•Il torneo Tre maghi (1)

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Chi era a bordo
delle carrozze davanti a loro già si affrettava a salire e a entrare
nel castello; anche Harry, Ron, Hermione e Neville balzarono giù e
sfrecciarono per gli scalini, alzando lo sguardo solo quando si
trovarono al riparo nell'imponente Sala d'Ingresso illuminata dalle
torce con la sua grandiosa scalinata di marmo.
‘Accidenti’ disse Ron, scuotendo la testa e schizzando acqua
dappertutto, ‘se continua così, il lago strariperà. Sono anneg...
ARGH!’
Un grosso palloncino rosso pieno d'acqua era caduto giù dal
soffitto sulla testa di Ron ed era esploso. Inzuppato e
sputacchiante, Ron barcollò e urtò Harry; un secondo palloncino mancò
per un soffio Hermione ed esplose ai piedi di Harry, sollevando
un'ondata di acqua fredda sulle sue scarpe da tennis e fin dentro i
calzini. I ragazzi intorno strillarono e presero a spintonarsi nel
tentativo di uscire dalla linea di tiro. Harry alzò la testa: sei
metri più su, a mezz'aria, Pix il Poltergeist, un omino con il
berretto coperto di campanelle e il papillon arancione, prendeva la
mira con la faccia maligna deformata dalla concentrazione.
‘Pix!’ urlò una voce adirata. ‘Pix, vieni giù immediatamente!’
La professoressa Mcgranitt, vicepreside della scuola e direttrice
della Casa di Grifondoro, era arrivata di fretta dalla Sala Grande;
scivolò sul pavimento bagnato e si aggrappò al collo di Hermione per
non cadere. ‘Oops... Chiedo scusa, signorina Granger...’
‘Non è niente, professoressa!’ esclamò Hermione col fiato mozzo,
massaggiandosi la gola.
‘Pix, scendi subito!’ abbaiò la professoressa Mcgranitt,
raddrizzandosi il cappello a punta e gettando un'occhiataccia in su
attraverso gli occhiali con la montatura squadrata.
‘Non faccio niente!’ ridacchiò Pix, scagliando una bomba d'acqua
contro alcune ragazze del quinto anno, che urlarono e si
precipitarono in Sala Grande. ‘Sono già bagnati, no? Piccoli
presuntuosi! Vaaaaaaai!’ E colpì un gruppo di ragazzi del secondo
anno che erano appena arrivati.
‘Chiamerò il Preside!’ gridò la professoressa Mcgranitt. ‘Ti
avverto, Pix...’》

Tutti risero

Pix tirò fuori la lingua, scagliò gli ultimi gavettoni e sfrecciò
via su per la scalinata di marmo, ridendo come un pazzo.
‘Be', avanti, adesso!’ disse severa la professoressa Mcgranitt alla
folla in subbuglio, ‘in Sala Grande, andiamo!’
Harry, Ron e Hermione attraversarono sdrucciolando la Sala
d'Ingresso e attraversarono la doppia porta sulla destra, con Ron che
borbottava inviperito a mezza voce mentre si spingeva via dalla
faccia i capelli inzuppati.[..]Nick quella sera
portava il suo solito farsetto, con una gorgiera particolarmente
ampia, che serviva al doppio scopo di avere un'aria festaiola e di
assicurare che la testa non ciondolasse troppo sul collo in parte
tagliato.
‘Buonasera’ disse sorridendo.
‘La sapete una cosa?’ disse Harry sfilandosi le scarpe e
svuotandole dell'acqua. ‘Spero che si sbrighino con lo Smistamento,
sto morendo di fame’.
La Cerimonia dello Smistamento degli studenti alle Case si svolgeva
all'inizio di ogni anno scolastico, ma per una sfortunata serie di
circostanze Harry non aveva assistito a nessuna, dopo la sua. Aveva
una certa voglia di vederla.
In quell'istante, una voce affannata e molto su di giri gridò
dall'altra parte del tavolo: ‘Ehilà, Harry!’
Era Colin Canon, uno del terzo anno per il quale Harry era una
specie di eroe.
‘Ciao, Colin’ rispose Harry cauto.
‘Harry, indovina un po'? Quest'anno c'è anche mio fratello! Mio
fratello Dennis!’
‘Ehm... bene!’ disse Harry.
‘E' davvero emozionato!’ esclamò Colin, praticamente saltellando.
‘Spero solo che finisca a Grifondoro! Incrocia le dita, eh, Harry?’
‘Ehm... sì, certo’ disse Harry. Poi si rivolse di nuovo a Ron,
Hermione e Nick-Quasi-Senza-Testa. ‘I fratelli e le sorelle di solito
vanno nelle stesse Case, vero?’ disse. Lo deduceva dai Weasley, che
erano stati assegnati tutti e sette a Grifondoro.
‘Oh, no, non necessariamente’ disse Hermione》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ