20.

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Il riflesso che mi restituisce lo specchio sta mattina è terribile; ho due occhiaie terribili, il viso stanco, la pelle spenta.
Non ho intenzione di uscire di casa così. A dire il vero non ho proprio intenzione di uscire di casa..
La scorsa notte dopo che Neymar è andato via non ho chiuso occhio. Ho esagerato?! Potevo lasciarlo spiegare? Cosa avrebbe dovuto dirmi riguardo la foto?
Sblocco lo schermo del mio telefono e la guardo ancora. Mi fa davvero male, lo stomaco mi si stringe a vederlo con un'altra.
Le sue labbra.. non faccio che pensare a come quelle labbra che tanto adoro siano state baciate da un'altra.
Ma poi un pensiero mi balena improvviso.
Noi non stiamo insieme, non lo abbiamo mai deciso, e lui ieri lo ha sottolineato.
E se gli è già capitato di baciare altre da quando ha questa "cosa" con me?
Infondo è un uomo libero. Non sta con me.
Sicuramente non più dopo ieri sera.
Ha detto che non sarebbe mai più rientrato a casa mia. Non devo pensarci troppo però.
Mi faccio forza e mi trucco.
Io ed Olimpia questa mattina abbiamo camminato a lungo, infatti la mia piccola è tornata subito a dormire dopo la passeggiata. A me purtroppo tocca andare a lavoro.
E l'ansia mi sta divorando al pensiero di vederlo.
Metto un po' di correttore, eye-liner, mascara e un burro cacao leggermente colorato.
Decido poi di intrecciare i capelli in una lunga treccia che parte dalle radici. Li ho così lunghi ormai che mi arrivano quasi fino al fondoschiena.
Sistemo qualche ciuffo svolazzante e mi vesto.
Mi metto un leggings nero ed un top abbinato. Scarpe da ginnastica, borsone, e si parte.
Do un bacio ad Olly e scappo in macchina.

Quando raggiungo il mio spogliatoio per posare le mie cose, Mike mi avvisa che avrebbe parlato ai ragazzi in sala conferenze.
Così mi sbrigo e li raggiungo.
Quando arrivo loro sono già tutti dentro, seduti come il primo giorno in cui ho messo piede in questa sala.
Neymar mi guarda, esattamente come allora.
Una mano sulla bocca, a sfiorarsi la barba, e gli occhi incandescenti che mi fanno rabbrividire solo al pensiero di cosa è capace di fare di me quell'uomo.
Cerco di non guardarlo.
Mike fa scorrere delle diapositive, e discute un attimo del campionato, dei punteggi, della strategia per ottenere i migliori risultati possibili. Io per tutto il tempo non faccio altro che guardare lo schermo e pensare ad altro. Sono completante persa nei miei pensieri.
Tra noi è finita? Finita ancora prima di iniziare? Come devo comportarmi con lui? Mi chiedo costantemente.
Mike sta cercando di connettere  il proiettore al suo pc per mostrare i progressi fisici dei ragazzi tramite un grafico.
Quando aggancia il cavetto al suo portatile però viene trasmessa l'ultima pagina che ha visitato.
Il notiziario inizia a rimbombare in sala.
"Sembra che il nostro campione sia sempre in vena di festeggiamenti. Eccola la ragazza che ieri gli ha scoccato un sonoro bacio dopo la vittoria. Neymar era a petto nudo, quindi supponiamo che la maglia che portava la ragazza in foto, fosse proprio la sua. Cosa c'è fra i due? Non è la prima volta che..." Mike finalmente riesce freneticamente a bloccare tutto.
Il suo sguardo corre subito a me.
In sala cala il silenzio. Se qualche mese fa i ragazzi avrebbero riso e scherzato complimentandosi con Neymar, ora lo guardano male.
Mike riprende a parlare cercando di far finta di nulla, ma ormai so che tutti stanno guardando me.
Ormai hanno intuito tutti che tra me e lui c'è o c'è stato qualcosa.
Io d'altra parte non muovo un muscolo, ma una volta che Mike finisce di parlare e ci incoraggia ad andare in campo, sono grata ad Alex che si avvicina e mi chiede se lo accompagno a riscaldarsi.
Lo seguo senza alcuna protesta, mi serve una boccata d'aria.
Usciamo per primi dalla sala e camminiamo in silenzio fino al campo. Quando arriviamo lì lui parla a bassa voce.
"Io ero lì.. ti assicuro che non è andata come vogliono far credere". Mi dice inaspettatamente.
"Con lui non è mai come si vuole far credere". Ribatto.
"Vic ti assicuro che lui.." ma lo interrompo.
"Riscaldiamoci". Dico.
Alza le mani in segno di resa e inizia a riscaldarsi con me.
Quando gli altri arrivavano, stanno tutti parlottando e l'umore non è alto come al solito.
Mike li divide e li fa allenare in coppia, così anche io ed Alex li raggiungiamo.
Oggi però Lucas non si è presentato a causa della febbre quindi i ragazzi sono dispari.
Mike si sbottona la felpa per allenarsi con loro, ma lo blocco subito.
"Tranquillo Mike lo faccio io che mi sono già riscaldata." Dico.
Lui mi guarda titubante.
"Sei sicura?" Mi chiede.
Annuisco.
"Ok allora scegli pure con chi stare in coppia". Mi dice
Neymar è a poco più di un metro di distanza da me. Mi sta guardando, so che i suoi occhi stanno cercando i miei. So che sta tentando di attirare la mia attenzione.
"Con me". Dice Alex.
"Va bene." Rispondo.
Neymar si gira di spalle prima di tutti gli altri e si avvia da solo verso la postazione scelta da Mike.
L'esercizio consiste nel superare alcuni ostacoli posti per terra, mentre un grande elastico ti tiene legato alla vita del compagno. Il tutto con il pallone ai piedi. Serve per la coordinazione. Bisogna trovare il modo di non rimbalzarsi l'uno contro l'altra.
"Neymar, Brad, iniziate voi." Dice Mike.
I ragazzi si posizionano e cercano il metodo giusto.
Trovano alla fine un compromesso per portare a termine l'esercizio, anche se l'esecuzione non è delle migliori.
Andiamo avanti così fin quando non è il turno mio e di Alex.
Gli ho spiegato che il segreto è andare in direzioni parallele, in modo da tenere sempre l'elastico in tensione.
Superiamo i primi ostacoli senza problemi, siamo ben coordinati; ma quando arriviamo all'ultimo Alex fa un passo un po' più lungo del mio, finendo per tagliare la mia traiettoria.
Inciampo sul suo piede e mi aggrappo al suo braccio per non cadere. Purtroppo però anche lui ha perso l'equilibrio, ed invece che darmi stabilità mi cade addosso.
Sono schiacciata sotto di lui che fa di tutto per rialzarsi velocemente e mettere distanza tra i nostri corpi.
Si è appena rimesso carponi, quando i ragazzi ci hanno accerchiati.
Alex fa per allungare un braccio verso di me, che sono ancora con la schiena a terra, ma una mano lo allontana bruscamente.
Neymar lo spinge di peso bruscamente allontanandolo da me e mi solleva dalle spalle.
"Stai bene?" Mi chiede.
"Viky? Tutto ok?" Mi stanno chiedendo in molti.
Mi rimetto subito in piedi e mi allontano da Neymar.
"Ragazzi è tutto ok. Non sono fatta di porcellana". Dico scherzando.
"Si ma ti sono caduti 85kg addosso". Mi dice Mike.
"Stai bene Victoria?" Mi chiede ancora.
Annuisco.
Muovo le braccia e il busto cercando qualche piccolo fastidio, ma per fortuna sembra non esserci nulla.
Possiamo tornare ad allenarci.
Mi volto, e Neymar è ancora per terra. Si sta alzando solo adesso. Il suo sguardo è furioso, gli occhi ridotti a due fessure e le sopracciglia incurvate.
Gli do le spalle e riprendo l'allenamento cercando di non pensare a lui. Purtroppo non ci riesco bene, dal momento che i suoi occhi mi stanno appiccicati addosso ogni istante.
Sono arrabbiata. Vuole stare con me di nascosto per poter continuare ad avere centinaia di donne attorno? Anche se non ha mai detto di voler stare con me, di nascosto o meno. Ha detto che mi pensa, che gli piaccio.. ma non si è spinto troppo in là.
Giunti quasi alla fine dell'allenamento Mike dice ai ragazzi di fare qualche tiro in porta.
Alex è il portiere della squadra, quindi recupera i guantoni e si piazza al centro.
Io raggiungo Mike asciugandomi qualche goccia di sudore dal viso.
"Stai bene?" Mi chiede ancora.
Alzo il pollice e gli strizzo l'occhio.
Brad calcia, ma Alex para il suo tiro rimandando indietro la palla.
È il turno di Said.
"Mi spiace per prima". Dice ad un tratto.
Lo guardo interrogativa.
"Per il notiziario.. io lo stavo ascoltando mentre aspettavo che arrivassero i ragazzi. Seguo sempre le loro bravate.. non pensavo che l'audio sarebbe partito così.." dice.
"Ah tranquillo Mike, non vedo che problema ci sia." Dico liquidando la cosa con la mano.
"Ti assicuro che c'è dell'altro. Neymar non è la persona che i media e i social vogliono far credere. Ha fatto tante cose stupide, ma ti assicuro che in pochi conoscono quel ragazzo". Mi dice.
Perché tutti continuano a dirmi che Neymar non è come credo? Perché non cerca di dimostrare di essere diverso?
"Però lui non si tira indietro se c'è da alimentare questa fama." Rispondo piccata.
È il turno di Joel intanto.
Tira e segna.
"Quello che posso dire è che ormai si è arreso. Preferisce nascondersi che combattere contro i paparazzi e le notizie false. È come se gli dicesse "ok è come dite voi". È stanco." Spiega.
"Perché lo giustifichi?" Chiedo a Mike gesticolando.
Neymar si piazza il pallone tra i piedi. Guarda Alex, poi la palla. Prende la rincorsa e calcia.
La potenza con cui viene colpito il pallone è tale che quando Alex si lancia per trattenerla viene spazzato dentro la rete con essa.
"Ma che ti prende?" Grida a Neymar dalla porta.
Lui gli da le spalle e si avvia verso lo spogliatoio.
Mike mi guarda.
"Vai a parlarci". Dice.
Scuoto la testa.
"No." Dico sicura.
"Ragazzi l'allenamento è finito." Annuncia senza rispondermi.
Non parlo con nessuno, prendo le mie cose e torno in spogliatoio.
Maledizione.

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