17.

2.1K 46 5
                                    

Neymar ha dormito per tutta la notte abbracciato a me, senza allontanarsi neanche un secondo.
Io non ho chiuso occhio.
"Amore mio". Ha detto, ed io non ho potuto fare a meno di pensarci in maniera ossessiva.
Sto cercando di controllare l'entusiasmo, in modo da prendere un colpo meno forte quando si sveglierà e torneremo alla realtà.
"Mhhh." Fa qualche verso, e si stringe ancora di più a me.
"Buongiorno". Sussurra poi. La sua voce è bassa e roca come quella di chi si è appena risvegliato dal coma etilico.
Si alza con il busto e si stiracchia.
Io rimango ancora di spalle, fingendomi addormentata.
Con gentilezza si avvicina e mi posa una scia di baci sulla spalla.
"Lo so che sei sveglia.." mi sussurra poi all'orecchio.
"Mi scoppia la testa". Aggiunge.
"Certo, è il minimo visto com'eri ridotto ieri sera. Ti porto una bottiglia d'acqua e un antidolorifico. Ma ora devi bere molto, sennò non smaltisci più i postumi. E tra tre ore abbiamo allenamento". Dico alzandomi.
Torno dopo un attimo con in mano l'occorrente.
Lui manda giù l'antidolorifico come un bambino, con gli occhi strizzati.
"Bene, riprenditi un po'. Vado a farmi una doccia.." dico facendo per alzarmi.
Lui mi blocca subito afferrandomi dal braccio e mi trascina di nuovo sul letto.
Mi fa stendere e si piazza sopra di me.
"Oh io credo che non andrai da nessuna parte". Dice, ed il sorriso è malizioso.
"Mi vado a lavare i denti e torno." Aggiunge. Poi si alza e sparisce.
Intanto io mi tiro su a sedere, cercando di tenere a bada il mio cuore.
Cosa posso fare per trovare la forza di volontà necessaria per oppormi a quest'uomo?
Mi poggio le mani sul viso e sospiro. Non so quanto tempo trascorro così, ma mi riprendo solo quando sento il suo profumo accanto a me.
"Che succede?" Mi chiede.
"Io.. sono confusa. Tu non ti ricorderai niente di ieri notte ma.." inizio.
"Mi ricordo tutto." Mi interrompe.
Rimaniamo qualche istante a fissarci negli occhi intensamente.
Poi si protende a baciarmi, ma mi ritraggo. Se non agisco non riuscirò più ad uscire da questa situazione.
"Capisci che per me è difficile. Dici di non volermi.. però poi ieri notte mi dimostri tutt'altro.." dico.
"Io ti voglio Victoria, e credimi, solo Dio sa quanto." Risponde mentre le sue labbra fremono.
"Ma voglio anche proteggerti. E voglio capire come fare .." continua.
"Ma proteggermi da cosa? Sei fissato". Ribatto.
"Da Luis. Sopratutto. Ma anche dalla mia vita. Sei veramente disposta a vivere paparazzata ovunque vai? Costantemente sotto i riflettori?" Mi chiede.
Rimango in silenzio, mentre rifletto.
"Vedi? Fidanzarmi con qualcuno significherebbe condannarlo a vivere la vita che vivo io. Con la paura di finire sui giornali qualsiasi cosa io faccia".
"E so che è una vita che a lungo andare.."
lui sta continuando a parlare ma io non lo ascolto più.
"A me non interessa" lo interrompo.
Lui smette di parlare e mi fissa con le labbra socchiuse.
"Forse.. potremmo trovare una soluzione". Dice sporgendosi verso di me. Mi da un bacio che accolgo con piacere. E poi un altro ed un altro ancora. Ben presto sono di nuova distesa, e lui è sopra di me.
"Forse potremmo.. stare insieme all'oscuro di tutti.." farfuglia mentre continua a baciarmi.
I miei ormoni stanno impazzendo, quando ad un tratto porto le mani tra i suoi capelli.
Non riesco più a stare dietro al discorso ora che la sua mano sinistra sta vagando sul mio corpo. Quest'uomo potrebbe farmi di tutto ed io non mi opporrei mai.
Mi sfila la maglietta, ed ora siamo pelle contro pelle. I miei capezzoli che premono contro di lui.
Si allontana dalle mie labbra per dirigersi verso il solco tra i miei seni. I suoi baci sono passionali.
Quando arriva sotto l'ombelico, con un gesto lento mi sposta le mutandine di lato, dopo di che alza appena la testa e mi rivolge uno sguardo carico d'eccitazione.
Inizia a muovere la bocca sulla mia intimità, ed io mi perdo alle porte del paradiso.
Non conto il tempo, non mi ricordo nemmeno più dove sono. L'unica cosa che sto visualizzando è la sua testa, china fra le mie cosce. Le mie mani raggiungono i suoi capelli, e quando li tiro appena, lo sento gemere contro di me.
Sentirlo emettere un suono gutturale dall'eccitazione mi porta al limite. Un orgasmo fortissimo mi attraversa ogni terminazione nervosa, facendomi scuotere le gambe dal piacere.
Soddisfatto si alza, solo quando il mio corpo cessa di avere gli ultimi piccoli spasmi di piacere.
"Sono giorni che non pensavo ad altro.." mi dice avvicinandosi.
"Anche io. Non ho pensato che a te." Rispondo, e lui con un sorriso soddisfatto si china a baciarmi sulle labbra.
Ci baciamo a lungo, fin quando non prendo in mano la sua erezione. Lui mi morde appena il labbro inferiore, mentre stringe gli occhi.
Lo massaggio con forza fin quando non lo vedo estrarre un preservativo dal comodino. Lo aiuto ad infilarlo e mi concentro sui suoi occhi.
Darei la mia vita per quest'uomo. Mi ha stravolto l'esistenza.
Quando mi penetra io sono già pronta per lui.
Neymar si muove lentamente, mentre i suoi occhi roteano verso l'alto.
"Sei il paradiso Victoria, te lo giuro." Mi dice.
E dopo qualche altra spinta raggiungo un secondo orgasmo mentre lo guardo negli occhi.
Vedermi sprofondare di nuovo nel piacere che lui mi sta dando, lo porta al limite perché viene anche lui subito dopo gemendo sulle mie labbra.
Vorrei avere il coraggio necessario di mettere le cose in chiaro con lui; o stiamo insieme o no. Perché non esistono vie di mezzo.
Lui mi bacia e sparisce in bagno.
Quando ritorna mi alzo per fiondarmi in doccia.
"Cosa ne pensi, quindi?" Mi chiede.
Si è messo dei boxer puliti intanto.
Lo guardo interrogativa.
"Di stare insieme .. di nascosto" sembra imbarazzato, scosso nel dirlo.
"Io.. non lo so. Non mi piace far le cose di nascosto. Non voglio una relazione così". rispondo mentre il suo sguardo si addolcisce appena.
"Ok riflettici un po'. Ne riparliamo magari sta sera". Mi dice.
Non ho nulla da riflettere. Io non ho intenzione di essere il segreto di nessuno.
Mi infilo in doccia, e cerco di trovare almeno un aspetto positivo nello stare insieme segretamente.
L'unica cosa che potrebbe andare, sarebbe che non avrei l'attenzione dei media puntata contro, però.. non voglio una vita così, una vita da vivere lontano dalla luce del sole.
Se questo è tutto quello che può offrirmi.. io...
Esco dalla doccia e mi asciugo.
Dopo dieci minuti sono già vestita con la tuta del club e sto per prendere il borsone.
Neymar è in cucina, si sta preparando un caffè. Possibile che sia così a suo agio a casa mia? E possibile che a me piaccia dannatamente questa cosa?
"Porto Olimpia a fare una passeggiata" annuncio entrando.
"Ok ti aspetto così andiamo insieme" mi dice.
Entrambi ci guardiamo con espressione imbarazzata. Questa potrebbe essere la nostra quotidianità se solo fossimo persone normali. Se solo non fossimo minacciati da un pazzo furioso.
Metto il guinzaglio ad Olly ed esco.
L'aria del mattino è piacevolmente fresca.
In giro non c'è neanche un'anima.
Vivo in un quartiere d'élite poco lontano dal centro. Poche abitazioni, solitamente appartenenti a gente che non si alza presto per guadagnarsi il pane, motivo per cui ci siamo solo io ed Olly fuori.
Percorriamo qualche metro, quando sento una grossa mano poggiarsi sulla mia spalla.
Mi giro e Luis è dietro di me. Torreggia dall'alto, con un'espressione terrificante.
Olimpia inizia a ringhiare e a mettersi tra noi due, permettendomi così di prendere le distanze.
"Sei un pazzo. Io chiamo la polizia" dico soltanto.
"Cosa gli dirai? Che hai incontrato qualcuno che conosci mentre passeggiavi con il cane? Oh si verranno di corsa". Dice con un ghigno.
"Cosa vuoi Luis?" Chiedo acida.
"Far soffrire quel pagliaccio. E tu sei il tramite" risponde.
"Dio ancora con sta storia? Ma non hai intenzione di crescere? Neymar non ha colpe se tua sorella.." non riesco a finire la frase che allunga una mano e mi stringe dal collo.
"Vedo che ti ha aggiornata sull'accaduto." Mi ringhia davanti.
Io sono terrorizzata. Olimpia si lancia a morderlo e lo afferra dal pantalone facendolo agitare. In questo modo perde la presa su di me.
Mi porto una mano al collo e mi sfioro dove prima le sue dita stringevano. Ahi. Fa male.
Cerca di colpire Olimpia, ma la tiro indietro e mi allontano di qualche metro.
Nei suoi occhi uno strano scintillio si accende mentre si avvia a passo spedito verso di me.
Si abbassa e mi carica in spalla. Cerco di oppormi; scalcio, lo colpisco in testa.. ma niente sembra arrestarlo.
Ad un tratto però lancia un urlo.
Riesco a vedere con la coda dell'occhio Olimpia che invece che il pantalone, ha addentato la sua carne. Rivoletti di sangue le macchinano il pelo.
"Mettila subito giù". Sento urlare alle nostre spalle.
Lui si gira, e la sua espressione è scioccata. Non si aspettava che Neymar fosse a casa mia.
Mi mette giù.
" E così ho interrotto la vostra luna di miele?" Dice ridendo.
Credo che quest'uomo abbia perso il senno.
Neymar ha gli occhi sbarrati. Olimpia sta ancora ringhiando.
Afferro di nuovo il guinzaglio che mi era scivolato prima e mi allontano.
"Luis basta. Era già finita tra me e Sofia. Seppellisci l'ascia di guerra e non ci saranno conseguenze". Minaccia Neymar.
Intanto avanza verso di me, mi prende dal polso e mi porta vicino a lui.
"Stai mettendo in mezzo degli innocenti". Continua a parlare.
Luis lo ascolta mentre guarda il vuoto davanti a se.
"Victoria non c'entra niente.."
"Non avrai mai una vita normale Neymar. Lo giuro su tutto quello che ho." Lo minaccia Luis.
Le nostre dita intrecciate e strette; Olimpia affianco a me messa in posizione d'attacco. Siamo un fronte unito.
"Va bene. Ma cosa c'entrano le persone che mi circondano?" Chiede Neymar.
Perché continuare la conversazione? Perché non scappiamo?
"Cosa centrava mia sorella? Perché l'hai lasciata? Perché l'hai ferita?" Chiede Luis di rimando, e i suoi occhi iniziano a luccicare.
È scosso a parlare di Sofìe.
Dopo mezzo secondo, degli uomini si avvicinano a Luis e lo bloccano da dietro. Servono due di loro per trattenerlo. Poco dopo si accendono le sirene.
"Tu.." dico a Neymar.
"Li ho chiamati non appena l'ho visto fuori. Le videocamere di sorveglianza hanno ripreso tutto". Mi risponde.
La sua mano è calda nella mia, la stringo forte.
Si gira a baciarmi sulle labbra. Così, davanti a tutti.
"È finita". Mi dice poi.

Mike ci ha obbligati a saltare l'allenamento. Dopo esser stati a fare la nostra deposizione abbiamo lasciato tutto nelle mani delle forze dell'ordine.
Neymar è andato a casa sua però, mi chiedo se adesso tornerà a starci stabilmente visto che il pericolo sembra non essere più incombente.
Luis ha cercato di rapirmi, ci sono i video che lo hanno ripreso mettermi una mano alla gola e sollevarmi di peso cercando di scappare.
Non so se, e di cosa verrà incriminato, ma molto sicuramente avrà un'ordinanza restrittiva nei miei confronti.
Spero, che riesca a riprendersi e a liberarsi dei problemi del passato.

Giunta sera, tutti i ragazzi e Mike mi hanno già telefonato. Ho insistito per tornare a lavoro già domani, nonostante le loro proteste. Non posso stare a casa tutto questo tempo.
Alla fine dei conti sto bene.
Di Neymar però nemmeno un segno. Nemmeno un messaggio, una chiamata.. nulla.
Alle 21:00 mentre ho appena finito di mettere i piatti nella lavastoviglie, qualcuno suona alla mia porta.
Mi avvio con passo incerto, ormai è un istinto.
Guardo attraverso lo spioncino, e vedo Neymar.
Apro la porta e me lo trovo di fronte. Ha addosso un pantalone corto fino al ginocchio nero, ed una maglia bianca. In mano un borsone, come sempre.
"Ciao" dico.
Lui mi sorride ed entra.
Ormai è come se fosse casa sua a quanto pare.
"Ho portato un po' di roba". Dice.
Lo guardo interrogatoria.
"Si, da lasciare da te insomma." Spiega.
"Perché dovresti lasciare la tua roba qui?" Chiedo.
"Perché ho intenzione di trascorrere spesso del tempo qui". Risponde.
Ah.
"Quindi ci hai riflettuto?" Mi chiede.
Annuisco.
"Non voglio farlo. Io non voglio essere il segreto di nessuno". Dico sinceramente.
È dura, ma non posso andare contro me stessa.
Lui mi guarda con lo sguardo triste.
"Ormai comunque il problema di Luis non esiste più. Perché dovremmo stare insieme di nascosto?" Aggiungo.
"Perché.. non voglio che la mia vita sentimentale, e la tua, siano sbattute sui giornali ogni giorno". Dice.
"Sarà un incubo." Insiste.
"Non ho intenzione di scendere a compromessi Neymar. Io non ho nulla da nascondere. Tu mi piaci, e vorrei solo frequentarti alla luce del sole come le persone normali". Ribatto.
"Le persone normali non fanno la nostra vita". Risponde.
"Ok allora non se ne fa nulla. A me i sotterfugi non piacciono". Dico, sperando che cerchi di convincermi a cambiare idea.
Lancia il borsone per terra.
"Perché sei così testarda? Dannazione". Dice passandosi le mani sul viso.
"E comunque, non dobbiamo stare insieme. Vorrei solo conoscerti un po' di piu. Tutto qui. Non credo ci sia niente di scandaloso da destare l'attenzione dei media". Dico.
Lui ride.
"Tu non sai niente di questa vita. C'è sempre qualcosa di succoso per i media". Mi risponde.
"Beh scusa se non sono nata sotto i riflettori". Dico dandogli le spalle.
"Victoria ascoltami, non voglio tenere segreto che usciamo insieme per chissà quale strano motivo, voglio solo che non diventiamo carne per avvoltoi. Tutto qui." Cerca di convincermi.
"Però con le tue avventure questo problema non te lo sei mai fatto". Ribatto.
Mentre discutiamo prendo l'occorrente per affettare delle zucchine: tagliere e coltello. E le zucchine.
Sono un paio di giorni che ho voglia di mettere in cottura un bel minestrone, e non so perché lo sto facendo proprio ora.
"E ti sei chiesta il perché?" Risponde.
Faccio spallucce.
Fa qualche passo verso di me; lo sento avvicinarsi.
"Perché non mi è mai interessato di nessuna in particolare". Dice da molto vicino.
Mi giro e i miei occhi incontrano le sue labbra. Così morbide, con quel contorno perfettamente delineato.. potrei impazzire.
"Non ti fa onore quello che dici.." rispondo tornando a concentrarmi sul discorso.
Sto pensando ad una soluzione a questo problema, ed ho subito un'idea.
"Sai che c'è? Proviamo. Frequentiamoci senza dirlo ad anima viva". Dico.
Se davvero ci tiene a me, sarà dura dover fingere al di fuori delle mura di casa. Se davvero gli piaccio come dice, voglio vederlo trattenersi di fronte agli altri. Farò di tutto per farlo cedere. Gli dimostrerò quanto sia stupida questa cosa.
Neymar è incredulo. Non pensava avrei ceduto.
Mi abbraccia e mi scocca un bacio sulla guancia.
"Vado a farmi la doccia." Annuncia poi.
"Non hai un bagno a casa?!!" Gli urlo dietro.
"Dormo qui." Mi risponde.
"Non è un albergo!" Continuo.
"No infatti. È il mio angolo di paradiso." Dice.
Deglutisco rumorosamente, e non so grazie a quale divinità riesco a non affettarmi il dito.
Quest'uomo mi farà impazzire.
O io farò impazzire lui. Vedremo.

Dal primo sguardo Where stories live. Discover now