32.

1.8K 49 3
                                    

"Mamma". Esclama Neymar voltandosi.
Scendo con uno scatto dal ripiano della cucina e rimango impalata su me stessa cercando di ricompormi.
Una donna bellissima ci osserva dall'ingresso.
Ha i capelli corti fino alle spalle di un marrone cioccolato molto intenso.
Non riesco a decifrare il colore degli occhi da questa distanza, ma il taglio è magnetico.
Quando sorride, noto subito una certa somiglianza con l'uomo che ha ancora le sue mani poggiate su di me.
Cerco di mettere un po' di distanza tra noi, ma lui mi trattiene.
Gli occhi di lei ora si poggiano sul punto in cui i nostri corpi si incontrano.
Stringe un po' gli occhi e la sua espressione cambia.
"Non avevi detto che avresti smesso di fare il pagliaccio con le donne?" Dice lei con tono pesante.
Si incammina verso il tavolo e ci poggia sopra la borsa con un tonfo.
"Che ne è di quella Victoria di cui mi hai parlato? Già dimenticata?" Chiede lei mettendosi le mani sui fianchi.
Indossa un abito rosso mattone attillato, che mette in risalto con eleganza le sue curve magnifiche.
La osservo chiedendomi se abbia davvero detto il mio nome.
Neymar oltre che a Maya ha parlato di me a sua madre?
Mi schiarisco la gola imbarazzata.
"Mamma, ti presento Victoria. Victoria, mia mamma". Dice lui.
Gli occhi della donna davanti a noi si sgranano.
Se prima mi osservava con disinteresse, ora i suoi occhi stanno scrutando attentamente ogni dettaglio.
Indosso un pantalone scuro morbido sulle gambe, ed una t-shirt infilata dentro.
I capelli raccolti in uno chignon disordinato mi ricadono morbidi dai lati.
La donna si avvicina a me con passo lento, continuando a squadrarmi. Quando è davvero vicina la sua espressione cambia di colpo.
Mi sorride e allunga le braccia trascinandomi verso di lei.
Perché in questa famiglia sono tutti così espansivi?
"Benvenuta in famiglia, Victoria" mi dice con tono gentile.
Ricambio la sua stretta con incertezza.
"Grazie". Rispondo.
Si allontana da me e abbraccia anche suo figlio.
"Scusate se vi ho interrotti." Dice lievemente imbarazzata.
"Oh non ha interrotto proprio nulla." Mi affretto a dire.
La signora lancia uno sguardo ai miei capelli disordinati, e alla maglia sgualcita del figlio.
Con occhio furbo mi risponde: "Mhh.. non direi proprio."
Io sono paonazza molto probabilmente, ma ho il tempo di riprendermi perché Maya spunta dall'ingresso.
Alza le braccia al cielo e corre ad abbracciare la mamma di Neymar. Le due si stringono forte e si dicono parole che non capisco.
Porto il mio sguardo a Neymar che è ancora vicino a me, ed i suoi occhi sono carichi di malizia.
"Noi due non abbiamo finito.. " dice con voce bassa, impercettibile.
Deglutisco rumorosamente, a fatica, con la gola secca.
"Non faremo sesso sotto le stesso tetto di tua madre." Gli sibilo a bassa voce.
Lui scoppia a ridere portandosi una mano davanti le labbra chiusa a pugno.
Stronzo.

A cena Neymar siede capotavola, io alla sua sinistra, sua madre alla sua destra e Maya affianco a me.
Avere Nadine di fronte mi mette un po' in soggezione. Non ho ancora capito se le piaccio o meno.
"Amorcito mangia ancora" dice Maya versando nel mio piatto altro cibo.
"Sono davvero quasi sazia Maya. Finisco questo e mi arrendo." Le dico ringraziandola.
Maya felice per la visita della mamma di Neymar ha cucinato per un impero.
Ho la pancia davvero gonfia dopo una cena così abbondante. Mi porto una mano a toccarla.
Subito gli occhi di Nadine cadono sul mio gesto.
Corre a guadare suo figlio, che sta bevendo indisturbato, e poi di nuovo me.
Sul suo viso si affaccia subito l'ombra di un sorriso che tenta di camuffare.
Finisco di mangiare abbastanza confusa, e dopo aver aiutato Maya a sparecchiare e lavare i piatti nonostante le sue proteste, raggiungo Neymar sul divano.
Sua madre è seduta sulla poltrona alla sua destra. Mi siedo affianco a lui che subito mi afferra le gambe e le posiziona sulle sue facendomi distendere.
Cerco di protestare con lo sguardo, ma lui mi ignora.
Mi ispeziona bene la caviglia; ormai il livido si è riassorbito completamene. Rimane solo un po' di dolore quando salto.
Nadine ci osserva intensamente, ancora con lo stesso sguardo che aveva a cena.
"C'è qualcosa che dovrei sapere?" Chiede nell'esatto istante in cui Maya arriva portando un bicchierino da liquore di sambuca per ognuno di noi.
"Che intendi? Sai già tutto. Anzi, anche troppo." Dice Neymar riferendosi al fatto che sua madre mi abbia fatto intendere di aver già sentito parlare di me.
Nadine prende il suo bicchiere ed ora Maya viene da noi.
Io e Neymar lo solleviamo dal vassoio quasi all'unisono.
"Non dovresti bere". Mi ammonisce subito Nadine.
I suoi occhi sono severi.
Rimango con il bicchiere a mezz'aria in direzione delle mie labbra già schiuse per bere.
"Che problema c'è adesso, mamma?" Chiede Neymar.
"È incinta, non deve bere." Risponde lei.
Neymar tossisce sputacchiando sambuca qua e la, nello stesso istante in cui Maya urla.
Sentiamo un gran trambusto alle nostre spalle e non appena ci giriamo notiamo il vassoio per terra.
Olimpia ai piedi di Maya che le scodinzola, mentre lei si porta le mani al viso con gli occhi lucidi.
"Cosa? Amorcito incinta? Cosa aspettavi a dirlo?" Dice esultando. Inizia a ballare e a cantare qualcosa che non capisco.
Io sono seriamente scossa dalla situazione.
Io? Incinta? Si sta parlando di me?
Neymar mi guarda negli occhi, e anche se per un istante l'unico pensiero che mi passa per la testa è quello di protendermi a baciarlo, mi giro confusa.
"Sei incinta?" Mi chiede lui. Interpretare la sua espressione è difficile. Sembra sorpreso, confuso.. felice. Felice?
Sono travolta dalle emozioni di tutti.
Nadine e Maya si stanno abbracciando e piangendo.
Le riguardo bene. Piangendo?!?
"Fermi tutti." Dico mettendomi in piedi.
Un momento di silenzio cala inatteso.
"Io non sono incinta". Chiarisco mettendo le mani davanti a me.
"Non so chi o cosa le abbia fatto pensare che lo fossi." Dico rivolgendomi a Nadine.
Lo sguardo di Maya si spegne subito.
Nadine lascia ricadere le braccia lungo il corpo.
Mi giro a guardare anche Neymar. Ha i gomiti poggiati sulle ginocchia mentre mi osserva interrogativo.
"Io.. credevo.. insomma ti sei toccata la pancia a cena.. e ti sei trasferita qua.. " parla confusamente Nadine.
"Ero solo sazia. E no, non mi sono trasferita qui. Vengo ogni tanto, come ogni tanto viene Neymar a casa mia per stare un po' insieme. Tutto qui. Ma io non sono incinta." Dico mettendolo in chiaro ancora una volta.
"Scusami.. ho frainteso." Mi dice Nadine.
Ritorna a sedersi, lasciandosi andare sulla poltrona, mentre Maya imprecando parole incomprensibili si avvia verso la cucina.
Ma che prende a tutti quanti? Vogliono tutti che io faccia un figlio ormai?
Mio padre, Nadine, Maya..
Mi rimetto a sedere e Neymar questa volta non mi sfiora nemmeno.
"Non fa nulla. Non c'è problema". Rispondo a Nadine tranquillizzandola.
"Ma è in programma?" Chiede lei.
Sono presa alla sprovvista.
"No." Rispondo d'istinto.
Neymar mi scocca un'occhiata velenosa, dopo di che accende la televisione su un canale sportivo.
L'argomento principale è la partita che ci sarà domani; i ragazzi devono giocare contro la seconda più forte in campionato.
Si fanno pronostici e teorie.
Poi c'è il meteo. La primavera ormai possiamo lasciarcela alle spalle, le temperature dalla prossima settimana saranno praticamente estive.
"Ti ha detto Brad che l'indomani della partita farà una festa in piscina?" Chiedo a Neymar.
Spero che l'argomento gravidanza sia chiuso definitivamente.
Lui ha ancora l'espressione cupa di poco fa però.
Annuisce.
"Ci verrai?" Chiedo.
Si gira a guardarmi di scatto.
"Tu andrai?" Mi chiede di rimando.
Annuisco.
"Allora verrò anche io." Risponde.
Bene. Il suo tono non promette nulla di buono.

Alle 22:00 quasi esatte ci salutiamo ed ognuno va nella propria stanza.
Mi riprometto l'indomani di tornare a casa mia almeno fin quando l'imbarazzo tra me e Nadine non sarà dissipato.
Mi sono appena messa sotto il lenzuolo leggero, quando la porta della mia stanza si apre cigolando appena.
Olimpia scodinzola subito.
Neymar la accarezza, e solo con i boxer indosso mi raggiunge sul letto.
"Ehi" lo saluto per niente sorpresa che sia qui.
"Ehi." Mi risponde.
"Eri strano prima, di sotto". Dico.
Lui si mette seduto accanto a me che invece sono distesa.
Fa spallucce.
"Ti ho già detto in passato che abbiamo visioni diverse del futuro. Mi preoccupa un po'." Ammette.
Mi ricordo la conversazione in questione, avvenuta nella mia auto.
"Senti.. cosa avrei dovuto fare? Fingere di essere incinta per farvi felici?" Chiedo.
"Non è questo il punto." Risponde lui.
Poi i suoi occhi si sollevano, si poggiano delicatamente sui miei, e mi ipnotizzano.
"Ma lo vorrai mai?" Chiede.
"Con te, si." Rispondo di getto. O meglio, la mia bocca risponde per me.
I suoi occhi si illuminano.
"Non ho mai pensato ad una famiglia tutta mia. Ma da quando ci sei tu le cose stanno cambiando. Non posso escludere più niente. Tutto è diverso e nuovo ogni giorno. Dammi solo il tempo di abituarmici". Dico.
Lui mi sorride illuminando tutta la stanza.
Mi sollevo e mi sporgo verso di lui per baciarlo.
Le sue labbra sono come sempre il modo migliore per concludere le giornate.
Non appena sento che la situazione di sta scaldando troppo, mi allontano.
"Abbiamo una questione in sospeso..." dice lui passandosi la lingua sulle labbra.
"Ho detto niente sesso sotto lo stesso tetto di tua mamma". Gli ricordo.
Lui alza le mani in segno di resa.
"Infatti, non faremo sesso". Dice.
Si mette sulle ginocchia davanti a me, con il suo corpo in mostra.
Ammiro tutti i tatuaggi che si fondono ai suoi muscoli perfetti e sospiro.
Lui sorride, e continua a sorridere mentre con la schiena si abbassa tra le mie gambe.
"No." Protesto serrandole. Ma c'è poco da fare ormai.
Mi sfila la biancheria intima e per un'infinita manciata di secondi mi osserva l'intimità.
Vedo i suoi occhi luccicare, le labbra fremere.
Mi lascia dei morbidi baci nell'interno coscia e nell'inguine, facendomi ansimare.
La sua barba a contatto con la mia pelle mi provoca brividi di piacere.
Sorride mente poggia le sue labbra sulla mia pelle nuda.
Bacia la mia intimità in un contatto delicato, facendomi fremere.
Quando ci passa la lingua sopra inarco la schiena verso di lui.
Sorride prima di immergersi completamente fra le mie gambe.
Tutto ciò che vedo sono i suoi occhi luminosi e provocanti guardarmi dal basso. La sua lingua che distrugge ogni mia terminazione nervosa.
Porto le mani sui suoi ricci e mi lascio andare ad un orgasmo pazzesco.
Serro le cosce, ma lui non accenna a muoversi. Rimane con la testa fra le mie gambe godendosi fino all'ultima goccia del mio piacere.
Quando sono stremata si solleva malizioso e viene verso di me.
"Ti giuro che questo è solo l'inizio di quello che ho intenzione di farti per il resto della mia vita". Mi dice.
Il mio cuore batte veloce. Tanto veloce!
Questa sua espressione potrebbe sembrare tutt'altro che una promessa sessuale.
Anche lui si rende subito conto di cosa ha detto perché si blocca un istante a riflettere.
Gli sorrido e lo attraggo a me baciandolo.
Sulle sue labbra trovo ancora il mio sapore.
Sorride anche lui mentre ricambia il bacio.
Credo che ormai io sia partita follemente su un viaggio di solo andata. Ho ufficialmente perso la testa per quest'uomo.
"Domani verrai in costume?" Mi chiede poggiando la testa sul mio petto.
I suoi ricci mi solleticano.
"Ti come vai di solito in piscina?" Chiedo ironicamente.
Sbuffa.
"Spero di non dover rompere i denti a nessuno." Risponde. Lo spero anche io.

Dal primo sguardo Where stories live. Discover now