossero vecchi amici. Lui non dice niente, fa semplicemente un cenno con il capo in segno di saluto prima di andare a prendere posto. Io guardo la scena scioccata, insomma, questo è favoritismo!

"E' ancora qui, signorina?" mi chiede il professore, e io faccio appello a tutte le mie forze per trattenermi dall'urlargli contro. Raccolgo i miei libri da terra ed esco, chiudendomi la porta alle spalle.

Ieri Alex mi ha detto che alla caffetteria del campus fanno delle brioche fantastiche, quindi penso proprio che andrò a provarle. Cammino per i corridoi deserti, e devo ammettere che adoro il silenzio che c'è. Stranamente riesco ad arrivare a destinazione senza perdermi, e questo per me è già un grande passo avanti. Ma non appena metto piede nella caffetteria, trovo una sorpresa ad aspettarmi: Alex e Mer sono sedute ad un tavolo, mentre ridono per qualcosa, e io non so davvero se andare da loro o starmene per conto mio. Ma prima ancora che riesca a pensare a qualcosa, Alex mi vede e mi fa segno di avvicinarmi.

"Ehi, buongiorno dormigliona" mi saluta, mentre prendo posto accanto a lei. "Ma tu non avevi una lezione stamattina?" mi chiede.

"Alex, ti prego, non me lo ricordare. Sono arrivata con un minuto di ritardo, e il professore non mi ha lasciata entrare. Ma la cosa peggiore e che dopo di me è arrivato Luke, che si è seduto senza tanti problemi. Dio, che nervoso!" sbotto, e le ragazze ridacchiano.

"Tesoro, il professor Moskovitz adora Luke. E' il suo miglior studente" mi spiega Mer, e io rimango a bocca aperta.

"Mi sta dicendo che Luke è un genio della matematica?" chiedo, e lei annuisce. Beh, forse potrei supplicarlo di darmi ripetizioni, visto che io non ci capisco niente. Persino una banana capirebbe l'algebra più di me.

"Non te la prendere. Vedrai che il resto della mattinata andrà bene" mi rassicura Alex, e io sospiro frustrata, prima di addentare la mia brioche. Spero davvero che tu abbia ragione, oppure sarò spacciata...

*****

"Cos'è, ti sei accampata qui fuori per prendere il posto?" chiedo ad Alex, quando finalmente la vedo seduta ad un tavolo della mensa ancora vuoto, per poco presumo.

"Ehi, quest'anno il nostro gruppo si è allargato, quindi ho dovuto prendere un tavolo più grande" dice, facendomi l'occhiolino, e io non posso fare a meno di sorriderle. So che per qualcuno questa potrebbe sembrare una sciocchezza, ma il fatto che abbia tenuto il posto anche per me è davvero importante. Mi siedo al suo fianco, mentre delle voci familiari giungono alle nostre spalle.

"Buongiorno ragazze. Non è una splendida giornata?" chiede Michael, prima di sedersi accanto ad Alex e baciarla dolcemente.

"Mike, non a tavola, ti prego" si lamenta Calum, prendendo posto di fronte a me e sorridendomi.

"Ciao a tutti" salutano Ashton e Mer, prima di sedersi accanto a Calum.

"Dov'è Sam?" chiedo a Mer.

"Ci raggiunge dopo, la professoressa di chimica l'ha trattenuta" risponde, e io non posso fare a meno di ridacchiare, immaginando la mia amica con addosso il suo camice da laboratorio mentre versa qualche strano liquido colorato in quelle strane ampolle.

"Ma guarda chi abbiamo qui, la matricola" sibila una voce da gallina alle mie spalle, e io alzo gli occhi al cielo. Mi volto verso la cheerleader e le sorrido falsamente.

"Buongiorno raggio di sole. Forse non avresti dovuto metterti così tanto autoabbronzante addosso, sembri un mandarino" le dico, e sento le risate soffocate dei ragazzi accanto a me, mentre l'ochetta mi lancia un'occhiataccia.

"E tu avresti dovuto evitare di guardare lo specchio stamattina, l'hanno sentito andare in frantumi dall'altra parte del campus" ribatte lei, e io mi trattengo dal ridacchiare, perché questo è l'insulto più insulso che io abbia mai sentito.

"Cosa vuoi, ochetta?" le chiedo svogliatamente.

"Solo darti il benvenuto nel nostro college. Sono sicura che sarà un'esperienza indimenticabile" dice sorridendo, e non faccio in tempo a chiederle di cosa sta parlando che qualcuno mi rovescia in testa un secchio di acqua gelata. Oggi non è stato esattamente una buona idea indossare la ma maglietta bianca dell'Hard Rock Cafè...

"Buona giornata, matricola" dice la strega, prima di girare sui tacchi e uscire dalla mensa, seguita dalle sue amiche galline. Io prendo un profondo respiro, tentando di reprimere il desiderio di alzarmi e prenderla a sberle. Sento lo sguardo di tutto il tavolo, anzi, di tutta la mensa puntato addosso.

"Solo una domanda: perché Amber Allison ti conosce?" chiede Calum sconvolto.

"E cosa le hai fatto per farti trattare così?" chiede Ashton.

"Non posso credere che tu le abbia davvero tenuto testa" mormora incredula Alex.

"Si da il caso che l'ochetta bionda ieri sera mi abbia infastidita, e io le ho risposto e la cosa non le ha fatto piacere" spiego, mentre mi strizzo la maglietta per togliere l'acqua in eccesso. Ma non appena sento qualcosa di caldo poggiarsi sulle mie spalle, alzo lo sguardo di scatto, ritrovandomi un Luke sorridente che mi ha appena dato la sua felpa.

"Grazie" mormoro, mentre si siede accanto a me. La sua felpa ha un profumo davvero meraviglioso, così intenso e inebriante. Sa di Luke, decisamente.

"Sai che lei ti renderà la vita impossibile?" mi chiede Mer.

"Ne sono consapevole. Ma non ho alcuna intenzione di starmene ferma a subire" dico sorridendo, prima di cominciare a mangiare.

Se la biondina crede davvero di averla vinta così facilmente, si sbaglia di grosso. Nessuno può mettere i piedi in testa a Jay Ross, perlomeno non più.

SPAZIO ME
Che bel primo giorno, non trovate? Si prospetta un anno difficile per la povera Jay... O forse no? Per scoprirlo continuate a leggere la storia. Grazie mille per il vostro supporto, spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Alla prossima, bacini




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