13.

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Sprofondo ancora di più tra le coperte, godendomi il dolce tepore mattutino.
Sono una persona molto mattiniera; alle 6 sono già fuori a correre di solito. Ma non oggi. Oggi ho dormito così bene, senza svegliarmi nemmeno una volta, che alzarmi è stato l'ultimo dei miei pensieri.
Mi stiracchio appena, e incontro subito sotto le coperte un'altra gamba.
Spalanco gli occhi, e i ricordi di ieri notte mi investono in pieno.
Neymar è disteso accanto a me, è poggiato su due cuscini e sta guardando un canale sportivo alla tv, con il volume al minimo.
Il suo profilo mi incanta. Fronte alta, ciglia lunghe, naso dritto.. e le labbra. Quelle labbra... arrossisco molto probabilmente.
"E.. ehi" dico flebilmente.
Lui si gira verso di me immediatamente. I suoi occhi sono sereni, limpidi; il viso disteso e l'espressione tranquilla. Non l'ho mai visto così.
"Ciao dormigliona". Mi dice.
Questa potrebbe sembrare una domenica mattina di una felice coppia qualunque. Potrebbe essere la normalità.. ma non lo è. Tra noi niente è normale.
"Di solito mi alzo molto presto.." dico.
"Ed io di solito dormo fino a tardi, ma oggi mi sono svegliato poco dopo l'alba." Risponde.
"Come mai? Hai dormito male?" Chiedo preoccupata.
"No anzi.. ma... lascia stare". Dice.
Ed ecco tornato il solito Neymar. Ecco infranta la favola.
Bentornata amara realtà.
Mi allontano appena, ma lui subito mi trattiene.
"Dove pensi di andare?" Mi chiede stringendomi.
Le sue braccia sono calde e forti, mi sento al sicuro quando mi avvolge così.
"Olimpia deve sicuramente uscir.." non finisco la frase.
"Ho già portato io Olimpia per i bisogni. Io e lei avevamo qualcosa da dirci". Mi interrompe lui.
Le attenzioni che dedica ad Olly mi scaldano il cuore. Ogni volta che la coccola, ogni volta che pensa a lei.. sono felice.
"Grazie.." rispondo.
"Sai.. ho avuto un'idea." Dice ad un tratto.
"Che idea?" Chiedo.
Si stringe a me ancora di più, e mi stampa una bacio sul retro del collo.
Io rabbrividisco.
"Mhhh mi piace quando rabbrividisci per me.." dice con tono scherzoso.
"Che scemo.." lo canzono. E mi illudo ancora maggiormente di poter rendere questi momenti parte della nostra quotidianità.
"Comunque dicevo.. ho avuto un'idea. Credo che tu dovresti frequentare qualcuno. Fidanzarti con qualcuno". Dice.
Un blocco di cemento sembra sganciarsi da un grattacielo e colpirmi in pieno.
Io fantasticavo sulla nostra quotidianità e lui pensava a questo.
"Cosa?" Chiedo alzandomi.
Mi metto seduta e lui mi imita.
"Si. Dovresti uscire con qualcuno. Lo farei io, ma Luis saprebbe che è solo per depistarlo.. ma tu. Tu no! Se starai con un altro uomo lui demorderà.." dice. E ci crede davvero, lo vedo dalla luce che emettono i suoi occhi.
Lui, sarebbe felice a vedermi con un altro uomo?!
Io sono confusa, smarrita, non so cosa dire.
"No." Dico soltanto.
Lui mi guarda aggrottando le sopracciglia.
"Perché no? Sei giovane, bella.." non lo lascio finire.
"Credi che la mia vita sia una partita a Monopoli? Tira i dadi, sposta le pedine.. non credi che io abbia dei sentimenti?" La mia voce è alta.
Olimpia compare sulla soglia.
Si passa una mano sul viso.
"Victoria è per ieri notte? Se è per ieri notte ti avevo avvisata che non sarebbe cambiato niente.." dice, ed il mio cuore si ferma un istante.
È vero me lo ha detto. Sono solo un stupida.
"Davvero ti andrebbe bene sapermi con un altro uomo?" Chiedo guardandolo negli occhi.
Lui indugia un attimo prima di rispondere.
"Si." Dice infine.
"Quindi ieri notte.." inizio, ma non finisco. Sarei ridicola.
"Ieri notte ci siamo divertiti.." finisce per me.
"Certo.. ci siamo divertiti. Hai ragione." Gli faccio eco.
Mi prendo qualche momento per razionalizzare, ma non ci riesco.
"Io .. vado a correre." Dico alzandomi.
"Victoria.." mi chiama lui.
Indosso solo la biancheria intima ma non mi importa.
Decido quale completo indossare e mi vesto davanti a lui. Poi vado in bagno, mi lavo il viso e i denti.
Raccolgo i capelli  in una coda alta e sono pronta a partire.
Quando esco dal bagno Neymar si è rivestito.
"Ci vediamo .." lo interrompo superandolo bruscamente.
"Ciao." Dico e mi sbatto la porta alle spalle.
Prendo le chiavi ed esco di corsa.
Ho bisogno di correre fino a consumare la suola delle scarpe.

Dieci chilometri di corsa dopo, rientro a casa.
Olimpia vuole giocare un po', così l'accontento promettendole anche una lunga passeggiata al parco pomeriggio.
Sono appena uscita dalla doccia, quando sento suonare il campanello del mio appartamento.
Mi pietrifico all'istante. E se fosse Luis?!
In punta di piedi mi avvicino alla porta, guardo oltre la lente e vedo la testa bionda della mia migliore amica.
Apro subito.
"Bianca!!" Dico abbracciandola.
Lei si fionda dentro e corre a coccolare Olimpia.
Le ha anche portato un giochino, che la principessa gradisce, infatti lo prende e scappa nella sua cuccia.
"Ho portato il pranzo." Dice poggiando due sacchetti di cibo d'asporto sul tavolo.
La abbraccio.
"Sei la migliore. Grazie." Le dico.
Ci sediamo a tavola e disponiamo tutto per mangiare mentre io l'aggiorno su gli ultimi avvenimenti.
Lei ascolta con gli occhi spalancati, e fa domande di continuo. Quando infine le racconto della scorsa notte con Neymar, si alza dalla sedia e strillando corre intorno al tavolo per abbracciarmi.
"Viky, io.. sono felicissima per te. Neymar è proprio il tipo giusto. Indossa una corazza esattamente come te. Ma in fondo siete due teneri. Siete fatti l'uno per l'altra". È esaltata all'idea.
Scuoto la testa.
"No Bia, questa mattina mi ha detto che dovrei trovarmi un fidanzato, un ragazzo insomma. Dice che così Luis non sospetterebbe nulla. Ha chiarito che non c'è niente tra di noi. Anche dopo la scorsa notte.. Dio .. io sono una deficiente" dico poggiandomi i polsi sulle palpebre.
"Cosa?! Dopo che siete stati insieme se ne esce con questa sparata? Dici sul serio?" Chiede.
Metto in bocca un cucchiaio abbondante del mio Pokè ed annuisco.
"Brutto bastard..."
"BIANCA". La interrompo prima che termini la frase.
Lei sbatte il pugno sul tavolo.
"Eh no. Avrebbe potuto almeno aspettare prima di dire questa minchiata." Dice.
"Non sarebbe cambiato nulla.." le rispondo.
Lei inizia a guardarmi negli occhi.
"Vik.. ma tu.. cioè.. lui, ti piace vero?"
Eccoci alla fatidica domanda.
Ho corso dieci chilometri cercando il coraggio di rispondere, con scarsi risultati. È come se la mia mente si stesse rifiutando di pensarci.
"Io... io.." inizio.
"Tu?" Mi incalza.
Bianca non è una che lascia le cose in sospeso.
"Credo.. di si". Ammetto alla fine. E non appena pronuncio queste tre parole il mio corpo sembra alleggerirsi di un peso.
Me ne rendo conto e sospiro.
Mi sento... meglio. Sollevata.
Bianca ha gli occhi lucidi mentre si porta una mano davanti le labbra.
"È la prima volta che.. ammetti di tenerci a qualcuno. Viky sono così orgogliosa di te". Dice  e viene ad abbracciarmi ancora.
Bianca conosce la mia vita, sa tutto di me.
Sa che sono cresciuta da sola. Fin quando non ho conosciuto lei all'università, che ha subito scalfito la mia corazza di ghiaccio.
Mi lascio stringere dalle sue braccia.
"Ora però dobbiamo metterlo in difficoltà" dice tornando al suo posto.
La guardo interrogatoria.
"Ha detto che devi trovarti un altro? Bene, lo faremo. Ma davanti ai suoi occhi. Sarà costretto a guardarti farlo". Dice con tono serio.
"A che scopo?! Non cambierebbe nulla.." le rispondo abbattuta.
"Oh fidati di me Victoria. Neymar non è il tipo che rimane a casa delle ragazze con cui trascorre la notte. Non è il tipo che lascia una festa piena di spogliarelliste per correre da una in pigiama ..." dice.
"Cosa? Spogliarelliste? Come lo sai?" Chiedo.
Lei fa spallucce.
"Brad. Ci stiamo sentendo e vedendo.. dalla festa in cui ci siamo incontrati". Dice arrossendo appena.
"Bianca Clarke!!! E me lo dici solo ora?" Le urlo contro.
"Volevo dirtelo di persona! E non abbiamo avuto occasione di incontrarci"
"Brad è un bravo ragazzo. Sono felicissima" le dico.
"Beh si, non c'è nulla al momento eh. Solo messaggini, e qualche uscita insieme. Non ci siamo nemmeno baciati. Però va bene così.." racconta.
"Dio, sono stata così presa dalle mie cose da non chiederti nulla.. ma avevo capito che gli piacevi  quella sera stessa.."
"Tranquilla Viky, sei stata alle prese con uno psicopatico. Sei ampiamente giustificata" dice.
"Anzi con due". Aggiunge dopo, riferendosi a Neymar. Scoppiamo a ridere.
Guardo l'orologio.
"Bianca tra un'ora devo essere a lavoro.
Oggi alleno Said, perderò qualche oretta, ma tu rimani qui. Ad Olly piacerebbe tanto". Le dico.
"Si Viky rimango, ma sta sera usciamo. Appena torni ci facciamo una doccia e ci prepariamo. Intanto messaggio Brad cercando di capire se usciranno, e dove andranno." Risponde.
La bacio in testa e corro a cambiarmi.
Mi aspetta un'altra giornata pesante, lo so.

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