62. You don't own me

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Stanotte Cal non ha voluto lasciarmi sola. Temeva che dopo aver rivisto mio padre avrei potuto fare qualche stupidaggine, così è rimasto con me. Era la prima volta che dormivano insieme, ma è stata semplicemente perfetta. Dormire stretta tra le sue braccia, circondata dal suo profumo intenso e con il suo corpo accanto a me. Avrei voluto che il tempo si fermasse, lasciandoci stare così per sempre.

Tasto il materasso accanto a me, ma non c'è nessuno. Apro gli occhi di scatto, e quando vedo che Cal non è al mio fianco mi agito. Ma dov'è finito? Un gran fracasso proviene dal piano di sotto, e questo non fa che farmi agitare ancora di più. Oddio, c'è qualcuno in casa! Mi alzo dal letto, e afferro la mazza da baseball che tengo accanto al comodino. Non si sa mai.

Scendo lentamente le scale, ancora a piedi nudi per evitare di fare rumore, mentre stringo forte la mazza tra le mani. Sembra proprio che qualcuno stia tentando di distruggere la cucina. Mi avvicino piano alla porta, e sporgo leggermente la testa per vedere cosa succede. E dire che la scena che mi si presenta davanti mi lascia sorpresa è un eufemismo. Calum sta tentando di preparare la colazione, oppure di bruciare la cucina. Mi dà le spalle, e per chissà quale assurdo motivo è senza maglietta. Ma di certo non andrò a chiedergli spiegazioni, questo spettacolo mattutino è decisamente un grande buongiorno.

"Maledizione" borbotta Cal, mentre un odore di uova bruciate si diffonde per la cucina. Ora che ci penso, era Luke che si era vantato di saper cucinare, forse perché il mio ragazzo è una schiappa in cucina. Appoggio la mazza da baseball fuori dalla porta, prima di avvicinarmi a Cal in punta di piedi. Più sono vicina, più penso a quanto sarebbe bello vedere questa scena ogni mattina. Oddio, da dove viene tutta questa dolcezza?

"BUH!" urlo, poggiando le mani sulle spalle di Cal. Il mio ragazzo sobbalza spaventato, mentre io scoppio a ridere. Non mi aspettavo che facesse un salto del genere.

"Ma sei impazzita? Vuoi uccidermi per caso?" mi chiede spaventato, portandosi una mano sul cuore.

"Buongiorno anche a te" dico, sorridendogli innocentemente. Lui mi lancia un'occhiataccia, ma la sua espressione spaventata non incute alcun timore.

"Io stavo cercando di fare il bravo fidanzato, e guarda tu cosa ricevo in cambio" borbotta lui, e io alzo gli occhi al cielo, prima di passargli un braccio dietro la schiena.

"Sei il miglior fidanzato del mondo" dico, appoggiando la testa sul suo petto. "Ma permettimi di dire che come cuoco fai proprio schifo" ridacchio, e per tutta risposta lui sbuffa.

"Grazie Sam, ora si che mi sento meglio" dice sarcastico, e io sorrido, prima di alzarmi sulle punte e lasciargli un bacio sulla guancia. "Non te la caverai con così poco, dolcezza" mormora, sorridendomi malizioso, prima di appoggiare la mano sulla mia guancia e baciarmi. Sorride sulle mie labbra, mentre il suo sapore mi invade. Appoggia le mani sulla mia vita e con uno slancio mi fa sedere sul bancone, senza mai smettere di baciarmi con passione. E io adoro sentirmi così, come se non ci fosse niente oltre a noi, come se quando siamo insieme il mondo si fermasse.

"E chi se l'aspettava che Sam fosse così intraprendente" dice una voce alle mie spalle, facendo staccare Cal da me. Mi giro, trovandomi davanti Jay e Luke, ed è proprio lui ad aver parlato. Ma cosa ci fanno qui?

"Perché, Jay non è così?" chiede Cal, e la mia amica arrossisce, mentre Luke sorride.

"Oh, Jay è davvero..." tenta di dire il biondo, ma la mia amica gli mette una mano sulla bocca per farlo tacere, facendo ridacchiare il mio ragazzo.

"Cosa ci fate qui?" chiedo, scendendo dal bancone.

"Beh... Ecco..." mormora a disagio Jay, prima di decidersi a parlare. "So che Travis è in città, e so che oggi pranzerà con Mia e Matt. È passato anche da te, vero?" mi chiede, e io sospiro. Le voglio davvero tanto bene, ma certe volte vorrei che la smettesse di preoccuparsi tanto per gli altri e che pensasse solo a sé.

"È venuto ieri sera, ma l'ho mandato via" dico, e la vedo annuire, non prima di essersi scambiata una strana occhiata con Cal. "Ma tranquilla, sto bene" aggiungo.

"Lo sapevi che abbiamo due fratelli idioti?" mi chiede, e io alzo gli occhi al cielo.

"Sono anni che te lo ripeto" ribatto. "E di Hunter cosa mi dici? Si è fatto vedere?" chiedo curiosa.

"Non da quando è arrivato Luke. E anche Matt sta fuori casa il più possibile. Non che mi dispiaccia, sia ben chiaro" dice lei, prima di appoggiare la testa sulla spalla di Luke. Lui le sorride, prima di lasciarle un bacio sulla testa. Non so perché, ma ho come la sensazione che il loro appuntamento ieri sera sia andato piuttosto bene.

"Allora, cosa facciamo stamat..."

"Samantha Astrid Johnson!" sbotta mia sorella, entrando in casa come una furia. E ora cosa succede? Sbuffo, prima di raggiungerla in salotto, lasciando tutti in cucina.

"Ciao Mia, cosa ci fai qui?" chiedo, e lei mi squadra da capo a piedi.

"Vai a prepararti, dobbiamo incontrarci con papà tra un'ora" dice, e io scoppio a ridere, anche se in realtà il mio stomaco si è attorcigliato dopo averla sentita pronunciare quella parola. Come fa ad averlo perdonato dopo tutto quello che ci ha fatto?

"Mia, io non ci vengo. Mettiti l'anima in pace, non mi muovo da qui" dico seria, incrociando le braccia al petto.

"Ed eccola qui un'altra bambina viziata. Non bastava Jay, ora ti ci devi mettere anche tu? È tuo padre, Sam, ed è in città per noi. Perciò tu verrai, sono stata chiara?" mi chiede mia sorella, e io stringo forte i pugni per trattenermi dal prenderla a sberle.

"Io non farò niente perché me lo dici tu, ok? Ho diciannove anni, e prendo io le mie decisioni. È così da un sacco di tempo, e tu non ti sei mai interessata a me. Quindi perché non la fai finita con questa pagliacciata e non te ne torni dal tuo maritino cretino?" chiedo acida, e lei spalanca la bocca, indignata.

"Se continui così rimarrai da sola, Sam. E non venire a piangere da me quando accadrà" sibila Mia, prima di girare i tacchi e andarsene, sbattendo con forza la porta dietro di sé.

"Non starla a sentire, dolcezza. Tu non sarai mai sola" sussurra Cal al mio orecchio, prima di appoggiare le sue grandi mani sul mio stomaco.

"Maritino cretino, sis? Da dove ti è uscita?" mi chiede Jay ridacchiando.

"Mi è venuta dal cuore" rispondo, facendo ridere tutti.

Mia sorella si sbaglia di grosso. Io non sarò mai sola, sono circondata da amici meravigliosi e ho al mio fianco il ragazzo più speciale dell'universo.

Bet of Love - 5SOS Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora