35.

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Mi libero delle infradito, e con ancora la mano di Alex nella mia, calpesto l'erba trascinata da lui.
Il contatto tra l'erba e i miei piedi nudi mi fa rabbrividire.
Alex si ferma distante dagli altri ma non troppo.
"Lasciati andare." Mi dice.
"Sarò ridicola." Rispondo intimorita.
"Si, e sarà bellissimo. Siamo tutti ridicoli. Siamo calciatori non ballerini." Mi rassicura.
Il mio sguardo corre a Neymar, che ancora di spalle non mi ha vista. Lui si muove bene.
Non che faccia niente di che, ma lo trovo dannatamente sensuale.
Evelyn e la sua amica sono letteralmente piegate in avanti con il sedere in alto, intente a farlo vibrare.
Guardo Alex.
"Non così." Dice lui indicandole.
Mi afferra dai fianchi e piano piano mi da un ritmo tutto nostro, probabilmente anche fuori tempo con la musica.
Gli pesto i piedi tante volte, ma alla fine quello che facciamo sembra avere senso.
Ora il mio bacino si muove seguendo il bassi emessi dalle casse, mentre i piedi seguono Alex.
Dalla vetrata di casa in lontananza vedo il nostro riflesso. Non siamo così tanto sgradevoli.
Giro lo sguardo quanto basta per vedere Evelyn che tenta di strusciarsi su Neymar. Lui la evita, ma lei si riavvicina fingendo di voler solo ballare. Ma da come continua a poggiargli il seno in faccia non sembrerebbe voler solo ballare.
Che stronza. Sa che lui sta con me ma se ne infischia.
Quasi come leggendo i miei pensieri Neymar si gira a guardarmi. Non distolgo lo sguardo quando mi coglie a fissarlo.
Inarca le sopracciglia, come stupito di vedermi con Alex li.
Il mio sguardo invece sta per diventare furioso se non trova il modo di liberarsi di Evelyn.
Quando lei gli poggia la mano sul braccio, ancora, sento lo stomaco bruciare e no, non è l'alcool.
Alex ha visto tutto.
"Adesso mettiamo un po' di benzina sul fuoco. Ok Victoria?" Mi chiede.
Non capisco di cosa parla fin quando non mette una gamba tra le mie e non mi conduce a poggiare la fronte sulla sua.
Adesso ogni suo movimento ne causa uno mio conseguente. Siamo tanto vicini, ma non sento proprio nulla. Alex è un mio amico. Il più caro dopo Bianca.
Lui mi fa l'occhiolino.
"Vedrai che si infurierà se lo conosco bene." Dice.
" Lo guardi tu?" Gli chiedo.
Alex mi fa voltare dando le spalle a Neymar, così riesce a sbirciare cosa fa.
I suoi occhi sono spalancati, e l'espressione sorpresa. Così, spaventata da ciò che sta succedendo alle mie spalle mi giro poggiando la schiena su Alex immaginando già il peggio.
Davanti a me Evelyn ha le braccia poggiate sulle spalle di Neymar, mentre lui mi guarda truce.
Lei cerca in ogni modo di far combaciare i loro corpi, ma Neymar la distanzia sempre.
Perché mi vuole stuzzicare?
Stronzo, vediamo se ti piace questo gioco.
Gli faccio l'occhiolino e seguendo il ritmo cadente della canzone che stanno mandando muovo il sedere su di Alex. Non c'è nessun contatto tra noi, ma questo per chi guarda da davanti non si intuisce.
Neymar smette di ballare. Gli occhi stretti in due fessure. Avanza verso di me a passo di marcia.
Quando siamo faccia a faccia non proferisce parola. Mi prende un polso e mi trascina lontano da Alex.
Il calore della sua mano sulla mia mi solletica il cuore.
Da dietro il suo taglio di capelli termina in una V sul collo, ed ora che i suoi ricci sono bagnati sono ancora più ribelli del solito, nonostante lui ci passi spesso le mani sopra.
Quando arresta il passo per poco non vado a sbattere sulla sua schiena con la faccia.
Mi ha portata dall'altra parte del quadrante d'erba, abbastanza lontano da Alex.
Aveva ragione lui; ha letteralmente messo benzina sul fuoco.
Neymar mi osserva ed i suoi occhi sono severi. Quando penso che sta per scoppiare un'ennesima lite, lui mi prende una mano e insieme alla sua se la porta sul collo.
Con l'altra mi accarezza delicatamente la vita attraendomi a se.
I nostri corpi si scontrano gentilmente.
Sono mesi e mesi che conosco Neymar, è possibile che il mio corpo reagisca così ogni volta che mi sfiora?
Ho il cuore che batte a mille e le farfalle impazzite nello stomaco.
Il suo naso mi sfiora la fronte, così sollevo gli occhi a guardarlo.
"Abbiamo finito con questo giochino stupido?" Mi chiede sorridendo.
Davanti il suo sorriso mi emoziono ancora di più.
Annuisco.
Lui si china e mi bacia. Finalmente. Mi da un morbido bacio, semplice, casto, genuino. Un bacio che non ha bisogno di dimostrare nulla, perché sa che ne verrano tanti altri.
Stiamo ballando insieme; o meglio io mi sto muovendo sul suo corpo mentre lui balla. Non mi importa di essere ridicola. Sono felice. Con lui sono finalmente felice.
Ad un tratto però qualcuno ci interrompe.
Alex arriva affannato verso di noi.
Guarda Neymar negli occhi, e lo sguardo che si scambiano non mi piace.
"Devi dirglielo." Dice solo Alex.
Neymar posiziona entrambe le mani sulla mia vita a trattenermi.
"Cosa?" Chiedo immediatamente.
L'espressione di Neymar è furiosa.
"Decido io come e quando." Risponde.
Alex mi guarda, e poi guarda di nuovo lui.
"Non si merita di saperlo da altre persone. Olsen lo sa già. Tra poche ore sarà di dominio pubblico." Nel suo tono una nota di disperazione aleggia preoccupandomi.
Ok adesso l'ansia mi assale.
Di cosa cazzo stanno parlando?
Mi giro verso Neymar. Lui non sostiene il mio sguardo, abbassa gli occhi e poi rotea la testa.
"Volevo dirtelo sta sera a cena". Dice.
Non rispondo.
"Io.. devo andare in prestito ad un altro club." Dice.
Il mio cervello si rifiuta di credere a ciò che sento. Alex intanto, dopo essersi assicurato di aver fatto venire a gall la verità, si dilegua.
"Per quanto?" Chiedo.
"Sei mesi."
"E dove?"
Lui abbassa lo sguardo ancora.
"In Inghilterra". Risponde.
Deglutisco.
Cerco di sorridere, ma non ci riesco.
"Bene.." dico.
"È un'importante occasione di crescita per me". Spiega.
Sto cercando di razionalizzare.
Gli sorrido e lo abbraccio.
Lui è colto alla sprovvista.
"Se sei felice.. sono felice per te." Dico.
Lui deve notare la malinconia che mi vela gli occhi, perché inizia a trascinarmi lontano dagli altri, lontano dalla musica.
Finiamo in un angolino appartato del giardino.
"Io.. l'ho saputo solo sta mattina. O meglio. Sta mattina mi hanno detto che era in trattativa la questione. E Mike me l'ha confermato poco fa.." dice.
Annuisco.
"Sono solo sei mesi.." continua lui.
È come se si sentisse in colpa.
"Lo so. Va tutto bene." Dico.
Ma non ci credo molto. Tra noi le cose sono ancora decisamente instabili, e gia dobbiamo separarci per sei mesi. Cosa farà la lui?
"Parto domani mattina." Aggiunge.
I miei occhi si sgranano.
"E aspettavi ancora per dirmelo?" Chiedo arrabbiata.
"Non volevo dirtelo in mezzo a tutta questa gente." Dice.
I suoi occhi sono preoccupati.
Prendo un bel respiro.
"Va bene. Adesso lo so. Io.. sono felice per te, davvero." Dico.
La Victoria quasi trentenne sta cercando di prendere il controllo su quella quattordicenne che invece vorrebbe urlare e battergli i pugni sul petto implorandolo di non andare.
Sorrido amaramente.
"Non cambierà niente tra noi." Mi dice.
"Ne sei sicuro?" Lo incalzo.
D'altra parte non mi ha fatto nessuna promessa, tutto potrebbe cambiare da un secondo all'altro. Sono io quella che si è esposta. Gli ho detto che lo amo.
"Tu ne sei sicura?" Mi chiede di rimando.
Con gli occhi lucidi lo guardo male.
"Posso lasciarti qui serenamente o combinerai i soliti guai Victoria?" Mi chiede portando una mano al mio viso.
Una lacrima sfugge al mio controllo.
Se in questi mesi ho sviluppato questa specie di dipendenza da lui, devo impormi di tornare ad essere l'indipendente persona che ero prima.
Devo richiudere la mia corazza.
E subito.
Lo anticipo asciugandomi la lacrima da sola.
"Scusa. È una cosa bellissima. Sono orgogliosa di te." Dico sorridendo.
Lui mi guarda ma non ci sta credendo molto.
"Andiamo via." Mi dice.
Io annuisco soltanto.
Salutiamo i ragazzi, che sono notevolmente scossi e raggiungiamo la sua auto.
"Rimani a casa mia questi mesi." Mi dice all'improvviso.
Scuoto la testa.
"Anzi, andiamo da te, prendo Olimpia e torniamo a casa io e lei." Dico.
Lui mi guarda preoccupato.
Non ha colpe se ho vissuto costantemente sola ed abbandonata. Lui è stato il primo a farmi sentire amata in vita mia, ed ora ho la sensazione che mi stia abbandonando anche lui.
"Victoria, io non ti sto lasciando chiaro?" Dice.
Io annuisco, ma la mia testa ormai è persa nei suoi pensieri.
Quando arriviamo da lui, sono troppo scossa.
Metto il guinzaglio ad Olimpia e prendo le chiavi della mia auto.
"Puoi rimanere per favore?" Mi implora lui.
"Farebbe solo più male domani mattina". Dico.
"Victoria per favore.. ti prego.."Continua.
"Dobbiamo essere maturi Neymar. E anche se vorrei con tutta me stessa rimanere qui con te o addirittura partire con te, devo razionalizzare. Non posso dipendere così da te. Devo andare a casa. E tu devi partire. La vita deve andare avanti anche se io mi sono innamorata di te". Spiego.
Fa male dirlo, fa tanto male.
"Non vorrai salutarmi cosi?" Protesta.
"Non c'è un modo meno doloroso." Rispondo.
"Victoria smettila. Tra noi non cambierà nulla te lo giuro." Dice passandosi una mano tra i capelli.
"Se hai paura che io torni alla vita di prima.. ti posso assicurare che non succederà." Continua.
Olimpia ci guarda confusa.
La accarezzo; del resto saremo sempre io e lei. Per sempre solo io e lei.
Lei non mi abbandonerà mai.
"Adesso vado. Fa buon viaggio." Dico.
Mi giro per andare alla porta, ma lui corre e mi si piazza davanti.
"Victoria non è così che volevo salutarti ti prego." Dice.
"Non lo capisci vero? Non riesco a sopportare di salutarti altrimenti. Questo è l'unico modo.. che ho.. per non .." non finisco la frase che sto già piangendo.
Lui fa per stringermi ma io lo scanso.
Raggiungo la porta.
"Fa buon viaggio Neymar. Spero che tu possa trovare tutto quello che cerchi." Dico con voce rotta.
Lui rimane impalato davanti la porta, mentre mi guarda sotto stato di shock.
Olimpia sale in auto stranamente calma.
Mi metto al lato guida, metto in moto e vado via.
Via da casa sua e forse anche dalla sua vita.
Non so cosa sarà di noi. Sono terrorizzata. Sarò di nuovo sola. Dovrò di nuovo tornare a vivere nella più totale solitudine.
Tutti vanno via alla fine.
Ho sbagliato ad aprirmi così. Se non lo avessi fatto ora non avrei il cuore in pezzi.

Dal primo sguardo Where stories live. Discover now