45.

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Entro in campo con gli occhi di Neymar puntati addosso.
Raggiungo Mike sempre sotto il suo sguardo.
"Ehilà". Mi saluta lui.
"Mike" ricambio il saluto.
"Tutto bene?" Chiede.
Annuisco.
No, affatto. Io e Neymar abbiamo litigato durante tutto il tragitto. Secondo lui dovrei smettere subito di lavorare, visto che corro il rischio di cadere, o che mi arrivi qualche palla addosso. Ma io non voglio. Non voglio lasciare il mio lavoro e ritirarmi a casa per nove mesi e più.
O comunque non voglio farlo subito. Sono solo di poche settimane e già la mia vita è completamente in subbuglio.
"Mike". Lo chiama Neymar mettendo le mani a coppa davanti la bocca.
Lui mi guarda storto e si avvicina.
Ha raggruppato tutti i ragazzi, e la cosa non mi piace affatto. Ho un terribile presentimento.
Li raggiungo anche io, troppo curiosa per restare in disparte.
"Vi devo chiedere un favore.. vi prego di prestare attenzione a Victoria se è possibile. Evitare di colpirla o di tirarle palloni troppo velocemente.. evitare di caderle addosso." Dice le ultime parole guardando Alex negli occhi.
Mi insinuo in mezzo ai ragazzi e lo raggiungo.
"Smettila subito". Lo minaccio.
"O così o rimani a casa da domani". Mi dice.
Ci guardano tutti perplessi, tranne Alex che già ride sotto i baffi.
"Ha ragione". Dice subito riferendosi a Neymar. Fulmino anche lui con lo sguardo.
Sbuffo e abbasso la testa sconfitta.
Ormai deve andare così. Mi rassegno.
"Che succede?" Chiedono.
"Non stai bene?" Si allarma Brad.
Neymar li guarda tutti sorridendo, è fiero ed orgoglioso di quello che sta per dire e glielo si legge negli occhi.
"È incinta". Dice con un sorriso a trentasei denti.
I ragazzi sono senza parole. Dopo un primo momento in cui rimangono attoniti, saltano e corrono ad abbracciare Neymar.
"Ma è tuo?" Chiede Brad stuzzicandolo.
Lui lo fulmina con lo sguardo.
Mike mi stringe forte e si congratula con me.
"Devi entrare in maternità" mi dice subito.
"No per favore. È presto". Rispondo.
"Victoria è pericoloso stare in campo. Qui volano palloni a 100 e passa kilometri orari". Dice.
Neymar annuisce.
"Ma tanto verrò comunque a seguire gli allenamenti.." Ribatto.
"Dagli spalti se vuoi". È serio.
Sono arrabbiata. Molto.
"E comunque non credo ti faccia bene stare tre ore di fila in piedi". Aggiunge.
"Mike sono incinta, non malata". Dico.
"Se vuoi salvaguardare la gravidanza.." inizia ma lo interrompo.
"Va bene." Dico seccata.
I ragazzi mi accerchiano e a turno vogliono toccarmi la pancia.
"Ragazzi sono incinta di due/tre settimane. Non sentirete nulla". Dico ridendo.
"Qui dentro c'è il figlio di Neymar da Silva Santos Junior. Capisci quanto sia importante?" Mi dice Joel.
"Io non conto nulla?" Mi fingo offesa. Ridiamo tutti.
"Nemmeno è tornato dall'Inghilterra che ha già messo la pagnotta in forno." Brad canzona Neymar. Non me la prendo, so che stanno solo scherzando. Neymar infatti finge di aggredirlo ridendo.
Finiti i festeggiamenti i ragazzi iniziano ad allenarsi, ed io mi siedo in panchina. Per oggi Mike mi farà restare.
A condizione che io non mi allontani da lui.
"Quel ragazzo è cresciuto così tanto.." dice guardando Neymar.
"Era un ragazzino quando è arrivato. Ed ora oltre ad essere un campione di fama mondiale.. sta per diventare padre". Dice riflettendo.
Si passa le mani sugli occhi.
So che tutti i ragazzi per lui sono come figli, ma a Neymar è particolarmente legato.
Migliaia di volte lo ha coperto con la direzione, e lo ha sempre incoraggiato a fare le scelte giuste.
"Sono .. felice per lui. Aveva bisogno di un punto fermo nella sua vita. Di qualcuno che andasse oltre la superficie." Pensa a voce alta.
"Spero di renderlo felice". Riesco solo a dire.
"Lo fai già. In verità credo tu lo abbia reso felice non appena sei arrivata qui". Confessa.
"Perché lo pensi?" Chiedo.
Lui fa spallucce.
"Da quando sei arrivata tu si è ammorbidito. Ha lasciato uscire la sua parte più vulnerabile, quella più vera. Ha smesso di fare lo spaccone." Racconta.
Sorrido e osservo Neymar.
Si scambia il pallone con gli altri ragazzi mentre si allenano, ma il suo sguardo corre sempre a me.
"È diventato ossessivo.. mi segue anche in doccia perché ha paura che io possa scivolare. Non reggerò sei mesi così Mike." Confesso.
Lui ride e la risata coinvolge anche gli occhi.
"Tipico di Neymar.." dice.
Sbuffo.

Dal primo sguardo Where stories live. Discover now