Capitolo 51 - Il 'per sempre' molte volte è 'finché dura'

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Sconosciuto

Sono seduta al tavolo da circa dieci minuti, in attesa. Non sono mai stata un tipo particolarmente nervoso: ho molta fiducia nel tempo e nel suo scorrere; credo che l'ansia possa portare a galla solo ciò che di peggio può esserci nella nostra mente. Tuttavia, mentirei se dicessi di non essere un poco agitata in questo momento.

Quasi non ci ho creduto quando Rose mi ha chiamata per dirmi che aveva lasciato la ragazza. Non credevo che lo avrebbe fatto davvero, non mi è mai sembrata pronta ad agire sul serio in alcun modo. Eppure adesso lei e il suo vestito elegante si stanno dirigendo dritte nella mia direzione. Ammetto che invitarla fuori a cena per un appuntamento è stato il puro frutto di un momento di coraggio in forma liquida diffusosi nelle vene, lo stesso che adesso sembra essere tornato nella sua stanzina segreta all'interno della mia testa.

«Ciao» mi saluta lei con una voce suadente che non credevo le appartenesse. Le rivolgo un piccolo sorriso, che lei inaspettatamente bacia. Il suo gesto mi disorienta: certo, entrambe abbiamo espresso in modo piuttosto chiaro la volontà di frequentarci l'un l'altra, tuttavia non avrei mai previsto una reazione così spontanea tanto presto da parte sua. Dopotutto, non sono passate che poche ore da quando ha ufficialmente rotto con la sua ex, eppure non sembra essere minimamente toccata dalla cosa.

«Stai davvero bene» dico imbarazzata, accennando al suo vestito. I miei ventuno anni non hanno di certo fatto di me qualcosa di diverso dalla bambina timida che ero a quattro.

Ricordo la prima cena con te, eri più imbarazzata di me. Ti avevo portata fuori per una pizza, sapevo non ti piacessero i posti di lusso. Non credo ti avessi mai vista arrossire in abito quasi elegante prima. Se un paio di jeans e quella tua giacca possono essere considerati tali. Ai miei occhi, lo eri di certo. Credo ancora che tu fossi la cosa più carina del mondo. Spero che dovunque tu sia qualcuno sappia farti arrossire, ma non allo stesso modo. So che sono egoista, ma come io non riesco a smettere di comparare Rosanne a te, spero che chiunque ci sia con te lì fuori, tu continui a paragonarla a me; che qualsiasi cosa voi abbiate, per quanto bello sia, tu non possa evitare di metterlo a confronto con quello che eravamo noi. Non vorrei desiderarlo, eppure il mio subconscio lo fa per me in modo tanto irriverente e poco genuino. Dopotutto, sarebbe la mia sola certezza di essere stata effettivamente importante per te.

«Anche tu sei bellissima» mormora, lasciandomi un bacio sul collo prima di sedersi al suo posto. Nessuno a parte Lei lo aveva mai fatto e mi sento leggermente in colpa a notare come i brividi che provo non siano gli stessi. La colpa non può di certo essere addossata a Rose; va chiaramente attribuita alla mancanza di una reale conclusione in un punto preciso del mio passato. Mi piacerebbe, però, che Rosanne non dovesse pagare le conseguenze di ciò.

«Rose, devo essere sincera con te su una cosa. Io... Tu mi piaci molto. Ma... anni fa io stavo con una persona. Ho avuto dei problemi di salute per un po' e lei è sparita. Io voglio che tu sappia che quello che provavo per lei non è svanito. Non ho avuto nemmeno occasione di sapere perché lei se ne volesse andare.»

«Non importa» mi interrompe lei, sorridendo in modo rassicurante. «Anche a me tu piaci molto. E quella persona non è qui adesso, giusto? Io e te sì. Questo conta per me.»

Gli angoli delle mie labbra esprimono la mia felicità e gratitudine per la sua comprensione.

«Vorrei chiederti una cosa, se posso.»

Annuisco, invitandola a procedere.

«Per caso lei è quella delle foto in camera tua?»

«Sì» sussurro, abbassando lo sguardo. Non potrei mai fermare il sorriso innamorato che si impossessa delle mie labbra ogni volta che la penso, né l'allontanarsi dei miei occhi dal presente, perché questi possano viaggiare nel passato e vedere quello che vorrei esistesse ancora oggi.

«Credo di averla incrociata un paio di volte, forse al liceo» afferma con nonchalance. Il mio cuore accelera improvvisamente, mentre i miei occhi saettano sulla bionda di fronte a me.

Dimmi di lei, ti prego, tutto quello che sai. Dimmi se ha ancora il suo mezzo strampalato, se porta lo stesso taglio, se frequenta gli stessi posti che frequentavamo assieme, se parla ancora di me. Io ho bisogno di saperlo.

«Come l'hai trovata?»

Fingermi disinvolta non è mai stato il mio forte, ma per rispetto a Jane ci provo.

«Molto bene. Fidanzata» afferma, osservando con attenzione la mia espressione. «Scusa, non voglio girare il coltello nella piaga, solo mi sembra che ti importi molto di lei, immagino che ti interessi sapere che sembrava molto in forma, felice direi.»

Vorrei lasciar cadere le sue parole nel silenzio, ma queste continuano a fluttuare nella mia mente.

Sei felice davvero? Dovrei sorridere ora, ma mi distrugge l'idea che tu sia felice con qualcuno diverso da me. Mi devasta immaginarti all'altare con un'altra; per le strade che indossi il tuo anello e le stringi la mano, che ogni notte le sussurri di amarla e poi la stringi a te gentilmente ma anche con forza sufficiente per assicurarle che al suo risveglio sarai lì; sapere che nel buio delle undici e mezza tu attendi che si addormenti per prima. La sola idea che qualcuno di diverso da me possa avere il tuo cuore per sé mi consuma. E se non sapesse prendersene cura? E se ti ferisse? Ti ho amata con tutto quello che ho sempre avuto. Odio tutto questo, odio che una persona diversa possa non essere abbastanza per te senza che tu lo sappia. Però ti amo ancora e tanto basta a farmi sperare che lei ti sappia amare di più.

«Ti chiedo scusa, forse il mio è stato un intervento inopportuno.»

«No, no, davvero. Mi fa piacere saperlo da te. Almeno sono sicura che sia la verità.»

Le sorrido per rassicurarla di più, sebbene entrambe sappiamo benissimo che le sue parole mi hanno fatto del male.

Mi avevi promesso che sarebbe stato per sempre. Mi amerai per sempre sebbene tu abbia scelto di stare con qualcun'altra? Oppure hai scelto qualcuno di nuovo perché non mi ami più? Davvero nonostante tutte le parole e le emozioni spese anche il nostro non è mai stato altro che un "per sempre, finché dura"?

I Frutti dell'IgnotoWhere stories live. Discover now