39.

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"Alex." Dico sorpresa.
Lui ci osserva dalla porta; indossa un maglione ed un jeans, con sotto scarpe da ginnastica. Il suo sguardo è rivolto verso Neymar, ed è furioso.
Neymar invece sembra sorpreso.
"Dicevi a me?" Chiede puntandosi un dito sul petto.
"Si proprio a te. Sta lontano da lei." Ribadisce Alex.
Non capisco cosa stia succedendo.
"E perché dovrei?" Chiede Neymar.
Io intanto scendo dalla scrivania e mi giro verso Alex.
"Perché te lo sto dicendo io." Risponde a denti stretti.
Perche tutta questa rabbia? Sono confusa.
"E chi saresti tu? Cosa ne sai di me e Victoria?" Chiede Neymar con tono canzonatorio.
Alex ride nervosamente.
"Cosa ne so? Chi credi sia stato con lei mentre eri via? Sai cosa abbiamo passato? Con che diritto torni qui e fai finta di niente?" Sta quasi urlando.
Sono scossa dalla situazione in generale, e dalle sue parole.
"Alex.." lo chiamo gentilmente ma non mi guarda nemmeno. È concentrato su Neymar.
"Si Alex. E ti è piaciuto. Non aspettavi altro che andassi via per provarci con lei." Dice Neymar. Il suo tono non è incerto come poco fa; sa cosa sta dicendo. Ne è sicuro.
Alex ride di nuovo nervosamente.
"Provarci? Le sono solo stato vicino mentre tu non c'eri, Neymar. Ho solo fatto quello che tu avresti dovuto fare." Lo rimprovera.
Neymar avanza pericolosamente verso Alex.
Adesso credo si stia infastidendo parecchio.
Alex è molto giovane, non ha nemmeno compiuto vent'anni, anche se ne dimostra di più. Neymar lo ha sempre trattato come un fratello minore, non capisco perché adesso si stia andando contro di lui.
"Non uscire fuori dai binari Alex. Tu invece cosa sai? Cosa cazzo sai di come sono stato in Inghilterra? Solo, senza di voi, senza di lei, senza Mike, in una squadra in cui sono stato emarginato dall'inizio.. cosa cazzo ne sai?" Urla Neymar prima di dare un calcio alla sedia che ha affianco.
Il malcapitato oggetto si va a schiantare alla parete affianco riducendosi in pezzi.
Sono spaventata. La situazione mi sembra esagerata.
Alex lo sta guardando con lo sguardo perso.
Ed anche io sono scossa da quello che ha detto. Non è stato bene in Inghilterra?!
"Ragazzi.." faccio per intromettermi a calmare le acque invano.
"Quindi sei tornato per questo? O per lei? Perche so quanto ti avevano offerto per restare." Dice Alex.
Quanto gli avevano offerto per restare?
Di cosa parlano?
"Non sono cazzi tuoi il perché sono tornato. Fatti entrare bene in testa che Victoria non ti appartiene." Dice Neymar avvicinandosi pericolosamente ad Alex e spintonandolo.
Mi frappongo subito a loro.
"Calmatevi per favore.." li prego.
"Diglielo. Digli quanto hai pianto. O quanto hai bevuto. O quanto ti sei distrutta per lui. Diglielo Victoria." Dice Alex.
"Alex." Lo richiamo alzando la voce.
I miei occhi pieni di lacrime lo puntano.
"E sai chi c'era con lei? Io. Io l'abbracciavo. La consolavo.." non finisce di parlare perché Neymar gli si scaglia addosso.
"Io ti ammazzo". Lo sento sibilare.
Lo atterra e si piazza sopra di lui a cavalcioni.
Lo colpisce al viso una volta, ma intervengo in tempo per non permettergli di rifarlo.
"Adesso basta". Urlo con tutta la voce che ho in corpo.
Entrambi si pietrificano a terra.
Si guardano, e poi guardano me. Trascorre qualche secondo in cui forse entrambi realizzano quanto sia degenerata la discussione.
"Basta." Ripeto a voce alta.
"Non c'è mai stato niente tra me ed Alex. E senza di lui non avrei superato questi sei mesi. È vero quello che ha detto, avevo solo lui. Ma non mi ha mai nemmeno sfiorata come stai pensando tu". Dico rivolta a Neymar.
Lui abbassa le spalle e mi guarda colpito. I suoi occhi scrutano i miei con tristezza. Con aria stanca si passa una mano sul viso.
"Alex. Cazzo. Io ti sarò grata per sempre per essermi stato accanto, e spero che continuerai a farlo. Ma decido io della mia vita. Non puoi sbucare fuori così e dettare legge per me." Dico girandomi verso di lui questa volta con tono di rimprovero.
Anche lui sembra risentirne.
Neymar inaspettatamente si alza e gli porge una mano.
Alex è titubante, poi l'afferra e si tira su.
Rimangono con le mani unite ancora per un po', mentre si guardano negli occhi.
Le loro espressioni sono indecifrabili.
"Smettila di pensare che voglio scoparmi Victoria. All'inizio ci scherzavamo su, ma ora mi da fastidio." Dice Alex con sincerità.
"E tu smettila di pensare di doverla proteggere da me". Risponde Neymar.
I due annuiscono.
Neymar alza gli occhi al cielo, poi prende e lo attrae a se abbracciandolo.
Alex lo stringe e gli batte le mani sulle spalle.
Il mio cuore riprende a battere e i polmoni a pompare aria.
"Che idioti.." li canzono ridendo.
I due si allontanano, ed Alex ci guarda incerto.
"Quindi ..state di nuovo insieme?" Chiede poi.
Io non so cosa rispondere, sto per balbettare, ma Neymar risponde al mio posto.
"Non ci siamo mai lasciati effettivamente." Dice.
Alex ride e mi fa l'occhiolino.
"Vic, per venerdì è ancora confermato?" Mi chiede prima di fare qualche passe verso l'uscita.
"Ovvio." Rispondo sorridendo.
Neymar ci guarda.
"Cosa fate venerdì?" Chiede poi con curiosità.
"Quello che abbiamo fatto per sei mesi. Sto facendo recuperare ad Alex i film anni '90.. poi pizza e vino fino a crollare.." riassumo brevemente.
"Avete dormito insieme?" Chiede ancora con tono sorpreso.
Annuisco.
Neymar continua a guardarci confuso.
"Dovrò farmi andare bene questa cosa.." dice poi mettendo entrambe le mani sui fianchi con espressione corrucciata.
Alex sbuffa e va via ridendo sonoramente.
Ora siamo di nuovo soli.
"Io voglio che dormi con me." Continua guardandomi negli occhi.
Si avvicina, intanto.
"Si non c'è problema. Vieni da me anche sta sera, Olimpia ne sarà.." non mi fa finire perché mi interrompe.
"Ogni giorno. Per sempre". Scandisce bene ogni parola guardandomi negli occhi.
Vuole dormire con me, ogni giorno, per sempre.
Nel mio stomaco un intero sciame di farfalle sta svolazzando ovunque.
"Victoria.." dice il mio nome con tono basso, sensuale.
"Vieni a vivere con me." Conclude.
Prendo un grosso respiro e cerco di elaborare la proposta che mi ha fatto.
"Io.." inizio.
"Sei appena tornato." Dico.
"Esatto. Sono appena tornato, ho già perso troppo tempo con te non voglio perderne altro." Dice.
"Non voglio correre.. io.." farfuglio.
I suoi occhi mi scrutano insicuri. E spaventati.
Ed è così che mi sento anche io; insicura e spaventa.
Vivere con lui significherebbe stravolgere la mia vita. Lo amo. E sono attratta dall'idea. Ma ho paura.
Io ho sempre vissuto sola.
Realizzo solo ora la verità.
Quando Neymar ha detto che il mio passato mi ha traumatizzata intendeva proprio questo.
"..io ho sempre vissuto sola". Ripeto però ad alta voce, guardando davanti a me con occhi vuoti.
Lui si avvicina e mi stringe.
Il suo profumo allenta tutta la tensione accumulata oggi.
".. è ora di smettere". Mi dice.
"Posso pensarci un po?" Chiedo mentre mi strofina il naso sul collo amorevolmente.
Mi lascia un morbido bacio.
"Non farmi aspettare troppo però." Mi dice.
Annuisco.
Lui mi afferra dal braccio e mi trascina verso l'uscita.
"Andiamo." Dice.
"Dove?" Chiedo seguendolo.
"A casa. Questa sera ti porto a cena fuori".
Il mio cuore sobbalza. Uscire? Noi due? Da soli? Non l'abbiamo mai fatto.
"A cena fuori?" Chiedo.
Annuisce.
"A cena fuori." Conferma.

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